Il concime per lamponi è uno di quei dettagli che può effettivamente fare la differenza quando si coltiva questa tipologia di pianta da frutto.
Al netto della qualità di pianta scelta, infatti, l’elemento che farà sempre la differenza in qualsiasi pratica agricola sarà sempre il terreno che si usa per piantare i vostri frutti o ortaggi.
Il terreno, con le sue proprietà, è la principale risorsa di sostentamento di qualsiasi vegetale e, soprattutto in fase di sviluppo, sceglierne uno che rispecchi le esigenze nutritive della piante è fondamentale; allo stesso tempo, la concimazione (quindi il somministrare fertilizzanti aggiuntivi alla coltura) risulta essenziale per la sua crescita e futura produttività.
Nelle prossime righe vedremo come scegliere il terreno e il concime per lamponi giusto per ogni situazione.
Iniziamo!
Indice
Qualche cenno iniziale sulla coltivazione del lampone
Il Rubus idaeus, ovvero la pianta che tutti noi conosciamo come produttrice dei frutti del lampone, è una coltura assolutamente vantaggiosa per tre principali motivi:
- la sua produttività è davvero abbondante
- lo spazio che occupa nel terreno è effettivamente limitato
- le cure colturali da riservargli sono poche e molto semplici
Appartenente alla famiglia delle rosacee, il lampone è una pianta d’origine europea che si presenta effettivamente cespugliosa e si sviluppa in larghezza.
Il suo apparato radicale è di tipo perenne, capace di dare vita a una serie di polloni che vivono per circa due anni; i rami possono raggiungere i due metri e le sue foglie sono caduche e dalla forma ovale a margine seghettato.
I fiori del lampone si raggruppano in grappoli, i così detti racemi, e fioriscono in primavera (tra maggio e giugno), mentre il frutto altro non è che una mora di dimensioni ridotte e dal colore che va dal rosso al nero.
I lamponi possono essere di due tipologie diverse:
- uniferi
- rifiorenti
Nota bene: se vuoi approfondire tutti i dettagli riguardo la coltivazione del lampone, ti invitiamo a leggere con attenzione questo approfondimento.
Concime per lamponi: partiamo dalle caratteristiche del terreno
Prima di parlare di tutto ciò che riguarda il concime del lampone, è giusto spendere qualche riga per sciogliere ogni dubbio riguardo il terreno da scegliere per la coltivazione di questa pianta da frutto.
Come è stato detto in apertura, il lampone è una pianta relativamente facile da coltivare e che, tecnicamente, può essere piantata ovunque e su qualsiasi substrato.
Sebbene questa affermazione sia vera, però, non lasciatevi facilmente prendere la mano dall’entusiasmo: per quanto resistente, è sempre meglio scegliere un terreno che sia ricco di sostanze nutritive e che, soprattutto, sia fertile.
Per evitare ogni problema, state alla larga da terreni ricchi di calcare e assicuratevi che il pH sia subacido intorno al 6.5.
Prima di piantare il lampone, inoltre, vi converrà preparare la terra con qualche piccolo accorgimento che ne migliori la resa.
Il nostro consiglio è quello di smuoverla leggermente con una vanga e, successivamente, aggiungervi del compost o del letame maturo, di modo da rendere la messa a dimora della pianta priva di complicazioni.
Per quanto riguarda, invece, la gestione del terreno in termini spaziali, è bene ricordare che l’apparato radicale del lampone produce parecchie gemme che potrebbero generare dei nuovi rami lontani dalla pianta d’origine.
Per evitare che ciò accada, posizionate le pianticelle in profondità e le nuove gemme riusciranno ad arrivare in superficie in modo abbastanza semplice.
Come scegliere il concime per lampone in modo corretto?
Anche il concime per lampone che si sceglie di usare ha un importante impatto sulla produttività della pianta e sulla bontà dei frutti prodotti: sfruttando bene la somministrazione di determinate sostanze nutritive, infatti, si possono controllare tutti gli stadi di crescita della pianta, andando a intervenire qualora si presentassero dei problemi.
Il concime per lampone va somministrato in varie occasioni e la prima è sicuramente quella della concimazione di fondo: questa pratica agricola si effettua durante la preparazione del terreno e si usa per arricchirlo di particolari sostanze organiche che favoriranno la crescita della pianta.
Successivamente, va applicata quella che viene chiamata concimazione di mantenimento: in questo caso, il concime per lampone va somministrato con una certa frequenza e potrà essere sia di origine minerale che naturale.
Concime per lamponi organico vs chimico
Qualora vi ritroviate a dover scegliere quale tipologia di concime scegliere per il vostro lampone, il nostro consiglio è quello di optare sempre per concimi di origine organica come:
- letame
- pollina
- paglia trinciata
La scelta di questo tipo di fertilizzante prevede che esso venga distribuito durante la stagione autunnale interrandolo alla base della pianta e darà sicuramente ottimi risultati.
Ovviamente, però, essendo un tipo di concimazione completamente naturale, la sua applicazione su larga scala è particolarmente lunga e faticosa per gli agricoltori: per ottenere risultati soddisfacenti, infatti, si potrebbe arrivare a doverne distribuire anche cento quintali per ettaro.
Per evitare di dover passare tutto il vostro autunno a concimare i lamponi, la soluzione che fa al caso vostro è il concime chimico.
Per i lamponi, si usano queste sostanze:
- solfato ammonio (leggi qui come usarlo al meglio)
- nitrato di calcio
- nitrato di urea
Il vantaggio sta proprio nelle dosi da somministrare, che saranno di massimo quattro quintali per ettaro.
Qualora usiate una concimazione a base di azoto (qui potete leggere tutti i vantaggi legati al mondo dell’agricoltura), il consiglio è quello di effettuarla in estate, di modo che i nuovi polloni non vengano compromessi.
Bene, ora che sapete tutto sulla materia, andate e…. concimate!
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