La pastinaca è uno di quegli ortaggi che deve molta della sua attuale fame a tutti i vari programmi di cucina che affollano le nostre reti televisive.
Ortaggio sconosciuto ai più, ma che ricorda una carota bianca, la pastinaca può diventare il protagonista di tante gustose ricette.
In questo articolo scopriremo insieme come coltivarla.
Indice
Pastinaca: caratteristiche e storia
La pastinaca (Pastinaca sativa L.) è un ortaggio che appartiene alla famiglia delle Umbelliferae e si tratta di una specie erbacea biennale che cresce in modo spontaneo in Europa; poco conosciuto in Italia, è invece ampiamente usato in paesi come Gran Bretagna e Stati Uniti sia con impiego culinario che per foraggio da bestiame.
La pianta di pastinaca presenta foglie riunite a rosetta sulla cui base troviamo un picciolo violaceo. Il suo lembo è imparipennato con segmenti dentati.
Per quanto riguarda la radice, questa è fittonante, carnosa, biancastra o bianco-rosea con polpa aromatica.
Essendo una pianta biennale, raggiunge la maturazione completa al secondo anno.
Il suo stelo fiorale è ramificato fiori ermafroditi di colorazione giallastra e può raggiungere anche 80 cm di altezza.
Il frutto, invece, come tipico della specie è diachenio con singoli acheni ellittici alati al margine; la fecondazione è generalmente entomofila, ovvero portato avanti da insetti.
Il suo uso in Italia era particolarmente diffuso nel medioevo, quando la sua rilevanza era uguale a quella che le patate hanno al giorno d’oggi.
Fondamentalmente, la pastinaca ricorda per forma una carota, ma di dimensioni più grandi e di colore decisamente più chiaro tra il bianco e l’avorio.
L’arrivo della pastinaca in Italia è oggetto di leggenda: pare che sia stato l’imperatore Tiberio ad aver fatto portato questo tubero a Roma dopo averlo assaggiato in Germania.
Il suo periodo di maggiore splendore lo si ha tra il Medioevo e nel Rinascimento, ma una volta arrivata la patata in Europa, la pastinaca venne presto sostituita fino a scomparire del tutto.
Come si coltiva la pastinaca
Coltivare la pastinaca è una buona idea per almeno 3 motivi:
- Introdurrete una coltura nuova nel vostro giardino/orto che vi permetterà di ricercare varietà in cucina
- Avrete a disposizione una radice con molte proprietà benefiche essendo ricca di potassio, di vitamina C e di vitamine del gruppo B
- Si tratta di una coltura effettivamente semplice da gestire e che non richiede numerosi accorgimenti
Il periodo ideale per la semina della pastinaca è tra aprile e maggio, ma può prolungarsi anche fino a settembre.
Prima di iniziare la coltivazione, dovrete prendere una scelta che riguarderà la modalità di semina.
Questa coltura, infatti, sopravvive sia in grandi spazi aperti che in vaso: valutate bene l’ambiente in cui dovrà crescere e scegliete la soluzione più consona.
La gestione della pianta, fortunatamente, è simile in entrambi i casi.
Prima di tutto dovrete assicurarvi di aver scelto un posto ben soleggiato.
Una volta trovato, qualora aveste optato per un orto, dovrete smuovere il terreno fino a 30 cm di profondità; qualora optaste per un vaso, assicuratevi che sia profondo almeno 30 cm e riempitelo di terriccio, sabbia e sabbia. In entrambi i casi, assicuratevi che il terreno sia morbido.
I semi vanno sistemati alla profondità di 1 cm, con una distanza tra l’uno e l’altro di circa 15 cm. Dopo averli piantati vanno ricoperti con del terriccio e immediatamente innaffiati.
La germogliazione avverrà nell’arco di 20-28 giorni e, tendenzialmente, non ha bisogno né di concime, né di fertilizzanti.
Consigli su come coltivare bene la pastinaca
Oltre a essere molto simile nella forma, la pastinaca è simile alla carota anche per quanto riguarda le sue caratteristiche e problematiche.
Parassiti, malattie e batteri
Proprio come la sua cugina arancione, la pastinaca è soggetta ad attacchi di ferretti e nematodi.
Per quanto riguarda le malattie da fungo, bisogna fare attenzione a alternaria, peronospora e sclerotinia; per quelle batteriche a Xantomonas ed Erwina Carotovora.
Raccolta
La pastinaca ha bisogno di circa 5 mesi per crescere, quindi il periodo di raccolta canonico dovrebbe essere settembre/ottobre.
Per poter raccogliere facilmente questi tuberi, conviene smuovere ancora una volta il terreno.
Una cosa fondamentale da tenere a mente per avere dei prodotti dal sapore ottimo è che la raccolta della pastinaca va effettuata in periodi caldi, come la primavera e l’estate.
Il ghiaccio è grosso nemico della pastinaca, poiché renderebbe impossibile la sua estrazione dal terreno: è bene allora coprire l’orto e i vasi con gli appositi teli per riparare le piante in inverno.
Conservazione e consumo
La pastinaca è un ortaggio che va consumato sul momento, qualora fosse possibile, altrimenti è anche possibile conservarla in frigo per massimo una settimana.
Può essere mangiata sia cruda che dopo essere stata cotta; nonostante cruda abbia un sapore più dolce e gradevole, può essere usata per contorni e zuppe.
Valori nutrizionali della pastinaca
La pastinaca coltivata normalmente ha la seguente composizione:
- 80% di acqua
- 5% di zuccheri
- 1 % di proteine
- 0,3% di grassi
- 5% di fibre vegetali
È una fonte di vitamine del gruppo B e di vitamina C, ma purtroppo con la cottura la vitamina C presente nella radice cruda si deteriora. La maggior parte delle vitamine e dei sali minerali contenuti nella pastinaca si trovano vicino alla buccia.
Per questo la pastinaca andrebbe cotta intera oppure sbucciata sottilmente.
Da cotta, la pastinaca ha un apporto calorico invidiabile: 71 calorie ogni 100 grammi. In più, come tutti i cibi di origine vegetale, la pastinaca non contiene colesterolo.
Romano Battaglia diceva: “Conta i fiori del tuo giardino, mai le foglie che cadono”; noi diciamo: “conta le pastinache che raccogli, non il terreno che smuovi”.
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