di Antonino Crapanzano
Sapete cosa è l’elicicoltura?
Nata agli inizi degli anni Settanta, elicicoltura significa letteralmente “coltivazione degli elicidi” termine scientifico utilizzato per individuare le lumache o chiocciole.
Nel corso di questi 40 anni, così, l’allevamento delle chiocciole è passato da essere un’attività marginale, poco conosciuta e rischiosa a causa delle limitate conoscenze delle necessità biologiche di questi molluschi ad oggi che è divenuta una vera attività agricola molto diffusa e praticata.
L’elicicoltura è un’attività in grado di incrementare i guadagni e il reddito degli agricoltori grazie al limitato investimento iniziale necessario, conseguenza di una limitata necessità di macchinari e dell’utilizzo di terreni agricoli marginali e anche poco produttivi.
Dalla crescita in natura e dagli allevamenti primitivi dei nostri antenati, si è arrivati oggi, dopo diversi anni di studi e ricerche scientifiche, all’allevamento biologico completo costituito da specifici reparti adibiti alle varie fasi del ciclo produttivo, come ad esempio la riproduzione e l’ingrasso.
La necessità di allevare le chiocciole in allevamenti organizzati deriva da diversi fattori sia di carattere ambientale sia dalla necessità di soddisfare la crescente richiesta dell’industria alimentare, di trasformazione e di un mercato sempre più esigente dal punto di vista qualitativo ma anche quantitativo.
Infatti, negli ultimi anni il consumo della chiocciola è aumentato a livello nazionale e non solo, anche i Paesi nei quali non era usuale il consumo di questi molluschi hanno assunto nuove abitudini; l’aumento dei consumi ha portato ad una maggiore richiesta e, di conseguenza, all’aumento dei guadagni derivanti dall’elicicoltura.
Per tale motivo, la raccolta primaverile allo stato libero non è stata più sufficiente. Inoltre, in passato il territorio possedeva le caratteristiche ideali per un allevamento naturale; l’espansione di un’agricoltura intensiva e specializzata e l’inquinamento dei suoli ne hanno distrutto l’habitat naturale per la loro crescita.
L’adozione dell’allevamento biologico completo in elicicoltura ha portato ad alcuni vantaggi:
- migliore qualità del prodotto nato e cresciuto in un allevamento controllato, maggiormente garantito dal punto di vista igienico come voluto dalla legislazione alimentare; la qualità della carne delle chiocciole nate e cresciute in ambiente non controllato sarà inferiore a causa dell’utilizzo di erbe amare e/o velenose;
- maggiori guadagni derivanti da una elicicoltura completamente naturale, svolta all’aperto e con l’utilizzo integrale di alimenti vegetali a basso costo; al contrario, gli allevamenti al chiuso tipici dei paesi freddi, basati su un’alimentazione a base di farine, sono di difficile gestione e ne limitano i guadagni.
Indice
Lo sviluppo dell’elicicoltura nel mondo
Prevalentemente italiana, l’elicicoltura negli ultimi vent’anni è diventata un’attività fonte di guadagni a livello mondiale. L’allevamento delle chiocciole è cresciuto in Europa e nei Paesi extraeuropei e soprattutto nei Paesi dell’est europeo, in misura maggiore rispetto all’Europa occidentale.
L’aumento della superficie utilizzata per l’elicicoltura si deve attribuire alla crescente richiesta del mercato nazionale e globale e alla disponibilità limitata di questo prodotto in natura.
L’incremento del mercato alimentare delle chiocciole è dovuto al maggior interesse delle industrie alimentari nei confronti della preparazione e della distribuzione di prodotti ready to use che siano, quindi, immediatamente disponibili per il consumo e che meglio si adattano al nostro stile di vita moderno.
Un altro fattore, molto importante, che ha permesso lo sviluppo dell’elicicoltura e dell’allevamento biologico completo a livello mondiale e, allo stesso tempo, agli allevatore di ottenere guadagni da questa attività è l’assenza nella filiera di prodotti chimici e industriali.
Elicicoltura e guadagni nel mondo
Il consumo di questi molluschi viene monitorato da circa trent’anni nel nostro Paese. Durante tutto questo periodo si sono registrati aumenti nelle vendite sia dei prodotti freschi sia dei prodotti confezionati e, in particolare, negli ultimi 10 anni si sono avuti incrementi nei consumi variabili tra l’8% e il 10% rispetto all’anno precedente.
Il nostro Paese risulta essere, a livello mondiale, leader per il numero e per l’estensione degli allevamenti poiché il sistema di allevamento adottato è completamente caratterizzato da un’alimentazione vegetale e da condizioni naturali ed ecocompatibili.
L’intera filiera italiana ha fatto registrare circa diecimila impianti che si sviluppano su una superficie di 9000 ettari in attività per un fatturato di circa 300 milioni di Euro. Nel 2018 i guadagni dell’elicicoltura nel mondo, comprendente gastronomia, ristorazione, prodotti per la bellezza e la cura del corpo, è stato di 2,5 miliardi di dollari.
La tendenza attuale è orientata verso l’allevamento di Helix aspersa, di taglia media, facile e veloce cottura, ha un sapore delicato e rappresenta la nuova frontiera dell’elicicoltura, infatti, il 95% degli allevamenti produce questa specie che riesce ad adattarsi a diversi luoghi e climi.
Tanti altri Paesi europei ed extraeuropei si sono affermati nel panorama mondiale nell’allevamento delle lumache o chiocciole e tanti altri Paesi si affacciano verso questa nuova attività che, sicuramente, sembra riservare ottime prospettive per i futuri allevatori di lumache.
Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!