Come riconoscere la peronospora e come combatterla?

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La peronospora è sicuramente la malattia più grave ed invasiva che coinvolge la vite. Come riconoscere la peronospora? Vediamolo insieme. Nel nostro territorio è arrivata dalla lontana America settentrionale nel 1878. Da quel momento , la peronospora non ha smesso di arrecare danne in viticultura e sicuramente è stata, ed è tutt’ora la malattia più studiata. I danni maggiori si verificano con attacchi di peronospora nel periodo compreso tra le fasi di prefioritura e di piena allegagione.

La peronospora è una malattia fungina che permane nel terreno, poiché di fatto è importante sapere che la peronospora sverna sotto forma di «oospora» nelle foglie cadute nel terreno nel periodo autunnale.

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Come riconoscere la peronospora

Come riconoscere la peronospora della vite e del pomodoro?

Pioggia, umidità e temperatura sono i fattori che determinano lo sviluppo di questa cruciale malattia.

Con l’aumento delle temperature e le piogge, nel periodo primaverile le oospore germinano e producono dei filamenti che terminano con una struttura che da origine alle zoospore.

Le zoospore hanno un ruolo fondamentale, di fatto possono raggiungere lo stoma delle foglie dove, fissandosi, daranno vita a una prima infezione: infezione primaria.

Solamente in seguito, le zoospore prodotte tra fine primavera e inizio estate, germinano e formano così nuovi filamenti del fungo.

Il danno maggiore e persistente che possono provocare questi filamenti è quello di infettare i vari organi di colore verde della vite.

Il primo campanello d’allarme si inizia a vedere in questa fase, perché bastano pochi giorni in una certa condizione di temperatura per far comparire le prime macchie gialle, dette anche “macchie d’olio”, tipiche di questa malattia.

Nella parte inferiore della foglia invece, dove è presente la macchia, iniziano a comparire i rami conidiofori con la caratteristica e visibile muffa bianca, (anche questa facilmente riconoscibile) e per questo è considerato un altro forte e determinante allarme che ci fa riconoscere questa malattia.

Il secondo stato della malattia nonchè dell’infezione è chiamata, in questo caso, infezione secondaria ed è opportuno sapere che tutto questo processo di infezione, si ripeterà più volte durante tutta l’estate, in particolar modo a luglio e agosto, e quindi per questi periodi è buona cosa tenersi pronti per effettuare queste importanti operazioni.

Come detto prima, per sconfiggere la peronospora bisogna essere aiutati anche dalle condizioni atmosferiche; se ci saranno piogge abbondanti ed elevata umidità, il contagio sarà più difficile da contenere e da combattere,

Le condizioni svantaggiose  per lo sviluppo del fungo della peronospora della vite, sono appunto temperature elevate con scarsa piovosità e clima secco.

Negli stadi più avanzati d’infezione, gli acini iniziano ad annerirsi, e si avrà un precoce disseccamento dell’uva, in questo caso non ci sono più speranze per la pianta, e non si è più in grado in nessun modo di combattere la peronospora.

 

Come riconoscere la peronospora

CONSIGLI SU COME RICONOSCERE LA PERONOSPORA PER COMBATTERLA IN FRETTA

Per sconfiggere questa malattia un buon alleato può essere il rame, impiegato sopratutto in ambiti biologici.

Mentre nell’agricoltura convenzionale, i trattamenti a base di rame vengono usati e raccomandati solo nella fase di ingrossamento degli acini, per prevenire l’infezione, quindi in uno stato preventivo e non curativo.

Ci si concentra sul rame perché ha un‘ottima capacità nel controllo della peronospora.

Utilizzando il rame, è consigliato creare un composto a base di solfato di rame misto a calce, che possiamo trovare già pronto in un centro agricolo, oppure in polvere da sciogliere in acqua per poi spruzzarlo sulle foglie , cercando di eliminare possibilmente quelle infette o ridotte allo stato più grave della malattia.

È opportuno eseguire questa tecnica per un periodo abbastanza lungo, con intervalli tra l’uno e l’altro di almeno 15 giorni.

In molti casi tutti questi rimedi non sono più adeguati poichè quando invece le piante sono molto infestate c’è bisogno di un trattamento più  intensivo, e dobbiamo quindi ricorrere ai ben conosciuti antiperonosporici.

Per provare a sconfiggere la peronospora ci viene d’aiuto un metodo del tutto naturale, che consiste nell’utilizzare delle foglie macerate d’ortica.

In questo caso è consigliato prepararne circa 200 grammi con l’aggiunta di 10 litri d’acqua.

Questo composto servirà per irrigare il terriccio, tralasciando le piante e le loro parti, per evitare che le foglie bagnandosi, favoriscano la ricrescita delle spore fungine.

Ovviamente questo è un tentativo per provare a debellare il più possibile l’infezione, ma nel caso non dovesse essere sufficiente è stato comunque utile per prevenire futuri invasioni indesiderate di peronospora.

 

 

 

 

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Come riconoscere la peronospora e come combatterla? ultima modifica: 2017-07-14T15:15:05+00:00 da Nicole

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