L’estirpatura: la pratica, le sue utilità, i mezzi e i metodi da attuare

estirpatura

Cosa significa estirpatura? Perché si attua? Quando bisogna farla?

Noi di Noi Siamo Agricoltura ti spieghiamo tutto ciò che c’è da sapere sulla pratica dell’estirpatura.

Come sai, sono qui per aiutarti e suggerirti dei metodi con cui difenderti sia dagli insetti dannosi all’agricoltura, sia dalle erbe dannose alle nostre colture cioè quelle che tutti noi chiamiamo erbacce. Ti abbiamo già parlato di alcuni metodi, come il pirodiserbo e la pacciamatura. Così oggi te ne vogliamo presentare un altro: l’estirpatura.

Indice

Estirpatura

L’estirpatura è una lavorazione che va a braccetto con l’aratura e tutte le pratiche agricole che preparano il terreno per la semina.

Infatti, dopo una buona aratura, l’estirpatura ha due funzioni fondamentali:

  1. Riduce la zollosità e la cavernosità del terreno, operando sotto la superficie
  2. Porta in superficie le radici e i rizomi delle erbacce, che verranno così esposte all’azione dell’aria e del sole, seccheranno e moriranno.

Quest’ultimo punto è molto importante. Sembra apparentemente inutile se poi vogliamo trattare le colture con erbicidi ma, scientificamente e agronomicamente parlando, è fondamentale perché riduce la presenza di erbacee anche fino al 45%.

Può essere fatta anche a fine inverno, su un terreno arato nell’estate o nell’autunno precedenti, in modo da rendere il suolo più soffice (le piogge e/o la neve invernali hanno reso la terra più dura, specialmente in caso di terreni molto argillosi). Per quanto riguarda le malerbe, anche in questo caso l’estirpatura può distruggere la vegetazione indesiderata che è cresciuta durante la stagione fredda.

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I mezzi

I mezzi con cui può essere praticata una buona estirpatura sono molti e di vario tipo, perfezionati nel corso degli anni. La maggior parte di essi sono strumenti discissori, cioè che separano le zolle di terra e le radici e li fanno a pezzi. Possiedono bracci più o meno ricurvi. I bracci possono essere rigidi elastici o vibranti. Sono tenuti assieme da un telaio e molti sono muniti di stivaletto o vangheggia all’estremità inferiore.

Esiste un particolare tipo di erpice che viene chiamato erpice rotante. Ha una barra a sezione quadrata trascinata sotto la superficie. La rotazione di questa barra porta in superficie le zolle più grossolane e le erbacce, ma nello stesso tempo ha il vantaggio di portare in profondità il materiale più fino, creando così un perfetto letto di semina. Questo attrezzo è adatto però a terreni sciolti, poveri di scheletro e privi di ostacoli. Quindi, se il vostro terreno è molto calcareo e pieno di sassi, dimenticatevi della sua esistenza! Rischiate di rompere tutto.

Esistono anche degli estirpatori particolari, chiamati strigliatori. Queste macchine hanno dei denti piuttosto fini ed elastici che operano quasi totalmente in superficie e sono capaci di strappare solo le erbacce con apparato radicale superficiale, ma sono allo stesso tempo molto utili perché possono essere utilizzati anche durante la coltura in atto (operando ad esempio nell’interfila) e possono sostituire o complementare una sarchiatura.

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Descrizione della pratica

Nella pratica, sono proprio i bracci dell’estirpatore ad avere la funzione di estirpatura.  La macchina viene attaccata al trattore, i bracci vengono infissi nel terreno e, tramite il trascinamento, separano le zolle e rastrellano le erbacce portandole in superficie. I risultati sono tanto migliori quanto più è elevata la velocità di avanzamento del trattore e quanti più passaggi vengono effettuati.

L’estirpatura è una pratica agricola poco invasiva, infatti la profondità di lavorazione si aggira intorno ai 15-25 cm. Misure ottime se si vuole mantenere una efficiente e corretta struttura del suolo.

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Svantaggi

L’unico svantaggio che ha l’estirpatura è quello di essere una pratica non sufficiente per la preparazione del letto di semina. Infatti, dopo l’estirpatura, deve seguire l’erpicatura per ridurre ancora meglio la zollosità e rendere il suolo ancora più soffice.

Gli ingegneri meccanici hanno provveduto a tale scomodità creando delle macchine combinate in cui vengono messe insieme le funzioni di estirpatura, erpicatura e spandiconcime, in modo da eseguire un solo passaggio.

 

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L’estirpatura: la pratica, le sue utilità, i mezzi e i metodi da attuare ultima modifica: 2017-10-27T17:33:32+00:00 da Elia Valmori

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