Vi siete mai chiesti se è possibile coltivare senza acqua? Sembrerà molto strano e bizzarro ma in questo articolo vi sveleremo effettivamente come coltivare senza acqua, impiegando tutte le tecniche e i trucchi per far sì che ciò sia possibile, garantendo comunque una ricca coltivazione.
Come tutti gli agricoltori ben sanno l’irrigazione è un processo dispendioso sia in termini di tempo che a livello economico, cercare quindi di limitare o addirittura eliminarlo del tutto potrebbe essere un buon punto a favore per l’agricoltore. Soprattutto nei periodi più caldi dell’anno e nelle zone con scarsa quantità idrica questa tecnica è davvero molto utile e ben apprezzata.
Per rispondere alla domanda su come coltivare senza acqua, abbiamo bisogno di impiegare una tecnica scoperta in Francia agli inizi degli anni 2000. Questa tecnica viene definita metodo BRF, acronimo che in lingua francese significa Bois Rameaux Fragmentés. Questa tecnica di coltivazione viene considerata ecologia e come già annunciato consente di risparmiare quasi del tutto acqua e al tempo stesso energia.
Dal nome della tecnica “rameaux”, si può già ipotizzare che l’elemento che verrà impiegato nella tecnica sia appunto la ramaglia fresca. Esatto, è proprio la ramaglia fresca il magico elemento che impiegheremo e cercheremo di utilizzare per capire come coltivare senza acqua o solo con quella poca acqua raccolta in una cisterna.
La ramaglia fresca difatti sembrerebbe suscitare un insieme di catene trofiche complesse che strutturano appunto il terreno in questione, gestendo i nutrimenti e limitando i patogeni. Le ramaglie fresche verranno appositamente sminuzzate, e grazie ad esse il suolo riesce ad arricchirsi di sostanza organica. Ma il fattore fondamentale è che appunto la ramaglia riesce a trattenere l’acqua, scopo principale della nostra missione.
Questa tecnica potrà aiutare inoltre il terreno a mantenersi costantemente soffice impendendo così di effettuare delle concimazioni fertilizzanti.
Come coltivare senza acqua? Tutti i passaggi.
Il primo passaggio da effettuare, in particolar modo per chi inizia ad usare questo metodo per la prima volta è quello di cospargere il cippato di ramaglie nel periodo autunnale, avendo però accortezza di mescolarlo insieme al letame di cavallo. Vi siete persi l’articolo, su come concimare con il letame?!
Successivamente, il secondo passo è quello di seminare un sovescio di leguminose, questo servirà per fare in modo che le radici fissino l’azoto atmosferico. Questa procedura permetterà così di creare la base ideale su cui poi seminare la futura coltivazione.
È opportuno, specialmente i primi momenti ripetere l’aggiunta di ramaglia e cippato, in modo da predisporre ancora di più il terreno. Se questo procedimento viene effettuato costantemente e nel modo più adeguato, nel giro di qualche anno di vita della coltivazione si avrà sicuramente un terreno ricco e produttivo. Oltre a questo, si osserverà anche una maggiore quantità di humus stabile con un forte aumento della resistenza alla siccità e alla mancanza di acqua.
Un’altra accortezza per limitare il dispendio di acqua, è quella di cercare di coltivare delle colture antiche e non raffinate, che sicuramente avranno bisogno di meno rapporto idrico rispetto appunto a quelle più sofisticate e ricercate.
Senza dimenticare che in questi casi per risparmiare più acqua possibile ci vengono in aiuto tutti i metodi di irrigazione più avanzati, come quello a pioggia, che riusciamo a programmare in base alle esigenze e alle caratteristiche della coltivazione. Qui potete trovare tutto sull’irrigazione a pioggia.
Con questi piccoli accorgimenti e grazie al metodo di Jacky Dupety, riusciremo a limitare l’apporto idrico e in alcuni casi il dispendio di acqua risulterà davvero minimo. Non crete sia fantastico?!
Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!