Erba luigia (cedrina o cetrina): coltivazioni e proprietà

Lippia citrodora

Indice

Erba luigia: coltivazione e proprietà

L’erba luigia, come è volgarmente definita, è invece botanicamente riconosciuta con il nome scientifico di Lippia citradora (Linneo 1700).

Rumors scientifici mormorano che, questa volta Linneo per la classificazione botanica dell’ erba luigia omaggia un giovane medico botanico dalle origini italiane, Augusto Lippi.

Lippi era riuscito a passare in rassegna 250 piante prima della sua morte ma non riuscì mai a pubblicare, la cosa era comunque nota agli ambienti scientifici.

Non si tratta di un’erba infestante, come ingannevolmente potrebbe farci intendere il nome, bensì di un’ arbustiva coltivata ed utilizzata per vari impieghi.

Sebbene indigena emigrata dal Sud America, trova ampio utilizzo in Europa.

Erba luigia: caratteristiche botaniche

cedrina

Botanicamente è così classificata:

  • Famiglia: Verbanacea
  • Specie: Lippia citrodora (Linneo 1700).

Lippia citrodora è il nome con cui i conoscitori del settore individuano questa pianta, mentre, i meno dotti si sono sbizzarriti e identificano la pianta come: erba luigia, cetrina o cedrina.

Autoctona del Sud America, arriva in Europa grazie agli Spagnoli.

Il nome con cui è comunemente chiamata, erba luigia, è alquanto fuorviante, porterebbe a pensare ad una pianta con andamento cespuglioso o comunque basso, così non è!

Il fusto tocca altezze che toccano anche i 2,5 m.

Le foglie di colore verde-chiaro, ruvide al tatto e senza picciolo.

Dal profumo intenso, che ricorda quello degli agrumi, è invece la tipicità dei fiori di cedrina, di colore bianco-violetto riuniti in un raggruppamento di rami che prende il nome di pannocchia fiorale.

cetrina

I fiori di cetrina sono visibili nel periodo che va da Giugno ad Agosto inoltrato, le piace la “bella stagione”.

Bella è anche la sua fioritura e per questo utilizzata anche come ornamento nei giardini.

I rami secchi e danneggiati sono tirati via, meglio dire potati, nel periodo primaverile, mentre le pannocchie fiorite ed essiccate vengono rimosse a fine fioritura.

Erba luigia: come coltivarla

Il miglior terreno per l’erba luigia 

L’erba luigia è una pianta poco viziosa, non ha particolari esigenze in termini di caratteristiche del terreno, cresce anche nei vasi.

Erba luigia

La cedrina dà il meglio di sé, esaltando le sue caratteristiche migliori, se coltivata in terreni umidi e ben drenati, prestate attenzione!

Un terreno ben drenato serve ad evitare gli effetti negativi della “bestia nera” di colture, terreno e agricoltori: il ristagno idrico.

Clima ed esposizione dell’erba luigia

Se da un lato non ha esigenze di particolari condizioni del terreno, è invece più schizzinosa climaticamente parlando.

L’erba luigia è’ un arbusto deciduo, resistente al freddo ma non troppo!

E’ preferibile la coltivazione in vaso in zone dove le temperature scendono al di sotto dello zero, esponendole nei periodi soleggiati e proteggendole nei periodi più freddi.

Ad ogni modo anche la cedrina preferisce il sole, del resto come biasimarla.

Quanto beve la cetrina?

Di sicuro non è paragonabile ad un cammello, riserve idriche non ne fa, ragione per cui l’erba luigia non ama particolarmente i periodi di prolungata siccità. Meglio darle da bere, ed anche in abbondanza!.

Il consiglio nutrizionale per la cedrina

Interventi con concimi di tipo granulare e con un rilascio graduale nel tempo, detto per questo a lenta cessione, è da applicare ogni 3-4 mesi (può sembrare poco ma è la pratica giusta).

Propagare l’erba luigia, come fare

L’erba luigia può essere propagata come:

  1. Talea: il periodo migliore è senza alcun dubbio la primavera, maggio è il mese ideale oppure in estate. Vengono poste a radicare su substrati di sabbia e torba tenute in ambienti ombreggiati, al termine del primo anno sono già pronte per essere allevate in campo o in vaso
  2. Seme: la semina è condotta al riparo da freddo, in primavera. La germinazione avviene all’ incirca dopo tre settimane. A questo punto le piantine vengono trapiantate in vasi, dove vi restano per ben due anni. Solo al termine dei quali si ritiene che la pianta abbia raggiunto la maturità tale per essere   messa a dimora in piano campo, a terra.
  3. Margotta: poco usuale come propagazione della cetrina, condotta come le altre nel periodo primaverile.

Quando e cosa raccogliere della cedrina

Come per la maggior parte delle colture, anche l’erba luigia, preferisce essere raccolta in estate: duro è il lavoro dei coltivatori!

Vengono raccolti fiori e foglie, stipati in luoghi ventilati ma asciutti e messi ad essiccare.

Raggiunto il giusto grado di essiccazione sono poi conservati in barattoli o sacchetti di tela.

I mille e uno usi della cedrina.

Vediamo come!

Vuoi utilizzarla in cucina? é possibile

Vuoi utilizzarla nella cosmesi? puoi

vuoi utilizzarla per trattamenti terapeutici? certo che si!

Curativa per stati febbrili, raffreddore, asma, è calmante, benefica per disturbi digestivi nervosi.

Costituente di molti oli essenziali per l’aromaterapia, saponi, eau de toilette, colonie, trattamenti contro l’acne, utile contro l’insonnia.

L’olio essenziale è battericida, insetticida , antisettico, afrodisiaco, epatico, emolliente, aromatizzante, si possono preparare infusi e liquori.

Aggiunto al pinzimonio per il condimento di bistecche è davvero una cosa deliziosa (garantito!) conferendo quel lieve sapore di limone.

Utilizzabile anche per condire pesce, verdure marinate, insalate e tanto altro.

Come per tutte le cose, se ne sconsiglia l’uso smisurato e sconsiderato: il troppo storpia, meglio non esagerare!

L’olio essenziale è altamente fotosensibile, per questo è preferibile evitarne l’uso prima di esporsi a favor di tintarella .

Tal quale, invece, le foglie essiccate possono essere adagiate nei nostri cassetti tra la biancheria, i maglioni e le lenzuola; che profumo delicato, sembra già di sentirlo!

Le foglie essiccate sono anche utilizzate nei pot-pourri.

Quali nemici attaccano l’erba luigia

La difesa dell’erba luigia è ben schierata contro attacchi di tipo fungino, difficilmente viene colpita.

Il tallone d’Achille della cedrina, è dato invece, quando ad attaccarla sono gli insetti in particolar modo afidi e cocciniglie.

Entrambe le tipologie di insetti attaccando la pianta la deturpano dal punto di vista visivo ed anche commerciale, concentrandosi principalmente su foglie e fiori, organi rappresentativi per questa specie.

Conclusioni: infine, sapevi che…

L’erba luigia trova utilità in diversi impieghi, per la preparazione di prodotti per gli usi più disparati, in profumeria, come insaporitore delle bevande. Nessuna tossicità significativa è stata ancora riconosciuta.

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Erba luigia (cedrina o cetrina): coltivazioni e proprietà ultima modifica: 2019-05-24T10:23:52+00:00 da Francesco Mauriello

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