Vuoi diventare coltivatore diretto ma non sai da dove partire?
Non è semplice, ma se segui la guida che riportiamo in questo articolo potrai farcela senza problemi.
Che tu sia un giovane che effettua il primo insediamento in agricoltura o semplicemente una persona che vuole tornare alla vita di campagna, ecco a te tutto ciò che ti serve sapere su come diventare coltivatore diretto.
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Indice
Come diventare coltivatore diretto: la partita IVA
Per fare in modo che vi vengano riconosciuti tutti i diritti di coltivatore diretto, dovete prima di tutto recarvi dal vostro commercialista di fiducia e aprire una partita IVA agricola. Questa vi identifica a livello tributario e statale/europeo, come un agricoltore a tutti gli effetti.
Abbiamo detto più volte che l’azienda agricola è a tutti gli effetti un’impresa agricola e quindi l’agricoltore, che fino a qualche anno fa veniva chiamato semplicemente “contadino”, in realtà è un vero e proprio imprenditore.
L’imprenditore utilizza dei beni materiali (stalle, terreni, macchine agricole, attrezzi, ecc.) per creare uno o più prodotti agricoli (latte, ortaggi, frutta, ecc.).
Per diventare a tutti gli effetti un imprenditore agricolo, bisogna effettuare innanzitutto l’iscrizione alla Camera di Commercio. Di pari passo, si otterrà la Partita IVA agricola.
Chi non è in possesso della partita IVA agricola non può acquistare un trattore o altro mezzo utile all’attività agronomica.
Questo perché, secondo la legge italiana, non ha senso che si acquisti un trattore per hobby o collezionismo. Infatti, nel DPR 153/2006 si legge: “il richiedente l’immatricolazione di una macchina agricola è titolare di azienda agricola o di impresa che effettua lavorazioni meccanico-agrarie o che esercita la locazione di macchine agricole”.
Tutto questo lo abbiamo già descritto nell’articolo che ti spiega quali sono i Documenti necessari per acquistare un macchina agricola.
Come diventare coltivatore diretto: cosa coltivare per guadagnare bene?
Questa è una delle domande più importanti che ci dobbiamo fare quando ci chiediamo come diventare coltivatore diretto.
Sicuramente, bisogna rispondere alle richieste del mercato. Se, per esempio, volessimo coltivare degli ortaggi, dobbiamo informarci quali sono quelli più venduti, almeno nella nostra zona. Oppure quali sono quelli la cui vendita sta aumentando piano piano. In gergo commerciale si dice: “hanno un trend (tendenza) positivo”.
Rispondere alle richieste del mercato è la base per partire alla grande! Io posso produrre anche il miglior prodotto del mondo, ma se non lo vendo come guadagno? Se nessuno lo vuole, come faccio a vivere io stesso?
Chi ha studiato Economia ha ricevuto queste nozioni alla prima lezione del corso, intitolata “Domanda e Offerta”. All’aumento della domanda, infatti, aumenta l’offerta. È così che va il mercato. E l’azienda agricola non è altro che un’azienda produttrice di beni da mettere sul mercato, per ricavarne, ovviamente, un rendiconto economico.
Come diventare coltivatore diretto: conoscere bene la legge
Per molti è difficile sapere tutte le norme che dirigono l’attività agricola. La nuova riforma della PAC ha semplificato molte cose, ma rimane sempre la complessità con cui i nostri legislatori, nazionali ed europei, emanano le leggi.
Per tale motivo, quindi, è fondamentale avvalersi dell’aiuto di un Agronomo e di un Consulente Agricolo, che possano aiutarti e guidarti nel come diventare imprenditore agricolo.
Ci sono molti contributi finanziari che la Comunità Europea eroga agli Stati membri per favorire l’attività agricola. Solo queste due figure professionali possono verificare quali sono le soluzioni migliori per te.
Come diventare coltivatore diretto: avere i giusti mezzi di investimento
Per diventare coltivatore diretto è opportuno avere in mano i giusti mezzi di investimento.
Per “mezzi di investimento” intendo non solo i soldi, ma anche gli attrezzi, le macchine, i fabbricati (stalle, serre, ecc.) e soprattutto i terreni.
Capire quanto terreno serve per diventare imprenditore agricolo è fondamentale, altrimenti come faccio ad iniziare un’attività se non so di cosa ho bisogno per mandarla avanti?
In tutto questo, inoltre, devi fare i conti anche con le tasse da pagare, con gli aiuti europei per l’attività agricola, con i contributi da versare, con i contoterzisti, ecc.
Ecco quindi che oltre a sapere come diventare imprenditore agricolo devi anche pianificare la tua attività in modo preciso.
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