Conoscere la felce e sapere come si riproduce è molto utile nel caso in cui tu voglia aumentare la presenza di questa pianta nel tuo giardino, nel tuo balcone e anche dentro casa.
La felce, pianta riconoscibilissima grazie alle sue foglie verdi e allungate, è un’ottima pianta ornamentale: infatti non fiorisce né fa frutti.
In questo articolo parleremo dunque della coltivazione della felce e di come si riproduce, due attività alla portata di tutti.
Indice
Felce: caratteristiche principali
La felce, appartenente all’ordine delle Polypodiales, è una pianta pteridòfita, ovvero priva di fiori, semi e frutti.
La sua struttura è semplice:
- fusto
- radici
- foglie
- sistema vascolare
Le foglie, conosciute anche con il nome di fronde, possono essere di due tipi:
- a lamina intera
- pennate
Le fronde subiscono un processo conosciuto con il nome di vernazione circinnata: all’inizio del loro sviluppo, infatti, appaiono arrotolate all’apice, per poi procedere a uno srotolamento man mano che crescono.
Sulle foglie possono essere presenti due tipi di nervature:
- una nervatura mediana con altre nervature piccole e laterali
- fronde pennate da due a quattro volte
La felce ha solitamente un’altezza compresa tra i 40cm e i 90cm, e il suo fusto è sotterraneo, robusto e tendente allo sviluppo in orizzontale.
Felce: come si riproduce?
Entriamo subito nel vivo di questo articolo e conosciamo meglio la felce e come si riproduce.
Innanzitutto, le piante possono riprodursi in due modi:
- per spore, come i muschi e le felci
- per semi, come le angiosperme e le gimnosperme
La felce, dunque, si riproduce per spore. Dove si trovano queste ultime è presto detto: nella pagina inferiore delle foglie sono presenti dei gruppi di sporangi, conosciuti anche con il nome di sori; è proprio all’interno di questi sporangi che si formano le spore.
La spora viene portata in giro tramite il vento, fino a quando non cade nel terreno e lì germina. La nuova pianta che nascerà, chiamata protallo, sarà indipendente e produrrà dei gameti in cui si formeranno gli organi sessuali maschili e femminili, chiamati rispettivamente anteridi e archegoni. Da qui, si svilupperanno gli anterozoi maschili e le oosfere femminili. È l’anterozoo maschile a spostarsi grazie all’acqua piovana o alla rugiada, andando a fecondare la oosfera. Una volta avvenuta la fecondazione ci sarà la germinazione e la conseguente nascita di una pianta di felce.
Questo è il metodo di riproduzione naturale della felce. Vediamo adesso come puoi intervenire tu.
Felce: come si riproduce concretamente?
Per riprodurre la tua felce avrai bisogno di alcune cose, oltre alla tua pianta:
- coltellino
- foglio di carta
- vassoio
- terriccio
- muschio
Il primo passo è quello di raccogliere un po’ delle spore presenti nella pagina inferiore delle fronde. Raccogliere le spore è molto semplice: prendi una foglia di felce e posizionala sopra un foglio di carta, dove la lascerai seccare; una volta secca, ti sarà sufficiente scuoterla per vedere cadere le spore sopra il foglio.
Fatto questo puoi passare alla loro semina. Per fare questo dovrai innanzitutto tagliare con un coltellino del muschio, inciderlo e sistemarlo in un vassoio. Dovranno passare alcuni mesi, ma alla fine vedrai comparire delle piccole piantine ricavate dalla tua felce.
Il trapianto dovrà avvenire solo quando le piantine ti sembreranno abbastanza grandi e in salute. Andranno sistemate in un altro vassoio con del terriccio soffice, fertile e leggero.
Solo più avanti potrai metterle a dimora seguendo queste facili istruzioni:
- aspetta la primavera prima di procedere, in modo da evitare il forte caldo estivo
- scava una buca sufficientemente grande e profonda
- riempi la buca con terra di giardino e sabbia
- per trattenere l’umidità, aggiungi uno strato abbastanza spesso di aghi di pin
Felce: cure colturali
La felce ha bisogno di cure colturali moderate per riuscire a sopravvivere:
- l’esposizione è consigliata in zone ombrose
- il terreno deve essere drenante, leggero, umido e soffice
- la pacciamatura deve essere spessa 5cm e a tal proposito puoi trovare qui e qui due articoli interessanti
- occupati quotidianamente dell’innaffiatura. Vuoi provare a costruire da solo un impianto di irrigazione? Niente di più semplice.
- dopo sei mesi dalla messa a dimora della felce concimala con del compost e del fertilizzante organico e, due volte l’anno, aggiungi dello stallatico
La tua felce è diventata troppo grande e ingombrante? Puoi facilmente dividerla, scavando sino a tirare fuori molto delicatamente le radici e separando la pianta sfruttando la sua crescita a ciuffi.
Le cure colturali sono molto semplici anche nel caso in cui decidessi di coltivare la felce in casa. La pianta dovrà essere sistemata anche in questo caso lontano dalla luce diretta e avrà bisogno di un alto livello di umidità.
Mantenere un alto livello di umidità è semplice: basterà infatti la tecnica del doppio vaso. Dovrai avere un vaso più grande di quello contenente la felce, e dovrai riempirlo di muschio inzuppato nell’acqua; una volta sistemato al suo interno il vaso con la felce, sistema del muschio anche sul terriccio e sul bordo di quest’ultimo. In alternativa, puoi dotarti di un umidificatore e assicurarti che la temperatura rimanga sui 21°C.
Se vuoi saperne di più sulla felce e sulle sue cure colturali abbiamo preparato questo articolo per te.
Sai tutto per occuparti della felce e soprattutto su come riprodurla. Abbellisci la tua casa con questa splendida pianta ornamentale.
Buon divertimento!
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