di Antonino Crapanzano
Cosa è la peronospora della fragola?
Ve lo spieghiamo parlando della fragola e concentrando la nostra attenzione su questa patologia fungina che può colpire questa piccola pianta da orto. Quindi se ancora non sapete da cosa è causata, con quali sintomi si manifesta, come potete difendere le vostre fragole, date un’occhiata a questo articolo.
Buona lettura!
Indice
Caratteristiche della fragola
Con il termine fragola intendiamo tutti quei frutti appartenenti al genere Fragaria (Linnaeus, 1753), della famiglia delle Rosaceae, cui appartengono numerose specie. Molto diffusa e apprezzata nel nostro Paese e in tutto il mondo, la fragola ha origine nelle zone alpine di Europa e in America.
Conosciute come frutti, le fragole dal punto di vista botanico sono falsi frutti perché derivano dall’ingrossamento del ricettacolo di una infiorescenza della pianta posizionata all’estremità superiore di uno stelo. I frutti veri e propri delle fragole sono i piccoli semi gialli che possiamo vedere sulla superficie di quello che mangiamo, che sono chiamati acheni.
I fiori della pianta di fragola sono piccoli e bianchi, quando fioriscono producono il falso frutto che tutti mangiamo. Nelle piante di fragola possiamo vedere i rizomi che sono ramificazioni laterali in grado di radicare che permettono alla pianta di produrre nuovi cespi che saranno veri cloni della pianta stessa.
Le principali specie di fragole che vengono coltivate, destinate all’alimentazione umana e che troviamo solitamente al supermercato derivano da incroci effettuati tra la specie Fragaria chiloensis e la specie Fragaria virginiana.
Le specie spontanee che, invece, crescono nei nostri boschi fanno parte della specie Fragaria vesca e sono di dimensioni più piccole rispetto alle precedenti. Inoltre, le fragole di bosco che crescono spontaneamente hanno un sapore molto più dolce e intenso rispetto a quelle che provengono da coltivazioni intensive.
La peronospora della fragola
Le nostre piante da orto, come le fragole, possono subire spesso l’attacco di vari funghi patogeni che possono causare diverse malattie e danneggiarle. Tra le principali patologie fungine delle piante, la peronospora della fragola è diffusa anche tra le piante orticole come il pomodoro, ornamentali come le rose e la vite.
Cause
La peronospora è una malattia causata da diversi agenti patogeni che rientrano nel genere Peronospora e non solo, sia della famiglia Peronosporaceae come Plasmopara viticola che colpisce la vite e della famiglia Pythiaceae tra i quali ricordiamo Phytophtora infestans.
Causata da diverse specie, Peronospora spp., la peronospora della fragola fa parte delle malattie trofiche perché causata da parassiti, fungini in questo caso, che si nutrono a spese della pianta ospite attraverso rapporti anatomici e fisiologici molto stretti.
L’insorgenza e lo sviluppo del fungo che causa la peronospora della fragola sono favorite da una umidità ambientale elevata e da temperature piuttosto miti. Le infezioni maggiori si verificano quando si presentano le condizioni ideali della regola dei tre 10.
Questa condizione si verifica quando i germogli raggiungono una lunghezza di circa 10 cm, quando si hanno piogge che raggiungono una quantità di circa 10 mm in 24-48 ore e quando le temperature minime si aggirano intorno ai 10°C. In questi casi possiamo procedere con trattamenti preventivi che vedremo in seguito.
Sintomi
Vediamo quali sono i sintomi con cui si manifesta la peronospora della fragola.
Il fungo responsabile di questa malattia si manifesta mediante la comparsa di macchie, sulla pagina superiore delle foglie, di forma irregolare o rotondeggianti, di colore traslucido somigliante all’olio; in corrispondenza di queste, nella pagina inferiore, vedremo la formazione di una muffa di colore grigiastro o giallastro.
In seguito, sulle foglie possiamo osservare decolorazioni e imbrunimenti cui faranno seguito il disseccamento parziale o totale delle foglie. In alcune parti vediamo la formazione di tessuti ipertrofici.
La penetrazione del fungo nei tessuti fogliari avviene attraverso gli stomi, piccole aperture presenti sulla superficie delle foglie che consentono gli scambi gassosi tra la stessa e l’atmosfera esterna. Penetrato il patogeno, compariranno le prime maculature seguite dallo sviluppo dei corpi fruttiferi veri e propri del fungo.
Sono proprio i corpi fruttiferi del patogeno fungino, anche dette spore, che consentono alla specie di diffondersi l’anno seguente rimanendo dormienti sulle foglie cadute per tutto il periodo invernale e attaccando le piante di fragola l’anno successivo.
Man mano che la peronospora della fragola fa il suo corso, si diffonde ai germogli e ai boccioli dei fiori che saranno rivestiti di una muffa bianco-giallastra. Tutte le parti colpite della pianta avvizziscono e vanno incontro alla caduta.
La peronospora può colpire anche le radici e i fusti con depigmentazione e la formazione di necrosi ma anche di marciume e la mancata allegagione, quindi la formazione, dei frutti.
Dobbiamo anche dire che nonostante l’intera vegetazione colpita subisce un forte deperimento con scarsa produzione di fiori e frutti, difficilmente l’intera pianta sarà destinata alla morte.
Metodi di difesa dalla peronospora della fragola
Il principale metodo di difesa contro la peronospora della fragola e, in generale, di tutte le coltivazioni colpite è la prevenzione.
Le misure preventive che possiamo adottare per evitare che il fungo patogeno infesti la pianta e la malattia si sviluppi sono:
- evitiamo l’accumulo di acqua alla base della pianta e nel terreno che la circonda favorendone il drenaggio ed evitando la formazione di ristagni idrici;
- eliminiamo gli scarti della potatura e le foglie che si trovano alla base del tronco;
- controlliamo le coltivazioni per diagnosticare nel più breve tempo possibile la comparsa dei sintomi ed eventualmente intervenire in tempo;
- possiamo intervenire con prodotti di copertura, a base di rame, sugli organi sani per evitare che vengano colpiti.
Un prodotto naturale utilizzato sin dall’antichità è la poltiglia bordolese. Oggi vengono utilizzati soprattutto principi attivi di sintesi come ditiocarbammati, tioftalimmidi, fenilamidi, cimoxanil e ammidi dell’acido carbossilico.
E’ importante sottolineare che una buona abitudine è quella di cambiare il principio attivo impiegato e non utilizzarlo più di tre volte durante una stagione vegetativa in quanto potrebbero crearsi resistenze che rendono più difficile la difesa delle piante dalla peronospora della fragola.
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