di Antonino Crapanzano
Quando utilizziamo il termine Curculio (Linnaeus,1758) intendiamo un genere di insetti appartenenti all’ordine dei Coleotteri e alla famiglia dei Curculionidi. La famiglia Curculionidae (Latreille,1802) comprende circa ottantamila specie di coleotteri, tra i quali anche alcune specie dannose per l’uomo e le colture agrarie.
E’ stata classificata come la famiglia più estesa del regno animale.
Chi ha avuto modo di approfondire lo studio degli insetti, per professione o semplicemente perché ne è appassionato, saprà che il loro corpo è suddiviso in tre parti: il capo, il torace e l’addome.
Nel capo si inseriscono gli occhi, le antenne e l’apparato boccale; nel torace, suddiviso in pro-, meso- e metatorace, troviamo gli organi motori, generalmente due coppie di ali e tre coppie di zampe; infine, nell’addome troveremo gli organi deputati alla riproduzione degli insetti.
Indice
Caratteristiche del genere Curculio
Gli insetti appartenenti al genere Curculio, poiché fanno parte della famiglia dei Curculionidi, presentano una caratteristica in comune e cioè quella di avere un capo allungato alla cui estremità si trova l’apparato boccale che sarà modificato in questa famiglia di insetti, infatti sarà presente una struttura chiamata rostro.
Il rostro, tipico di alcuni insetti, è stretto, allungato, cilindrico e concavo sul lato dorsale, è composto da un numero variabile di articoli che variano in base al gruppo sistemico; pur trattandosi del solo labbro inferiore, nell’insieme dell’apparato boccale è la parte maggiormente evidente e, per questo motivo, chiamata rostro.
In tutte le specie appartenenti al genere Curculio questo è sottile e lungo soprattutto nella femmina, nella quale potrà raggiungere una lunghezza doppia rispetto del corpo dell’insetto stesso, mentre nei maschi sarà più corto.
Questa particolarità è dovuta al fatto che le femmine del genere Curculio depongono le uova sulle foglie, al suolo, nel legno o nei tessuti vegetali, utilizzando il rostro, in quest’ultimo caso, per scavare buche; le modificazioni dell’apparato boccale sono dovute anche al particolare regime dietetico, spesso vegetariano.
Un’altra particolarità del genere Curculio e dei Curculionidi in generale è costituita dalle antenne che si inseriscono a metà del rostro.
Per quanto riguarda i maschi del genere Curculio, la loro particolarità è rappresentata dal pene che, provvisto di uncini, logora l’organo riproduttore femminile durante l’accoppiamento, impedendo alla femmina di svolgere una nuova fecondazione.
Le larve sono prive di zampe, hanno una tipica forma a “C” e si nutrono a spese delle piante, solitamente radici o tuberi, fusti o foglie.
Infine, possiamo affermare che la maggior parte di queste specie presentano una colorazione del corpo che permette di mimetizzarsi con il suolo e le radici, la restante parte presenta una colorazione intensa, vivace e con sfumature metalliche.
Specie di Curculio
Al genere Curculio appartengono oltre trenta specie per la maggior parte ubiquitarie e quindi diffuse ovunque, che vivono generalmente sulle piante sia terrestri che acquatiche.
Tra le specie più conosciute ricordiamo:
- Punteruolo rosso della palma (Curculio ferrugineus o Rhynchophorus ferrugineus, Olivier 1790)
- Balanino delle castagne (Curculio elephas, Gyllenhaal 1836)
- Balanino delle nocciole (Curculio nucum, Linnaeus)
Punteruolo rosso della palma
Rhynchophorus ferrugineus o Curculio ferrugineus, originario dell’Asia sudorientale, provoca gravi danni alle coltivazioni di palma da dattero; in seguito al commercio di palme infette, nel 2004 è stato rinvenuto per la prima volta in Italia. Può colpire diverse specie di palme ornamentali del Mediterraneo ma anche specie di interesse economico.
Il Punteruolo rosso è un organismo nocivo oggetto di misure di emergenza da parte della Comunità europea e in Italia, per combatterlo, è stato adottato il D.M. 07/02/2011 “Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il Punteruolo rosso della palma Rhynchophorus ferrugineus“.
Per approfondire le caratteristiche di questo insetto, le specie attaccate, i sintomi che causa e i metodi di lotta, vi consiglio di dare un’occhiata a questo articolo.
Balanino delle castagne
Curculio elephas ha il corpo di colore grigio-bruno ricoperto da una leggera peluria. Il rostro, leggermente ricurvo, nelle femmine raggiunge la lunghezza del corpo stesso mentre nei maschi è molto breve; le larve sono apode e di colore biancastro, presentano il capo e il protorace di color nocciola.
Sia gli adulti che le larve causano danni alle piante, rispettivamente, i primi forando i frutti per nutrirsi e provocandone il disseccamento; le larve si sviluppano nutrendosi della castagna, scavano gallerie all’interno delle stesse, che si riconosceranno per il minor peso e il colore opaco della buccia, facendole cadere anticipatamente.
La prevenzione è il principale metodo di lotta contro il Balanino delle castagne. Le tecniche preventive adottate consistono nella raccolta e distruzione delle castagne cadute in maniera precoce, si contribuisce a prevenire, così, infestazioni l’anno seguente e negli anni successivi.
Vengono eseguiti, inoltre, trattamenti fisici prima di conservare le castagne disinfestandoli in acqua a 45° per un tempo di 50 minuti; quando il trattamento viene terminato, le castagne devono essere fatte asciugare per evitare che insorgano eventuali micopatie o malattie causate dai funghi.
I trattamenti chimici possono essere effettuati durante il periodo estivo con prodotti fosforganici, soltanto in caso di forti infestazioni.
Balanino delle nocciole
Curculio nucum ha un corpo color castano, ricoperto da una peluria fitta di colore giallo-grigia. Il rostro molto sottile, è corto nei maschi, invece, nelle femmine può raggiungere l’intera lunghezza del corpo. Le larve saranno apode e di colore bianchiccio, col capo e il protorace nocciola.
A differenza di Curculio elephas, i danni sono provocati soprattutto dagli adulti di Curculio nucum che, con il rostro, bucano le foglie e praticano fori sui frutti per nutrirsi; successivamente le larve, nate dalle uova deposte all’interno dei frutti, divoreranno i semi.
Per le nocciole infestate si assisterà ad una cascola, ovvero una caduta, precoce e potranno ammuffire.
Per allontanare il Balanino delle nocciole viene utilizzata principalmente la lotta agronomica tendente a ridurre il potenziale di infestazione attraverso:
- la raccolta e la distruzione delle nocciole cadute che conterranno le larve;
- frequenti lavorazioni del terreno il cui obiettivo è disturbare lo svernamento delle larve e renderle più vulnerabili.
I trattamenti chimici vengono eseguiti raramente, in caso di gravi infestazioni, durante lo sfarfallamento degli adulti.
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