EIMA 2022 sarà l’edizione numero 45 della fiera dedicata al mondo delle macchine agricole più grande d’Europa.
Anche quest’anno, come sempre, si svolgerà alla fiera di Bologna dal 9 al 13 novembre e, sulla base delle informazioni date dagli organizzatori, ci si aspetta un evento davvero importante, sia in termini di numeri che di eventi.
Al momento, infatti, le aziende che hanno aderito all’iniziativa sono oltre 1.400: tra queste, ben 460 sono realtà estere, e lo spazio espositivo occupato fino a ora è di oltre 115.000 metri quadri, di cui oltre la metà sarà destinato alla mostra e test di macchinari agricoli di ultima generazione.
Come sempre, EIMA vuole puntare sull’innovazione del comparto agricolo e, per questo motivo, saranno i saloni dedicati a componentistica, giardinaggio, bioenergie, irrigazione e digitale a essere i veri protagonisti dell’evento.
Come abbiamo già scritto in altri articoli, ad EIMA 2022 verranno presentate tantissime novità dedicate al settore primario e saranno proprio queste a rendere l’edizione ancora più entusiasmante: il mondo dell’agricoltura 4.0 sarà a portata di mano di tutti i player del settore, con uno speciale focus sulla robotica attraverso le iniziative di EIMA Robot.
In più, altra novità di quest’anno sarà una piccola rivoluzione dell’area espositiva esterna: questa, ampliata, permetterà ai visitatori di provare in prima persona le macchine e le attrezzature dei produttori, ma vanterà anche la presenza di uno spazio dedicate alle macchine per il gardening e la cura del verde.
Concorso Novità Tecniche di EIMA 2022: i robot per l’agricoltura
I robot dedicati al mondo dell’agricoltura saranno i veri protagonisti dell’edizione numero 45 di EIMA: nella cornice della fiera di Bologna, infatti, gli espositori internazionali potranno finalmente mostrare questi nuovi device al grande pubblico.
Secondo dati raccolti nel 2021 dall’Università di Padova (e presentata alla precedente edizione di EIMA), i robot agricoli presenti sulla scena globale sono circa un centinaio.
Di questi, ventiquattro sono stati prodotti da grandi gruppi statunitensi, sedici da aziende olandesi, dodici da compagnie francesi e sette da imprese del settore tedesche. In questa classifica, però, è presente anche il nostro Paese che vanta la creazione di 4 robot di ultima generazione (a parimerito con la Gran Bretagna, Danimarca e Spagna).
Insomma, un piccolo vanto che porta l’Italia a essere una delle protagoniste mondiali nel panorama di ricerca e sviluppo applicato al settore primario.
Lo sviluppo dei robot diventa un’esigenza sempre più sentita nel mondo dell’agricoltura: sono sempre meno le aziende che resistono a questi tempi caotici e queste, spesso, non riescono a garantire la corretta gestione e coltivazione di sconfinati ettari di terreno.
È qui che va a inserirsi l’automazione dei processi agricoli che tutti conosciamo.
Nel panorama attuale, il 44% dei robot agricoli è destinata alla gestione di colture erbacee, il 35% si dedicherà alle colture arboree e il 21% a quelle orticole.
La maggior parte dei modelli abbraccia alla perfezione l’ottica della sostenibilità, montando motori elettrici che hanno un impatto minimo sull’ecosistema.
Riusciranno a vincere la sfida abbattendo i tempi di gestione e garantendo standard di lavoro davvero elevati?
Lo scopriremo all’EIMA 2022: qui trovi il link alla biglietteria online.
Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!