di Antonino Crapanzano
Se diciamo Dieffenbachia sappiamo di quale pianta stiamo parlando?
Se ancora non sapete di quale pianta si tratta, questo è l’articolo che fa per voi!
In questo articolo parleremo, infatti, di questa bellissima pianta ornamentale, descriveremo le sue principali caratteristiche e come possiamo coltivare Dieffenbachia fuori suolo, con il cosiddetto sistema di coltivazione chiamato idrocoltura.
Buona lettura.
Indice
Caratteristiche principali di Dieffenbachia
Dieffenbachia (Schott, 1829) è un genere di piante erbacee perenni e sempreverdi appartenenti alla famiglia Araceae. Il loro nome si deve al naturalista tedesco Ernst Dieffenbach.
Questo genere di piante ha la sua origine nei paesi tropicali dell’America centrale e dell’Asia.
Dieffenbachia comprende circa settanta specie che presentano foglie variegate nella forma, molto grandi e oblunghe, dal colore avorio, bianco marmorizzato o verde chiaro e fiori piccoli che possono essere raccolti in pannocchie sui piccoli fusti delle piante.
Dobbiamo sapere che bisogna fare molta attenzione a queste piante in quanto possono essere tossiche a contatto con la bocca, gli occhi e le mucose in generale. L’infiammazione causata dalle sostanze contenute in queste piante può essere molto intensa se mastichiamo o ingeriamo parti delle foglie o del fusto.
Coltivazione tradizionale di Dieffenbachia
La coltivazione di Dieffenbachia è abbastanza semplice e può essere effettuata non solo dagli esperti nel settore ma anche dagli appassionati.
Queste piante erbacee necessitano di una esposizione luminosa caratterizzata da luce diffusa e temperature costanti non inferiori a 16°C. In appartamento dovranno restare per poco tempo evitando di porle vicino ai termosifoni per non causare la caduta delle foglie inferiori.
Il terreno ideale deve essere mantenuto sempre fresco ed è importante evitare la formazione di eccessi d’acqua e conseguenti ristagni idrici effettuando irrigazioni abbondanti ma rade nella stagione invernale; durante le stagioni in cui le temperature sono più alte bisognerà vaporizzare le foglie.
Le concimazioni vengono eseguite soprattutto in estate, due o tre volte al mese, utilizzando fertilizzante liquido che deve essere disciolto nell’acqua che utilizziamo per l’irrigazione.
La Dieffenbachia si rinvasa ogni due anni in primavera utilizzando terriccio fresco, ben drenato e contenente stallatico maturo.
Coltivazione di Dieffenbachia in idrocoltura
Spesso abbiamo sentito parlare di idrocoltura ma probabilmente non ne conosciamo bene il significato.
Cosa è l’idrocoltura?
Con il termine idrocoltura si intende un sistema di coltivazione che non prevede l’utilizzo del terreno che sarà sostituito da acqua arricchita con una soluzione di elementi nutritivi e uno strato di materiale inerte, solitamente argilla espansa, il cui compito è quello di sostenere la pianta.
Le piante vengono inserite in vasi dotati di fori o fessure: il contenitore interno del vaso contiene la pianta e le biglie di argilla espansa mentre quello esterno conterrà l’acqua e la soluzione nutritiva necessaria per la crescita e lo sviluppo delle nostre piante.
Nell’idrocoltura della Dieffenbachia e, più in generale per tutte le colture, è molto importante tenere sotto controllo l’indicatore del livello di acqua, uno strumento che ci permette di capire quando il livello dell’acqua sarà al minimo e che, quindi, bisogna aggiungere altra acqua. E’ posizionato all’interno del vaso.
Si possono acquistare sia vasi di piccole dimensioni per la coltivazione di una sola pianta e vasi di dimensioni maggiori adatti a contenere più piante di varie dimensioni.
Quali specie sono adatte all’idrocoltura?
Le specie più adatte all’idrocoltura sono tutte le piante che possiamo coltivare in ambienti chiusi purché garantiamo loro luce, umidità e nutrimenti adeguati.
Tra queste, oltre a Dieffenbachia, possiamo ricordare:
- Ficus
- Yucca
- Philodendro
- Photos
- specie da orto come fragole, pomodori, insalate varie e piante aromatiche.
Come coltivare Dieffenbachia in idrocoltura
Adesso vediamo come coltivare Dieffenbachia in idrocoltura direttamente a casa nostra in pochi e semplici passaggi:
- immergete la pianta in acqua tiepida per una notte completa, in questo modo il terriccio ancora attaccato alle radici si scioglierà;
- eliminate con acqua corrente i residui di terriccio rimasti sulle radici, eventuali residui potrebbero causare l’insorgenza di marciume radicale;
- passiamo a riempire il vaso interno con argilla espansa, lo strato inerte, e mettiamo la pianta nel vaso;
- infine, riempiamo il vaso con argilla espansa e lo inseriamo nel vaso esterno che andremo a riempire di acqua.
E’ molto importante l’utilizzo dell’idrodepuratore, se teniamo le nostre piante in un ambiente chiuso.
L’idrodepuratore aspira l’aria dall’ambiente esterno e la farà fuoriuscire attraverso le fessure sul fondo del vaso e immerse nell’acqua. L’obiettivo di questo sistema è quello di permettere una migliore alimentazione delle radici attraverso l’ossigenazione del liquido.
Se sprovvisti, possono essere praticati fori sul vaso, in corrispondenza del livello massimo, per far defluire l’acqua in eccesso.
Ulteriori soluzioni per la coltivazione di Dieffenbachia in idrocoltura
Un’altra soluzione che può essere utilizzata per la coltivazione di Dieffenbachia è l’utilizzo dei vasi con riserva d’acqua.
Questo tipo di vasi consente alle radici delle piante di svilupparsi oltre il terriccio contenuto nel vaso stesso.
La differenza del resto dei vasi con i vasi con riserva d’acqua è che questi ultimi prevedono l’utilizzo di una piccola quantità di terriccio e non ci sarà la necessità di utilizzare soluzioni nutritive in acqua come nell’idrocoltura.
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