Concimazione del mais: guida completa per una coltivazione produttiva

pannocchia di mais

La concimazione del mais è un fattore determinante per ottenere un raccolto abbondante e di qualità. Essendo una coltura molto esigente in termini di nutrienti, è essenziale fornire alla pianta il giusto apporto di elementi nutritivi in momenti strategici del suo ciclo di crescita.

Una gestione corretta della fertilizzazione consente di migliorare la resa produttiva, ottimizzare l’assorbimento dei nutrienti e aumentare la resistenza della pianta agli stress ambientali. In questa guida vedremo quali sono le esigenze nutrizionali del mais, le tipologie di concimi da utilizzare e le migliori strategie per garantire una concimazione efficace.

Indice

Le esigenze nutrizionali del mais

pianta di mais concimata

Il mais ha bisogno di un apporto equilibrato di macro e microelementi per crescere in modo sano e produttivo. L’azoto (N) è il nutriente principale, responsabile della crescita delle foglie e della fotosintesi. La sua richiesta aumenta fino alla prefioritura, motivo per cui deve essere fornito in quantità adeguate per non compromettere la produzione finale.

Il fosforo (P) è altrettanto essenziale, soprattutto nelle prime fasi, poiché favorisce lo sviluppo dell’apparato radicale e stimola la fioritura. Il potassio (K) gioca un ruolo chiave nella formazione delle cariossidi e nella resistenza della pianta agli stress idrici e termici.

Tra i microelementi, lo zinco (Zn) è particolarmente importante: una sua carenza può causare ingiallimenti e ridotta crescita, soprattutto in condizioni di freddo o eccessiva umidità. Anche il magnesio (Mg) e il calcio (Ca) contribuiscono alla robustezza della pianta e alla qualità della produzione finale.

Tecniche di concimazione: come e quando concimare il mais

Una corretta preparazione del terreno è il primo passo per una buona concimazione. Prima della semina è utile eseguire un’analisi del suolo per verificare il livello di nutrienti presenti e determinare eventuali carenze. Il mais predilige un terreno ben drenato, con un pH compreso tra 6 e 7, quindi se il valore è troppo basso o troppo alto sarà necessario correggerlo con calce agricola o zolfo.

La concimazione di fondo viene effettuata prima della semina ed è essenziale per garantire un buon avvio della pianta. In questa fase si utilizzano principalmente concimi fosfatici e potassici, che favoriscono la crescita delle radici e forniscono una base solida per l’assorbimento dei nutrienti. È consigliabile applicare fertilizzanti granulari NPK con un rapporto bilanciato, come 13-40-13 o 10-30-10, in quantità di 4-5 quintali per ettaro.

Durante la semina, è utile localizzare un concime starter a base di fosforo vicino alla radichetta per favorire un rapido sviluppo iniziale. Nei terreni freddi o con scarsa disponibilità di fosforo, questa pratica risulta particolarmente efficace. Per migliorare l’assorbimento dei nutrienti, può essere aggiunto zinco sotto forma di microgranuli o fertilizzanti liquidi.

La concimazione in copertura è il momento più critico nella gestione della fertilizzazione del mais. Viene effettuata durante la crescita vegetativa e serve principalmente per fornire azoto in due fasi distinte: la prima tra le 3 e le 6 foglie, quando la pianta inizia a svilupparsi rapidamente, e la seconda intorno alla decima foglia, quando il mais sta preparando la fioritura. L’azoto può essere fornito sotto forma di urea, solfato ammonico o nitrato ammonico, con dosaggi che variano tra 100 e 150 kg per ettaro in base alle condizioni del suolo e alle necessità colturali.

Un’altra tecnica molto efficace è la fertirrigazione, che permette di distribuire i fertilizzanti sciolti nell’acqua di irrigazione, assicurando un assorbimento più graduale e riducendo le perdite per dilavamento. Questo metodo è particolarmente indicato per le coltivazioni in zone con scarse precipitazioni o per impianti dotati di sistemi di irrigazione a goccia.

Quali concimi scegliere: organici e minerali

chicchi di mais

La scelta del concime dipende dal tipo di coltivazione e dalle esigenze specifiche del terreno. I concimi organici, come letame maturo, compost e humus di lombrico, migliorano la struttura del suolo e apportano sostanza organica utile alla crescita del mais. Tuttavia, hanno un rilascio più lento dei nutrienti, quindi vengono spesso utilizzati in combinazione con concimi minerali.

I fertilizzanti minerali, invece, garantiscono un apporto immediato e preciso di nutrienti. Oltre ai classici concimi granulari NPK, sono molto utilizzati i fertilizzanti azotati (urea, nitrato ammonico), i fosfatici (superfosfato triplo) e i potassici (solfato di potassio). In molti casi, per migliorare l’assorbimento del mais, vengono aggiunti microelementi come zinco e manganese, essenziali per prevenire carenze nutrizionali.

Errori da evitare nella concimazione del mais

Uno degli errori più comuni è fornire troppo azoto nelle prime fasi di crescita. Se da un lato l’azoto favorisce lo sviluppo fogliare, un eccesso può ridurre la formazione delle cariossidi e aumentare il rischio di allettamento della pianta, rendendola più vulnerabile ai fenomeni atmosferici. È importante frazionare l’apporto di azoto in più momenti per massimizzare la resa senza squilibrare la crescita della coltura.

Un altro errore frequente è non considerare il fabbisogno di microelementi. Lo zinco, in particolare, è essenziale per il mais, e la sua carenza può ridurre significativamente la crescita della pianta. Anche una scarsa disponibilità di fosforo nelle prime fasi può rallentare lo sviluppo dell’apparato radicale, compromettendo l’intera produzione.

Infine, un problema spesso sottovalutato è la perdita di nutrienti per dilavamento, soprattutto in terreni sabbiosi o in annate particolarmente piovose. Per ridurre questo rischio, è fondamentale scegliere fertilizzanti con rilascio controllato e optare per la fertirrigazione, che consente una somministrazione più graduale e mirata.

La concimazione del mais è un processo che richiede attenzione e pianificazione. L’apporto bilanciato di azoto, fosforo, potassio e microelementi, unito a una corretta gestione delle fasi di fertilizzazione, è fondamentale per garantire una crescita sana e produttiva della pianta. Monitorare costantemente lo stato del terreno e adattare la strategia nutrizionale in base alle necessità colturali consente di massimizzare la resa e ottenere un raccolto di alta qualità. Con le giuste pratiche agronomiche e una corretta concimazione, il mais può esprimere tutto il suo potenziale produttivo, garantendo risultati eccellenti sia per coltivazioni destinate al consumo umano che per quelle destinate alla zootecnia.

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Concimazione del mais: guida completa per una coltivazione produttiva ultima modifica: 2025-03-25T16:05:15+00:00 da Giulia Corrias

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