Vi siete mai chiesti come coltivare la salvia? Attraverso questo articolo vi illustreremo come coltivare la salvia in modo da aggiungere una pianta aromatica al vostro orto da utilizzare nelle vostre pietanze e non solo!
Indice
Origine e usi
La salvia è una pianta aromatica di origini antichissime, molto diffusa negli orti per i suoi molteplici usi (cucina, uso farmaceutico ed estrazione di oli essenziali). La salvia è indigena dell’aria mediterranea, triestino, Sardegna e Italia meridionale. Infatti essa in queste zone riesce a crescere in modo spontaneo.
Esigenze pedoclimatiche e scelta delle cultivar
Per sapere come coltivare la salvia, bisogna prima sapere quali sono le sue esigenze pedoclimatiche. La salvia è una pianta aromatica che riesce ad adattarsi a tutti i tipi di terreno purché questi siano ben drenati, con un buon contenuto di calcio e un pH di 6-8. Inoltre la salvia riesce ad adattarsi a climi molto freddi, con temperature che vanno anche sotto lo 0.
Di salvia ne esistono molte varietà , ognuna di esse con caratteriste diverse, tra le quali le più diffuse sono:
- Comune: si presenta con foglie lanceolate e fiori di colore blu;
- Alba: foglie verde chiaro e fiori bianchi;
- Crispa: foglie increspate;
- Tricolor: poco sviluppata a foglie variegate bianco e violetto;
- Purpurea: foglie di colore rosso porpora;
- Lavandulifolia: foglie strette di colore argento;
- Jecterina: foglie strette di colore giallo.
Come coltivare la salvia “semina”.
La salvia può essere coltivata sia in pieno campo che in vaso. Prima di seminala è necessario che il terreno in cui andrà a crescere sia ben lavorato e in buono stato nutritivo. Per far si che ciò avvenga bisogna effettuare una buona lavorazione del terreno (30-40 cm), con successivo interramento di letame (20-30 q/ha).La lavorazione del terreno è molto importante perché da questo dipende lo sviluppo della pianta.
La riproduzione può essere fatta via seme o per propagazione vegetativa per mezzo di talea nel periodo autunnale .
La riproduzione via seme viene fatta nei mesi di settembre o marzo-aprile in contenitori alveolati, con successivo trasferimento in campo o in vaso. In campo la densità ottimale di crescita è di 60×30 cm per la raccolta della foglia; nel caso di colture destinate invece alla produzione del seme si può adottare una maggiore densità 100×30 cm.
Operazioni colturali post semina e raccolta
Per ottimizzare la produzione delle vostre piantine sia in vaso che in campo è consigliabile effettuare delle operazioni come la cimatura (come nel tabacco) da effettuare quando la pianta avrà raggiunto i 15-20 cm di altezza, per garantire un miglior accestimento della pianta. Negli anni successivi all’impianto, nel periodo autunno-invernale, è necessario effettuare una sarchiatura per eliminare le erbe infestanti all’intero dei filari, questa, abbinata ad una concimazione di fondo a base di letame o di concimi complessi (4-6 q/ha), ha lo scopo di evitare l’impoverimento del terreno. Per favorire lo sviluppo fogliare nel periodo estivo si può intervenire con una concimazione azotata (100-150 kg/) per fertirrigazione.
La raccolta della salvia nella coltivazione in vaso viene fatta scalarmente staccando i germogli o le foglie. Per quanto riguarda la raccolta in campo invece la raccolta viene fatta recidendo le piante ad una altezza 15-25 cm dal terreno in modo da garantire il ricaccio.
Del Dott. Salvatore Lombardo
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