Il falangio è una delle piante da appartamento più conosciute e amate, soprattutto grazie alla sua capacità depurativa.
La sua presenza all’interno della tua casa, infatti, non ne migliorerà solo l’estetica, ma anche l’aria. Il falangio è una pianta in grado di eliminare alcune sostanze nocive presenti in tutti gli ambienti chiusi, soprattutto il monossido di carbonio e lo xilene.
In questo articolo ti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sul falangio, come coltivarlo e di quali cure colturali dovrai occuparti.
Se vuoi approfondire il capitolo dedicato alle piante d’appartamento abbiamo parlato di quelle più resistenti qui, delle altre piante depuranti qui e delle più belle piante a cascata qui.
Iniziamo!
Indice
Falangio: caratteristiche
Il Chlorophytum, conosciuto con il nome più comune di falangio, nastrino o nastrina, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Agavaceae.
Le foglie del falangio si presentano raggruppate in cespi molto densi e hanno le seguenti caratteristiche:
- acuminate
- radicali
- lineari
- di colore verde tenue con delle striature bianche
Durante la primavera, il falangio produce dei nuovi fusti, molto lunghi e ricadenti. Al termine della fioritura, potrai ammirare la crescita di numerose piccole piante a rosetta alla fine dei fusti.
Esistono tre ibridi principali coltivati per svolgere la principale funzione di pianta ornamentale:
- il Chlorophytum comosum, con foglie verdi dal margine ondulato, fusti biancastri e piccoli fiori bianchi
- il Chlorophytum laxum, di dimensioni ridotte, foglie di un verde brillante e orlate di bianco, fiori raccolti in pannocchie
- il Chlorophytum undulatum, con foglie strette e ruvide dai margini induriti e fiori a spighe bianchi con striature rossastre
A essere particolarmente diffuso nelle nostre case è il Chlorophytum comosum, le cui caratteristiche principali sono le seguenti:
- radici bianche e fibrose
- foglie lanceolate verdi, lunghe 60cm, coriacee e con i margini lisci
- fiori poco decorativi e privi di profumo
Falangio: clima, esposizione, terreno
Il falangio è una pianta resistente e di facile coltivazione. Avrà tuttavia bisogno di prestare attenzione al rispetto di alcune condizioni.
La prima è il clima. Il falangio teme sia il freddo sia il caldo eccessivo; nel primo caso la pianta non sostiene temperature che vadano al di sotto dei 5°C, mentre nel secondo caso soffre temperature che superino i 28°C. Indicativamente, la temperatura ideale in cui coltivarlo è tra i 20°C e i 25°C durante il giorno e tra i 15°C e i 20°C durante la notte.
Il falangio può essere coltivato in vaso oppure messo a dimora in piena terra. Se coltivato in vaso, ti consigliamo di mantenerlo dentro casa durante i mesi più caldi, mentre durante quelli autunnali potrai spostarlo all’esterno, mantenendo sempre un occhio di riguardo nei confronti delle temperature; nel caso in cui volessi sistemarlo in piena terra, invece, dovrai assicurarti che la temperatura non scenda sotto i 7°C e che il falangio sia ben protetto dal sole.
L’esposizione, infatti, è un’altra condizione molto importante per la corretta crescita di questa pianta. Sebbene abbia bisogno di luce abbondante per crescere e mantenere le sue foglie di un bel verde acceso, il falangio non ama la luce diretta del sole. Assicurati quindi di sistemarlo in un luogo luminoso e fresco, riparato dai raggi solari e dal vento.
In ultimo, il terreno. Abbiamo detto che il falangio è una pianta resistente, e questo si manifesta anche con il suo adattarsi a ogni tipo di terreno. Tuttavia, il terreno ideale per la sua coltivazione dovrebbe essere composto in parti uguali da sabbia, torba e terriccio universale. Naturalmente, fondamentale è che il terriccio sia drenante.
Falangio: cure colturali
Anche le cure colturali del falangio non sono particolarmente complesse da effettuare.
Dovrai avere molta cura per quanto riguarda le innaffiature, trovando il giusto equilibrio. Questa pianta, infatti, rischia di sviluppare marciumi radicali se innaffiata eccessivamente o, se innaffiata troppo poco, mostra subito secchezza a livello fogliare. Ti consigliamo dunque di procedere come segue:
- usa acqua distillata o del rubinetto
- innaffia solo quando il terreno è completamente asciutto
- cerca di mantenere il substrato umido
- svuota il sottovaso per favorire il drenaggio
- innaffia regolarmente durante i mesi estivi, primaverili e autunnali
- nei mesi invernali innaffia meno frequentemente, ma solo nel caso in cui la tua abitazione sia fresca e senza caloriferi
Importante è anche la presenza di umidità, per incentivare la quale ricorda di nebulizzare dell’acqua sulla pianta.
Per quanto riguarda invece la concimazione, è importante somministrare al falangio un fertilizzante liquido durante il periodo vegetativo, ogni due settimane. Il fertilizzante liquido deve avere un tenore di azoto superiore a quello di fosforo o potassio. In alternativa, utilizza un fertilizzante granulare a lento rilascio ogni due mesi circa.
Non sono necessarie operazioni di potatura se non una regolare pulizia delle parti danneggiate o indebolite.
Falangio: moltiplicazione e rinvaso
Moltiplicazione e rinvaso del falangio sono entrambe operazioni molto semplici da eseguire.
Iniziamo dalla moltiplicazione, che avviene tramite la divisione dei cespi. Non dovrai far altro che prelevare dalla pianta madre le cime apicali degli stoloni, ovvero le cime dei rami laterali, e trapiantarli immediatamente dentro del terriccio drenante, fresco e sciolto. Ricorda di tagliare lo stolone solo ad attecchimento avvenuto. Puoi effettuare questa operazione durante tutto l’anno, ma il periodo privilegiato è quello primaverile.
Per quanto riguarda invece il rinvaso, sarà semplice capire quando è arrivato il momento di procedere. Noterai infatti che le radici del falangio inizieranno a uscire all’esterno del buco di drenaggio. Scegli un contenitore più grande sia in altezza sia in lunghezza e cambia il terriccio.
Falangio: malattie
Pur essendo il falangio una pianta forte e resistente, può essere soggetta a malattie e parassiti. Questi i più comuni:
- il ragnetto rosso può causare secchezza e ingiallimento delle foglie
- la cocciniglia può risultare visibile nella pagina inferiore delle foglie
- attacchi fungini in grado di creare marciumi fogliari e radicali
Insomma, coltivare il falangio è impresa semplice, ma dagli ottimi risultati. Non solo casa tua ne beneficerà a livello estetico, soprattutto posizionando la pianta in alto così da evidenziare la bellezza dei fusti ricadenti, ma anche a livello depurativo. Questa pianta è peraltro in ottima compagnia: edera comune, aloe e dracena sono piante che puoi aggiungere alla tua collezione di piante d’appartamento in grado di depurare l’aria.
Buon lavoro!
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