Curculio nucum, ovvero il balanino del nocciolo: quello che devi sapere

curculio nucum

‍Il termine curculio nucum forse non dirà niente ai meno esperti, ma chi si intende di agricoltura e bazzica in questo settore da un po’ di tempo, saprà che dietro questo nome latino scientifico si nasconde una grande minaccia: il balanino del nocciolo.

Particolarmente simile al balanino del castagno, il curculio nucum è un insetto che, se non riconosciuto e combattuto, può mettere in serio pericolo i vostri noccioli e tutta la produzione di nocciole pianificata per la stagione.

Nelle prossime righe conosceremo meglio questo terribile parassita e capiremo insieme come sconfiggerlo.

Pronti, partenza, via!

Indice

Cosa è il curculio nucum?

Diffuso in gran parte dell’Europa, dalla Finlandia al Mediterraneo, il curculio nucum, anche conosciuto come balanino della nocciola, è un coleottero della famiglia dei Curculionidi.

curculio nucum

Rostro lungo e tante uova: ecco le caratteristiche principale del balanino del nocciolo

Riconoscerlo è sicuramente il primo passo per sconfiggerlo.

Gli esemplari adulti hanno un corpo le cui dimensioni possono variare dai 7 ai 10 millimetri di lunghezza, ma questi dati non comprendono mail il rostro (ovvero il loro apparato boccale nonché arma di distruzione di noccioli).

Negli esemplari di sesso femminile, per esempio, il rostro è particolarmente sottile e la sua lunghezza può addirittura essere uguale alla lunghezza del corpo; negli esemplari maschi, il rostro risulta leggermente più corto.

Il curculio nucum ha una colorazione castana e tutto il corpo è ricoperto da una caratteristica peluria che va dal giallo al grigio.

Se queste sono le caratteristiche dell’insetto adulto, quelle delle larve sono ancora più importanti da conoscere: le larve dell’insetto sono apode, carnose e arcuate e presentano una colorazione bianchiccia sul corpo, mentre il capo ed il protorace sono color nocciola.

Quali sono i danni che causa?

I danni che il curculio nucum causa sono attribuibili agli insetti adulti che traggono nutrimento dalle foglie del nocciolo e che praticano dei fori nei frutti attraverso il rostro.

Questo, ovviamente, porta le foglie ad ingiallire e a seccarsi, mentre porta una doppia, spiacevole, conseguenza per i frutti, che cadranno in modo prematuro o ammuffiranno.

Attenzione però, perché anche le larve fanno la loro parte: le femmine, infatti, depongono le uova all’interno del frutto e la larva nascerà proprio al suo interno, divorandolo per nutrirsi.

Ciclo biologico

Conoscere il ciclo biologico del curculio nucum è essenziale per fare un buon piano di prevenzione.

In genere, gli esemplari adulti del balanino della nocciola fanno la loro comparsa in primavera, alimentandosi delle foglie del nocciolo.

Le larve, come abbiamo detto in precedenza, si sviluppano all’interno della nocciola e, una volta mature, cadono al suolo per impuparsi sottoterra.

L’insetto, per svernare nel terreno, sta a 20 centimetri di profondità e, una volta arrivata la primavera si impupa per poi sfarfallare da adulta nel periodo che intercorre tra maggio e giungo.

Ora che il curculio nucum è adulto, le foglie e i frutti del nocciolo sono in grave pericolo, poiché saranno il suo principale nutrimento.

Per quanto riguarda, invece, la riproduzione, la deposizione delle uova da parte delle femmine avviene nei periodi tra maggio e giugno: attraverso il loro lungo rostro forano il frutto e depongono l’uovo (un uovo per ogni frutto).

Dopo 10 giorni, nascono le larve, che si nutriranno mangiando il seme della nocciola; in 30 giorni, la nocciola, ormai privata di ogni contenuto, cade al suolo e le larve possono uscire praticando un foro e usandolo come via di uscita per poi interrarsi e svernare.

Attenzione però: alcune larve possono rimanere nel terreno e svernare negli anni successivi, quindi non abbassate mai la guardia.

La lotta al balanino del nocciolo

Per combattere un attacco di curculio nucum si hanno due strade diverse che variano da quanto grave l’infestazione in corso:

  • La lotta agronomica
  • La lotta chimica

Lotta agronomica vs chimica: quale fa al tuo caso?

La lotta agronomica

La lotta agronomica è, in genere, l’alternativa più consigliata e ha lo scopo di ridurre il potenziale di infestazione attraverso due principali pratiche:

– la raccolta e la distruzione delle nocciole cadute precocemente e che, verosimilmente, contengono le larve

– lavorare il terreno in modo frequente affinché le larve che stanno svernando a terra siano più vulnerabili sia nei confronti del clima che per quanto riguarda eventuali nemici naturali

La lotta chimica

La lotta chimica viene usata solo in casi di infestazioni massive e consiste nell’impiego di specifici insetticidi che agiscono sullo sfarfallamento degli adulti.

Nei paesi in cui la produzione di nocciole è parte importante del comparto agricolo (come in Turchia, Italia, Francia e Spagna) si stanno cercando altri metodi di controllo alternativi che abbiano un effetto meno aggressivo sulle piante e sul terreno.

Alcuni recenti studi, per esempio, sembrano suggerire la possibilità di usare nematodi entomopatogeni come l’Heterorhabditis in combinazione con specifiche tecniche agronomiche e agroeologiche.

Questo nematode, infatti, è letale per tutte le larve che vivono nel terreno o sotto la chioma degli alberi e non causa alcun altro tipo di problema alla pianta.

Un altro valido alleato alla lotta contro il curculio nucum e degno sostituto della lotta chimica è l’impiego della Beauveria bassiana, capace di uccidere quasi tutte le larve nel terreno se applicato quando queste iniziano a impuparsi.

Se cerchi informazioni su altri potenziali sintomi di infestazione, puoi consultare questo articolo; se, invece, cerchi una lista di insetti utili all’agricoltura, ti consigliamo questo post.

 

Il suo nome potrà anche essere sconosciuto, ma i danni che può creare sono tanti e particolarmente gravi: sapere come sconfiggere il famigerato curculio nucum è sicuramente una buona forma di prevenzione.

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Curculio nucum, ovvero il balanino del nocciolo: quello che devi sapere ultima modifica: 2019-08-14T15:00:02+00:00 da Giulia Corrias

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