Come coltivare il melo in giardino? E’ possibile coltivare il melo in casa? Scopriamo insieme tutte le tecniche e i segreti per coltivare il melo e ottenere frutti buonissimi.
Presente persino nei primi passi della Bibbia, il melo (Malus domestica Borkh., 1803) è sicuramente uno degli alberi da frutto più diffusi al mondo.
In tutte le sue varietà, le mele sono simbolo di corretta alimentazione in tantissime culture culinarie… ma non solo di questo.
Da Adamo ed Eva in poi, le mele sono anche simbolo di tentazione (basti pensare alla povera Biancaneve, conquistata dalla strega cattiva proprio attraverso una mela), di prove da superare (il leggendario Guglielmo Tell centrò una mela posta sulla testa del figlio con una freccia), di vendetta (il “pomo della discordia” che scatenò la guerra di Troia nell’Iliade di Omero), di scienza (Isaac Newton e la scoperta della gravità), di tecnologia (Apple… non c’è bisogno di dire altro) e addirittura simbolo di un’intera città, New York.
E’ evidente, quindi, che la fama delle mele va di pari passo con la loro bontà, e con le raccomandazioni dei dietisti che ne consigliano il consumo per le sue ottime proprietà nutrizionali.
Del resto, se una mela al giorno toglie il medico di torno, sembra proprio una buona idea coltivare il melo nella maniera corretta e mangiare i suoi frutti curando bene l’albero.
Come coltivare il melo: clima e terreno ideali
Clima. Il melo è un albero da frutto che si colloca bene dove le temperature sono basse, anche molto basse. In inverno sopporta bene anche i climi più freddi, fino a -20°, e altezze superiori a 1 metro dal livello del male. Questo perché, essendo una pianta invernale, ha realmente bisogno di ore fredde durante il giorno per permettere alle gemme di sbocciare dopo il periodo dormiente primaverile.
Terreno. L’albero di mele non richiede terreni particolari, a patto che siano ricchi di sostanze organiche e non calcarei. Per accertarsi di quest’ultimo elemento, è importante effettuare l’analisi del pH del terreno: se il terreno risulta acido, il calcio è scarso e non è un buon terreno per il melo. Il concime, ove necessario, deve includere fosforo, azoto, microelementi e potassio.
Quando piantare il melo: messa a dimora del melo
La messa a dimora di una piantina di melo va effettuata idealmente nel periodo autunnale, fra ottobre e novembre. E’ possibile piantare il melo anche successivamente, nei mesi freddi, anche se questo può ritardare il ciclo di crescita del melo.
Si consiglia, solitamente, di piantare più meli a distanza di metri uno dall’altro e di garantire a queste piante una buona esposizione solare. La concimazione va effettuata prima della messa a dimora per preparare adeguatamente il terreno; successivamente va ripetuta nel periodo primaverile, post-fioritura, e nella stagione autunnale dal terzo anno di impianto in poi.
Il modo migliore per mettere a dimora un melo è acquistare una pianta di uno o due anni di età già innestata, quindi inserirla in una buca profonda almeno 70 centimetri. Una volta coperte le radici, nella parte più alta del terreno bisogna aggiungere letami maturi o compost per nutrire in profondità la pianta.
E’ molto importante verificare anche il portinnesto utilizzato per l’albero di melo: a seconda del portinnesto, infatti, cambiano non solo le dimensioni della pianta, ma anche la possibilità di attecchire o meno in alcuni terreni e ad alcune temperature. I consigli dell’esperto sono sempre fondamentali in questo senso.
Come coltivare il melo: irrigazione del melo
Il melo è una pianta che ha bisogno di acqua, soprattutto nei periodi più caldi. Alcuni portinnesti, più deboli di altri, necessitano di una maggiore quantità di acqua. Anche qui è sempre bene confrontarsi con il vivaio che venderà la pianta.
Per i primi tre anni dall’impianto l’irrigazione deve essere costante, scegliendo terreni ben drenanti; successivamente è bene effettuarla dopo la raccolta e la fioritura. Il melo teme molto la siccità, quindi nei periodi estivi la quantità di acqua deve essere sempre adeguata.
Come potare un melo
Come per tutti gli alberi da frutto, le potature importanti da effettuare sull’albero di mele sono due: una detta di allevamento, per dare forma alla chioma dell’albero, e una di produzione, per definire quali sono i rami produttivi e togliere quelli che impediscono la corretta crescita dei frutti.
La potatura di allevamento serve a dare una forma alla chioma. Le forme più utilizzate sono due: a cespuglio e a spalliera, una forma più appiattita utile per chi non ha tanto spazio.
Per approfondire le tecniche di potatura del melo, dai un’occhiata al nostro articolo “Potatura del melo: la guida precisa di come effettuarla“.
Malattie del melo: le più diffuse
Come tanti alberi da frutto, anche il melo è soggetto a malattie derivanti da parassiti animali o da funghi che attaccano più parti della pianta.
Se vuoi saperne di più sulle malattie del melo e come combatterle, dai uno sguardo al nostro articolo “Malattie del melo: quali sono e come intervenire concretamente“.
Quante varietà di mele esistono?
Molte di più di quante immaginate. Al momento si contano più di 7000 tipi di mele noti in tutto il mondo, differenti per colore, consistenza, farinosità e proprietà.
Alcune sono note per il loro nome commerciale, altre con il loro nome scientifico. Le più diffuse in Italia sono le mele imperatore, la mela Renetta o regina, le mele Golden – a loro volta si dividono in Stark e Delicious -, le Annurca e le deliziose.
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