Se vuoi mettere alla prova la tua pazienza e il tuo pollice verde, sapere come coltivare il sorbo potrebbe essere un buon punto di partenza.
Questa pianta, infatti, coltivabile sia come albero da frutto sia per scopi ornamentali, ha una crescita estremamente lenta e anche i suoi frutti necessitano di attenzioni particolari prima di poter essere consumati.
In questo articolo ti racconteremo tutti i segreti per riuscire a coltivare il sorbo e ridare vita a questa coltura ormai quasi del tutto dimenticata.
Partiamo!
Indice
Sorbo: caratteristiche principali
Come sempre, iniziamo dalle caratteristiche principali del sorbo.
Il Sorbus domestica, appartenente alla famiglia delle Rosaceae, è una pianta da frutto originaria dell’Europa centrale e meridionale che può raggiungere i 20m d’altezza e i 12m di larghezza. Albero dal portamento colonnare, ha una corteccia grigia con chiazze bianche, mentre i rami di un anno sono verdi scuro. Le gemme presenti su questi giovani rami sono lunghe e appuntite; talvolta, possono essere ricoperte da una patina appiccicosa.
Le foglie sono semplici e picciolate, con apice acuto e i margini seghettati. Nella parte superiore sono verde scuro, mentre in quella inferiore argentee. A partire dal mese di settembre cambiano colore, diventando di un bel rosso acceso.
La primavera è il mese della fioritura. I fiori sono ermafroditi e si trovano racchiusi all’interno di grandi infiorescenze a forma di cono, dette corimbi. Sono piccoli, rotondeggianti e bianchi.
I frutti, invece, sono dei pomi rotondi di massimo 3cm, chiamate sorbe. Presentano un colore rossastro che diventa sempre più scuro man mano che procedono con la maturazione. Prima del corretto livello di maturazione, le sorbe hanno un sapore sgradevole e aspro, ma se si saprà pazientare raggiungeranno un buon grado di dolcezza.
Il sorbo, grazie alla sua grandezza e al suo bel fogliame, può essere anche una bellissima pianta ornamentale.
Esistono due varietà di sorbo che vengono utilizzate sia come piante ornamentali sia come piante da frutto:
- Sorbus domestica pomifera, che produce dei frutti molto simili a mele
- Sorbus domestica pyrifera, con delle bacche somiglianti a una pera
La sua coltivazione in Italia non è molto diffusa perché poco redditizia, ma cresce spontaneamente al sud e nel centro.
Scopriamo insieme i segreti per aiutarti a coltivarla nel tuo giardino.
Coltivare il sorbo: terreno, esposizione, propagazione
Coltivare il sorbo è piuttosto semplice, perché è una pianta che non ha esigenze particolari.
Per quanto riguarda il terreno, infatti, la pianta ha pochissime necessità: basta solo che sia ben drenato e preferibilmente calcareo, ma il sorbo si adatta perfettamente a qualunque tipo di terreno, anche a quelli più pesanti e aridi.
Per quanto riguarda invece l’esposizione, ti consigliamo di posizionarlo in un punto soleggiato del tuo giardino.
Puoi iniziare a coltivare questo tipo di pianta partendo dal seme, ma te lo sconsigliamo: il sorbo ottenuto dal seme impiega infatti almeno quindici anni per diventare produttivo.
Puoi accorciare un po’ i tempi d’attesa praticando un innesto. I portainnesti che ti consigliamo sono il melo cotogno, il pero selvatico o il biancospino. Se il tuo terreno dovesse essere rimasto incolto a lungo, preparalo all’innesto con arature e concimazioni. Ricorda di utilizzare sempre strumenti affilati e sterilizzati quando procedi con gli innesti; in questo modo, diminuirai il rischio di sviluppare infezioni o far soffrire la pianta.
Se dovessi decidere di coltivare solo una o due piante di sorbo ti sarà sufficiente scavare delle buche abbastanza ampie da poter contenere gli innesti o le piante di sorbo prese in vivaio. Se invece dovessi decidere di coltivare molte più piante, ecco le misure consigliate per il sesto d’impianto:
- distanza di 4m tra le piante
- distanza di 5m tra le file
Coltivare il sorbo: cure colturali
Anche una volta seminato o innestato il serbo, le cure colturali di cui dovrai occuparti non saranno particolarmente complesse.
Vediamole insieme.
L’irrigazione sarà fondamentale durante i primi quattro anni di vita del sorbo. Questo perché le giovani piantine non sono ancora provviste di un apparato radicale abbastanza profondo da poter garantire un corretto apporto idrico alla pianta; dovrai dunque provvedere tu, tramite frequenti irrigazioni soprattutto durante il periodo estivo. Sempre per proteggere l’apparato radicale presta molta attenzione affinché nel terreno non si formino dei ristagni idrici che potrebbero farlo marcire. Una volta cresciuto, il sorbo diventa più autonomo: gli saranno infatti sufficienti le acque piovane e resisterà anche a periodi di siccità intensa.
Per quanto riguarda invece la concimazione, questa dipende dall’età della pianta:
- per le piante giovani ti consigliamo di utilizzare 15kg di letame maturo
- per le piante adulte, invece, ti consigliamo un apporto di letame maturo di 25kg
Ad ogni modo, la concimazione dovrà avvenire ad anni alterni.
Durante la crescita del sorbo dovrai effettuare degli interventi di potatura:
- scegli che tipo di forma vuoi far seguire al tuo albero. Che sia naturale o piramidale, l’importante è intervenire sin dai primi anni di età della pianta in modo da mantenerlo ordinato e circoscritto
- elimina tutti i rami malati o danneggiati dal vento.
- è importante che all’interno della chioma del sorbo la luce penetri sempre correttamente: per questo, pota la parte interna della chioma in modo da lasciarla libera e aperta
Sorbo: raccolta dei frutti
Come abbiamo visto, il sorbo impiega molti anni per iniziare a produrre i suoi frutti: dieci anni se decidi di innestarlo o di comprare delle piantine in vivaio, almeno quindici anni se invece vuoi partire dal seme.
Ma anche una volta maturi, i frutti necessitano di altri passaggi prima di poter essere consumati.
La maturazione avviene tra settembre e ottobre, ma dopo la raccolta i frutti devono essere sottoposti a un processo d’ammezzimento, cioè un ulteriore processo di maturazione della frutta. Solo in questo modo le sorbe diventeranno davvero gustose.
Uno dei sistemi per accelerare il processo di ammezzimento è quello di sistemare i frutti nella paglia, sfruttando il calore in grado di trasformare i tannini in zuccheri. Ad accompagnare questo processo, la trasformazione della polpa verso un colore sempre più scuro.
Insomma, speriamo di averti incuriosito con il racconto di questa pianta semplicissima da coltivare, ma che necessita di una pazienza che forse non siamo più abituati a esercitare. Ma sia il sapore dimenticato dei suoi frutti sia la bellezza come pianta ornamentale varranno la pena dei tanti anni passati ad accompagnare la crescita del sorbo.
D’altronde, come dice il proverbio: «con il tempo e con la paglia, matura la sorba e la canaglia».
Buon divertimento!
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