La coltivazione della zucca spinosa dà ottimi risultati e soddisfazioni se si seguono poche e semplici regole.
Ecco una guida completa sulla coltivazione della zucca spinosa.
Zucca spinosa è uno dei soprannomi dati alla pianta del Chayote (Sechium Edule), di origine del sud America, appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee.
Le maggiori esportazioni arrivano anche in Italia soprattutto dalla Costa Rica. Qui viene conosciuta anche come sechio, zucca centenaria, zucchina spinosa, melanzana spinosa, patata spinosa, lingua di lupo.
L’aggettivo spinosa, ricorrente in molti dei suoi soprannomi, è dovuto a delle escrescenze a forma di ago presenti sulla parte più esterna del frutto.
Il frutto ha forma ovoidale dalla lunghezza massima di 15 cm. La polpa e l’embrione sono commestibili e vengono spesso conservati sott’olio.
Può essere usato anche come una normale zucchina, e in cucina viene infatti integrato in antipasti, primi e secondi piatti, sia fritto che stufato e abbrustolito.
Indice
Coltivazione zucca spinosa: le tecniche
Messa a dimora della zucca spinosa
Per coltivare la zucca spinosa bisogna procurarsi un frutto già germogliato.
Proprio così: va coltivato un frutto coprendolo a metà nel terreno, per permettere alla pianta di crescere espandendosi in altezza.
La zucca spinosa può raggiungere fino a dieci metri di altezza: è per questo che, prima di coltivarla, bisogna scegliere un luogo adatto a contenere sostegni rigidi.
Solitamente si consiglia di interrare la pianta in un vaso e di procedere con la messa a dimora quando ha raggiunto un’altezza di almeno 30 centimetri, così da evitare i ristagni idrici, causa principale del marciume radicale.
Terreno ideale per la zucca spinosa
Proprio per evitare il ristagno dell’acqua, il chayote va coltivato in terreni ben drenanti. Per il resto, si adatta bene a molti tipi di terreno, a patto che il clima sia favorevole alla crescita della pianta.
La zucca spinosa necessita infatti di temperature da miti a calde, date dalla sua zona d’origine. Mal sopporta, infatti, il freddo, che causa disseccamento della pianta.
Per questo bisogna seguire bene i tempi di coltivazione della zucca spinosa: si pianta nei primi 15 giorni di maggio, la fioritura avviene in estate, la raccolta tra ottobre e novembre.
Irrigazione della zucca spinosa
Per quanto riguarda l’irrigazione della zucca spinosa, questa prevede due fasi ben distinte che dovranno essere seguite alla lettera per non incappare in danni seri alla pianta.
La prima fase corrisponde alla messa a dimora, quando la pianta è ancora giovane.
In questo periodo della sua vita si deve porre particolare attenzione a non eccedere con la quantità di acqua, poiché le radici sono molto deboli e potrebbero facilmente rovinarsi.
Questo è il motivo per cui si consiglia di mettere in vaso la pianta fino a quando non ha raggiunto un’altezza di almeno 40 cm, e solo dopo trasferirla nel terreno.
La seconda fase corrisponde alla fase adulta della pianta, ossia, a seguito della fioritura, al momento della nascita dei frutti.
Qui la pianta va ben annaffiata e l’acqua non deve mai essere scarsa. Nel periodo estivo, l’annaffiatura deve sempre essere abbondante e frequente.
Concime della zucca spinosa
La zucca spinosa ha bisogno di un concime organico o di stallatico.
Se ne deduce che è una pianta che necessita di una ricca concimazione, pertanto, se disponibile, è bene scegliere già nella fase di messa a dimora un terreno ricco di sostanze organiche.
Raccolta della zucca spinosa
Come già accennato, la raccolta dei frutti avviene all’inizio dell’autunno, nel periodo compreso tra fine settembre e fine ottobre.
Una volta raccolti, i frutti possono essere conservati fino alla primavera successiva.
La pianta, che andrà incontro a disseccamento durante il periodo invernale, se concimata regolarmente sarà di nuovo in grado di germogliare nuovamente alla primavera successiva.
Malattie della zucca spinosa
Come molte piante da frutto, il Chayote è esposto a malattie sia di natura parassitaria, sia di natura fungina.
Uno degli attacchi più frequenti che subisce è quello degli afidi e del ragno rosso, che si nutrono delle foglie e della parte esterna della pianta.
Un metodo efficace e biologico per eliminarli prevede l’impiego del sapone di Marsiglia, spruzzato sulla pianta in una soluzione composta dal sapone, facilmente reperibile in commercio, e da acqua.
Un altro nemico, che colpisce i fiori appena germogliati, è la formica. In questo caso, oltre al sapone di Marsiglia, si può utilizzare l’olio di neem, un olio naturale dalle note proprietà repellenti.
Consigli per cucinare la zucca spinosa
Come anticipato, la zucca spinosa è interamente commestibile, incluse le foglie e le radici.
Data la natura spinosa della pianta, è doveroso sottolineare che per ripulirla è bene indossare dei guanti.
La parte esterna rilascia infatti una sostanza viscida che potrebbe risultare fastidiosa al tatto, causando intolleranze.
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