In questo articolo esploreremo i principi e i benefici dell’endoterapia, una tecnica di cura delle piante, in particolare degli alberi, che garantisce risultati a lungo termine e una protezione sicura da agenti patogeni e infettivi.
Indice
Endoterapia: significato
L’endoterapia è un trattamento fitosanitario che consiste nella cura degli alberi affetti da infestazioni di insetti o patologie interne, attraverso delle speciali siringhe che contengono i presidi specifici per ogni tipo di malattia in corso.
Le siringhe per endoterapia, chiamate iniezioni endoxilematiche, vengono introdotte all’interno del tronco dell’albero. Attraverso lo xilema, ossia la struttura di tessuti interni dell’albero, il trattamento risale verso la chioma e scende fino alle radici, ottenendo quindi una distribuzione ottimale e omogenea.
Perché il trattamento endoterapico sugli alberi funziona? A differenza dei trattamenti di cura esterni, le iniezioni endoxilematiche agiscono direttamente all’interno della pianta, evitando ogni forma di dispersione nell’ambiente.
Ogni trattamento che consiste nell’applicazione di polveri o di nebulizzazione del farmaco comporta, infatti, un certo grado di disseminazione nell’ambiente, con il rischio inoltre di finire su altri alberi da non trattare. Questo problema non si pone invece con l’endoterapia, dato che il principio attivo contenuto nella siringa va direttamente all’interno dell’albero.
Siringhe per endoterapia arborea
L’endoterapia è solitamente una soluzione estrema: prima di arrivare a questo tipo di trattamento vengono infatti applicate delle soluzioni esterne sulla pianta, ove possibile, per curarle con il metodo classico.
L’endoterapia dovrebbe comunque essere eseguita in condizioni quasi ottimali della pianta. Non può essere applicata, ad esempio, su alberi alla cui base sono presenti polloni o rami basali, perché la sua efficacia diminuirebbe drasticamente.
Allo stesso tempo, l’utilizzo delle siringhe è suggerito ove l’infestazione sia di dimensioni ridotte, circoscritta a un piccolo ambiente, e non già eccessivamente diffusa; se l’endoterapia viene utilizzata per debellare un parassita, bisogna valutare la possibilità che questo torni e, eventualmente, capire quanto danno può causare un’endoterapia ripetuta più volte sullo stesso albero.
Al netto di queste valutazioni, l’endoterapia può essere eseguita con diverse tecniche di iniezione. Vediamo le più comuni:
- assorbimento naturale: vengono creati dei fori di accesso sul tronco per l’inserimento del principio attivo, distribuito all’interno della pianta solo grazie al principio di gravità che lo porterà a raggiungere i livelli inferiori a partire dal punto di accesso;
- metodo Arbosan: le siringhe sono introdotte nell’albero attraverso aghi di circa 4 mm che distribuiscono il farmaco in maniera lenta, per un totale di circa 3 ore di trattamento terapeutico. È utilizzato soprattutto per le soluzioni insetticide;
- metodo a pressione: il foro effettuato è molto profondo e l’ago oltrepassa la corteccia per arrivare al cuore del tronco stesso. L’ago è collegato esternamente a un tubo connesso a un serbatoio che spinge con una certa pressione il farmaco all’interno dell’albero;
- metodo a micropressione: il principio di funzionamento è simile al metodo a pressione, ma al posto del serbatoio vengono utilizzate delle capsule contenenti il principio attivo e collegate direttamente all’ago. La distribuzione è quindi più lenta e il trattamento ha una durata di circa un’ora.
Endoterapia processionaria del pino
Uno dei casi di infestazione parassitaria in cui l’endoterapia si rivela particolarmente efficace è quello della processionaria, insetto che infesta i pini mediterranei attaccando le foglie e portando al loro lento deperimento.
La processionaria è molto pericolosa soprattutto per gli animali domestici: i cani che entrano in contatto con le processionarie sono soggetti a shock anafilattico dalle conseguenze fatali. Proprio per questa ragione si tende alla loro sicura eliminazione dai numerosi pini che si trovano sia in campagna che in città.
Nel trattamento fitoterapico della processionaria il metodo endoterapico utilizzato è quello della pressione: il foro sull’albero raggiunge una profondità di circa 5 cm, arrivando al cuore dello xylema. Il principio attivo è iniettato nei vasi xilematici, al di sotto della zona cambiale: in questo modo si previene il rischio collaterale di fitotossicità dell’albero.
Trattamento endoterapico fai da te: una scelta possibile?
L’endoterapia è una tecnica molto delicata che richiede un’ottima conoscenza sia dell’albero che dell’agente infestante. Per effettuare l’endoterapia si provvede all’uso di prodotti fitosanitari che, per legge, possono essere venduti e utilizzati solo a chi possiede il patentino fitosanitario, rilasciato dall’ente regionale di appartenenza.
Per l’endoterapia è consentito l’uso di quattro principi attivi:
- azadiractina, utile come antimicotico in caso di infezioni da funghi che come antiparassitario contro acari e nematodi;
- abamectina, antiparassitario attivo contro ragnetto rosso, psilla del pero, mosche minatrici e acari;
- imidacloprid, un antiparassitario che elimina efficacemente gli insetti quando viene ingerito attraverso le foglie e le parti aeree della pianta;
- fosfiti, considerati prodotti ad azione biostimolante sulle colture agrarie.
Kit endoterapico Gogoinject
A prescindere dal principio attivo utilizzato, l’impiego dell’endoterapia prevede l’uso di alcuni accessori indispensabili sia per creare il foro all’interno dell’albero, sia per iniettare il contenuto delle siringhe per endoterapia predisposte a questa tecnica di cura.
Su Gogoverde.it, e-commerce specializzato nella vendita di prodotti agricoli e nell’assistenza alla cura del verde, sono disponibili dei pratici kit per endoterapia già pronti all’uso. Questi kit, che prendono il nome di Gogoinject, contengono tutto il necessario per effettuare siringhe endoterapiche sugli alberi in tutta sicurezza.
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