Come coltivare la fragola: varietà, esigenze e tecnica colturale

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Allora corri, fallo ora! Stai leggendo l’articolo giusto perchè oggi ti riveleremo tutti i segreti su come coltivare la fragola.

Indice

La fragola

La fragola (Fragaria spp.) è una pianta vivace, grazie al cespo e agli stoloni che forma. Il PAU (Prodotto Agricolo Utile) è rappresentato dai suoi frutti di colore rosso, dolci e profumati.

In Italia è coltivata di solito in campo aperto, servendosi della tecnica della pacciamatura, in modo da evitare il contatto dei frutti con il terreno e rendere la coltura più produttiva. Spesso viene coltivata anche in serra o a scopo di auto-consumo in qualche orto familiare.

Esigenze ambientali

Come già accennato nell’elenco delle colture che si possono seminare a novembre, la fragola è una pianta microterma. Essa, infatti, cresce bene alle medie temperature. Vuole 18-22 °C di giorno e 10-13 °C di notte. Bisogna fare attenzione alle temperature intorno ai 6 °C perché la crescita si arresta e ai -12 °C perché la pianta muore.

Per sapere come coltivare la fragola è importante sapere anche che, per fiorire, ha bisogno di essere seminata in autunno e passare l’inverno. In altre parole, ha bisogno di passare un periodo di freddo.

Per quanto riguarda il fotoperiodo, cioè il numero di ore di luce durante una singola giornata, esistono due diversi tipi di piante di fragola:

  • Rifiorenti: questo tipo non ha bisogno di un numero di ore di luce particolare, infatti può fiorire e di conseguenza fruttificare in continuazione tutto l’anno, finché la temperatura rimane superiore a 10 °C. Quando la temperatura scende sotto questa soglia, la fioritura e la fruttificazione si bloccano. Queste caratteristiche la rendono adatta soprattutto ad essere coltivata in un orto.
  • Non rifiorenti: sono piante tendenzialmente più produttive delle altre, le fragole sono molto più grandi ma la quantità di frutti che riescono a produrre sono concentrate in un tempo abbastanza ristretto. Infatti, avendo bisogno di poche ore di luce, quindi di giornate brevi, iniziano a differenziarsi a fiore verso fine settembre e concludono lo sviluppo nella primavera successiva. Queste caratteristiche rendono questo tipo di piante di fragola più adatte ad essere coltivate in campo aperto.

Se stai cercando di capire come coltivare la fragola è importante che tu conosca anche il tipo di terreno più giusto a questa coltura: non devi assolutamente piantarla su terreni pesanti, terreni soggetti a ristagno idrico e terreni a pH elevato a causa di calcare o, peggio, di sali alcalini. I terreni migliori sono quelli ben drenati, a medio impasto, leggeri e leggermente acidi: il pH deve essere intorno al 5,8-6,5.

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Tecnica colturale

Se vuoi creare un impianto di fragoleto, devi sapere che per farlo puoi anche mettere a dimora piantine ottenute da stoloni prodotti da piante “madri”. Infatti, la fragola è una pianta che si riproduce sia tramite il polline (quindi grazie ai fiori, cioè per via gamica), sia tramite parti vegetative della pianta (cioè per via agamica).

Vediamo ora insieme le varie fasi della coltivazione.

Preparazione del terreno

L’aratura del terreno deve essere poco profonda, bastano 30-50 cm perché le radici della fragola non vanno molto in profondità. Mi raccomando! Il terreno deve essere bene affinato tramite un’ottima erpicatura. Si possono creare delle aiuole larghe 70-80 cm appositamente pacciamate.

Nel caso che quel terreno sia stato già coltivato a fragola negli anni precedenti, è fondamentale che venga fatta una disinfezione per proteggere le sue radici da agenti patogeni. Questa disinfezione può essere fatta sia con prodotti chimici sia tra il pirodiserbo.

Concimazione

Prima di fare l’impianto, è bene concimare con fosforo e potassio, due elementi fondamentali per la buona riuscita della produzione. Un altro elemento fondamentale è l’azoto: questo va dato al momento dell’impianto, alla ripresa primaverile e all’allegagione. Se viene fatta una pacciamatura, le concimazioni azotate possono essere eseguite tramite la fertirrigazione.

Sarebbe ottimale avere il letame, specialmente il letame di cavallo.
Questo perché, così facendo, si può concimare una volta sola, con prodotti naturali e molto efficienti.

Irrigazione

È fondamentale che la fragola non subisca mai la mancanza d’acqua. Nel caso quindi questa dovesse mancare per via piovana, è importantissimo che tu intervenga tramite un’irrigazione a basso volume e di durata ridotta. Puoi irrigare ad alto volume solo prima di eseguire la pacciamatura.

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Raccolta

La modalità di raccolta dipende dalla destinazione del prodotto. Nel caso in cui le fragole vengano destinate al consumo fresco, devono essere raccolte in modo che il calice è un pezzetto di peduncolo restino attaccati al frutto. Nel caso invece vengano destinate all’industria o si tratta di produzione di fragoline di bosco, allora puoi staccarle dal calice.

Per quanto riguarda la maturazione, le fragole devono essere raccolte quando sono rosse solo al 70%. Solo nel caso in cui sono destinate ad essere vendute ai mercati vicini e in poco tempo, allora puoi raccoglierle quando sono tutte rosse.

La raccolta viene fatta a mano verso la fine di marzo nel Sud Italia, verso maggio nelle regioni centrali. La raccolta delle fragole non rifiorenti si deve essere eseguita ogni 3-5 giorni e si prolunga per due mesi. Questo causa indubbiamente una richiesta di manodopera e dei costi di raccolta considerevoli.

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Come coltivare la fragola: varietà, esigenze e tecnica colturale ultima modifica: 2017-11-20T08:07:52+00:00 da Elia Valmori

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