Uno dei fattori che più determinano la buona riuscita di una coltivazione è la concimazione.
Soprattutto per le piante da frutto, come la vite, scegliere un buon concime è fondamentale per ottenere uva di qualità.
Per buon concime non si intende soltanto un concime qualitativamente nutriente, ma anche adeguato alle esigenze della pianta in termini di crescita e di sviluppo.
Alcune piante, infatti, hanno bisogno di alcuni elementi piuttosto che di altri.
Vediamo nel dettaglio il caso della vite, scoprendo insieme come concimare il vigneto in maniera corretta.
Indice
Concime vigneto: cosa serve alla vite?
Non tutti i vigneti hanno le stesse necessità nutrizionali.
Sebbene sia vero che alla pianta delle vite servono sempre gli stessi nutrienti, non sappiamo in effetti quali di questi sono già naturalmente presenti nel terreno che andremo a coltivare, o quali scarseggiano, e che pertanto devono essere integrati con un concime specifico.
Come si fa quindi a determinare quali nutrienti mancano nel terreno con certezza?
Questa verifica si può fare attraverso una serie di analisi che vanno effettuate direttamente sul terreno di nostro interesse.
Tra queste sono incluse la granulometria, la presenza di sostanza organica, il calcare totale e il calcare attivo, la concentrazione di nutrienti sia nel terreno che nella soluzione circolante e la capacità di scambio del terreno.
L’ideale sarebbe rivolgersi ad un agronomo per verificare tutte queste condizioni prima di iniziare una nuova coltivazione e trasformare il terreno in un vigneto.
Diverse sono anche le concimazioni utili alla vite in base al periodo di vita.
Distinguiamo, infatti, tre tipi di concimazione diversa:
- la concimazione di fondo, da effettuare prima della messa a dimora della pianta, durante la fase di lavorazione del terreno;
- la concimazione di allevamento, da ripetere ogni anno fino a quando la pianta ha raggiunto la piena maturità, circa al terzo anno di vita;
- la concimazione di produzione, che si pratica sulle piante adulte e produttive.
Per ogni fase, le esigenze nutrizionali della pianta sono molto diverse.
Concimazione di fondo del vigneto
Dopo aver effettuato l’analisi fisico-chimica del vigneto, valutando tutte le caratteristiche di cui sopra, avrai le idee più chiare sul tipo di terreno, sulla sua composizione e su come può veicolare alla pianta i giusti nutrienti.
A questo punto potrai valutare l’acquisto di un concime che vada a coprire le eventuali carenze di sostanze organiche e minerali presenti nel terreno.
Il primo concime da utilizzare è il letame maturo, a cui vanno aggiunti eventualmente fosforo e potassio, nonché calcio e magnesio se il terriccio ne è carente.
In linea generale, l’apporto di elementi da apportare nella concimazione di fondo per ettaro sono di: 500-800 quintali di letame; 200-1000 kg di potassio; 200-500 kg di fosforo; 100-400 kg di magnesio; 10-25 kg di boro.
Concimazione di allevamento del vigneto
Seguendo il corretto iter di crescita, un vigneto diventa produttivo dopo 3 anni di vita.
In questo lasso di tempo la concimazione va ripetuta ogni anno, in quella che viene definita concimazione di allevamento.
La novità più importante riguarda l’introduzione dell’azoto, che non viene inserito nella concimazione di fondo poiché la pianta non ha un radicamento sufficiente e l’azoto andrebbe solo disperso nel terreno, senza essere assorbito.
La quantità di azoto si stabilisce in base ad alcuni fattori, quali la vigoria del vitigno e le caratteristiche stesse del terreno.
Le quantità si aggirano comunque sui 50 kg per ettaro nel primo anno di allevamento e sui 100 kg per ettaro nel secondo anno di allevamento.
Il periodo ideale per effettuare la concimazione di allevamento è l’autunno.
Concimazione di produzione del vigneto
Dopo il terzo anno di vita, il nostro vigneto inizia finalmente a produrre i suoi frutti.
Se abbiamo irrigato e concimato bene negli anni precedenti, la produzione sarà rigogliosa e soddisfacente.
Al termine della raccolta dobbiamo procedere sia con le operazioni di pulizia della pianta, quindi con una corretta potatura, sia con la sistemazione del terreno e la concimazione di produzione del vigneto.
La concimazione di produzione si effettua in tre tempi: le prime due concimazioni durante la fase vegetativa della pianta, l’ultima a fine settembre, includendo concentrazioni più alte di fosforo e potassio.
Stabilire le quantità è, in questo caso, un po’ più complicato. Si deve studiare e tener conto di quanti elementi utilizzano le piante per poter produrre, verificando anno dopo anno i nuovi dati.
La vite risulta più bisognosa di calcio e potassio che di azoto e fosforo.
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