C’era una volta una cicala ed una formica, la cicala che nel periodo estivo cantava semplicemente mentre la formica era più lavoratrice e lungimirante.
La formica provvedeva d’estate a raccogliere provviste per il sopraggiungere dell’inverno, freddo e piovoso.
Conviene seminare/trapiantare d’estate con quelle che sono le coltivazioni estive da raccogliere poi tra autunno e/o inverno? Dipende.
Dipende dal tipo di coltura che si sceglie di mettere a dimora e dalla sua stagionalità, in due parole dal suo ciclo colturale.
L’estate rappresenta per l’orto il periodo del cambiamento, la stagione del passaggio, ed anche quella della piena attività per l’orto e per il campo.
Le coltivazioni estive rappresentano anche la categoria delle colture più delicate a cui prestare maggiori attenzioni, per tutta una serie di condizioni di gestione, che vedremo.
Diverse sono le ostilità da fronteggiare, su tutte l’acqua che scarseggia d’estate, la siccità è tipica del periodo.
Non solo l’acqua, ma dobbiamo considerare anche la lotta alle malerbe, le temute infestanti da controllare ed estirpare.
Un altro aspetto da non trascurare è la durata del ciclo produttivo della coltura e delle diverse tempistiche colturali.
Le alte temperature, il caldo estivo, di certo aiutano le piante nella loro fase principale, quella dell’accrescimento. Con il caldo la pianta cresce meglio.
Annate sfavorevoli, anticipo dei periodi di freddo, possono compromettere il raccolto, semplicemente i tempi di raccolta si riducono.
L’elenco delle colture destinate alle coltivazioni estive è davvero nutrito: pomodori, aromatiche, insalate, carote, tuberi e tanto altro.
Indice
Coltivazioni estive: coltivare in estate
L’estate inizia il 21 Giugno e termina il 21 settembre.
In questo lasso di tempo, cosa possiamo coltivare? Vediamo.
Le zucchine, il prezzemolo, i fagiolini, la rucola , le carote, i porri, il basilico, il sedano, la bieta sono le colture che più si adattano ad essere coltivate nel mese di Giugno.
Luglio ed Agosto sono invece i mesi dei ravanelli, cavolfiori, cicoria, finocchi, cipolle, fagioli e valeriana.
Settembre, mese ideale per seminare/trapiantare per il pieno campo, colture a crescita lenta.
In pieno campo per lo più cipolla, prezzemolo e carota. Sempre a fine estate, nell’orto, spinacio, cicoria e radicchio.
Colture estive: tecniche colturali
Le temperature nel periodo estivo sono di certo quelle più alte e calde dell’anno.
Considerando che il termometro è spostato sui gradi più roventi, è bene annaffiare regolarmente, regola numero uno, l’acqua non deve mai mancare.
Con una certa cadenza sono anche da eseguire lavori di scerbatura delle infestanti, evitando la competizione con la nostra coltivazione estiva per acqua e nutrienti.
Malattie fungine ed insetti sono all’ordine del giorno in questo periodo dell’anno e per le coltivazioni estive per cui bisogna prestare attenzione.
Molte tra le colture citate precedentemente sono colture che necessitano di sostegni per facilitare lo sviluppo delle piante rampicanti.
Coltivare con la pacciamatura permette di proteggere dal caldo (ma anche dal freddo) favorendo un giusto grado di umidità del terreno.
L’utilizzo delle reti ombreggianti, scherma l’eccessiva irradiazione solare che può bruciare le piantine nell’orto. Possono essere fisse oppure applicate quando il sole raggiunge lo zenit!
Consigli utili per colture estive
Per la buona riuscita delle coltivazioni estive, proponiamo alcuni consigli utili.
Luoghi in ombra sono da evitare: per queste colture estive c’è bisogno di sole, quindi prudenza nella scelta dell’esposizione.
L’ombra non è solo un fattore dovuto al tipo di esposizione ma in molti casi può essere determinata anche da tipo di consociazione colturale.
Quelle a crescita verticale possono ombreggiare le piante più basse, pensiamo bene a cosa coltivare e con chi.
La luce è fondamentale, bisogna garantire un’irradiazione di almeno 7 ore giornaliere alle colture di tipo estivo affinché la crescita favorita.
L’irrigazione non deve mai mancare, il terreno deve permettere un ottimo drenaggio dell’acqua che eviti i ristagni, conseguenza negativa per le colture.
Condizione imprescindibile per le coltivazioni estive è il terreno ben idratato.
Il letame maturo, la pollina, il compost, il guano sono le sostanze organiche per eccellenza, a loro si deve la fertilità del terreno, aumentando il contenuto si sostanza organica.
Le stesse favoriscono anche l’attività dei microrganismi utili, naturalmente presenti nel terreno.
Contrariamente, le sostanze chimiche tipo diserbanti, inibiscono l’attività dei microrganismi, preposti all’assorbimento dei nutrienti e ad ostacolare l’azione di alcuni patogeni.
Il sesto d’impianto è altra condizione da prendere il considerazione: ogni specie coltivata ha bisogno del suo spazio: spazi ampi per cucurbitacee come melone, angurie e zucche, 100-150 cm; spazi ridotti per carote, 3 cm; tra i 70 e i 10 sono le distanze d’impianto per tutte le altre, pomodoro, insalate e aromatiche.
Infine, la preparazione del terreno per le coltivazioni estive è un altro aspetto da non sottovalutare.
Essenzialmente vangature-zappature-fresature cono le operazioni da eseguire per arieggiare e controllare le infestati.
Coltivazioni estive: occhio ai tempi!
Se da un lato la scelta delle colture è del tutto arbitraria, le tempistiche di semina no!
In virtù della collocazione geografica Nord-Centro-Sud della nostra penisola le cose cambiano.
Chi abita al Centro Italia non deve far altro che anticipare le semine di 15 giorni, rispetto ai conigli riportati.
Sud ed isole sono caratterizzate da temperature più alte ma sufficienti a permettere un anticipo di anche 25 giorni.
Le coltivazioni estive del Nord Italia seguono le tempistiche descritte nel paragrafo intitolato Colture estive: coltivare in estate.
La raccolta avviene nella stessa stagione per le varietà più veloci o a ridossa dell’autunno per le colture più lente.
Colture estive: differenze con le coltivazioni invernali
In estate l’orto è nel pieno della sua attività, dal terrazzo al balcone tutti s’improvvisano pollice verde, di coltivazioni a foglia, aromatiche a frutto ma soprattutto estive.
Tutte le attenzioni devono essere rivolte su innaffiature, eliminazioni di infestati e raccolto.
È durante la stagione estiva che pensare a cosa trapiantare/seminare nella successiva stagione, quella autunnale è d’uopo.
Solo se si trapianta e o semina nel periodo estivo e con regolarità si assicurano raccolti continuativi in autunno-inverno.
Con l’arrivo dell’autunno anche l’orto cambia colore ed immagine e rappresenta ancora un periodo utile per delle semine.
L’orto autunnale è destinato ad accogliere coltivazioni del tipo cicerchie, colture per lo più invernali.
L’estate è quel periodo di transizione da cui di passa da ortaggi e verdure da taglio, l’autunno è invece la stagione rappresentativa dei legumi.
La colonnina del mercurio di attesta su temperature più basse, oltre ai legumi ad adattarsi bene alla stagione fredda sono anche fave, frumento tenero, piselli e fragole; l’autunno non è stagione morta
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