Vuoi mettere alla prova il tuo pollice verde coltivando la felce e imparando come trattarla? Fortunatamente questa pianta così particolare non è eccessivamente esigente, sebbene tu debba prestare molta attenzione a dei dettagli per nulla irrilevanti.
Sia che tu abbia un giardino, un balcone o semplicemente l’interno della tua casa, sappi innanzitutto che questa pianta può adattarsi a tutti gli spazi o ambienti. Naturalmente dovrai avere accortezze diverse in base al luogo in cui deciderai di coltivarla.
La felce è inoltre una pianta perfetta per la città: fa infatti parte delle piante antinquinamento che, nel loro piccolo, contribuiscono a pulire l’aria che respiriamo.
In questo articolo ti racconteremo tutto della felce e, soprattutto, scoprirai come trattarla.
Iniziamo!
Indice
Felce: un piccolo ripasso
Se sei un novizio coltivatore della felce può essere utile un piccolo ripasso su questa pianta e le sue caratteristiche.
Innanzitutto, la sua struttura è formata da un fusto, radici e foglie, e possiede inoltre un sistema vascolare.
Le foglie possono essere a lamina intera oppure pennata e vengono chiamate anche fronde. Queste ultime, allo stadio più giovane appaiono arrotolate all’apice e il loro srotolamento è conosciuto con il nome di vernazione circinnata. Le fronde mostrano inoltre numerose nervature, essenzialmente di due tipi:
- fronde pennate da due a quattro volte
- fronde con nervatura mediana e piccole nervature laterali
Non ha invece fiori, organi di riproduzione o semi. Come avviene dunque la riproduzione? Mediante la produzione di spore che si disperdono nell’ambiente circostante. Le spore si vanno formando all’interno dei gruppi di sporangi, chiamati sori, sistemati nella pagina inferiore delle foglie.
Il fusto è talvolta ingrossato, sotterraneo e dallo sviluppo orizzontale, ma in alcune felci tropicali può raggiungere la stessa altezza di una palma.
Esistono diverse varietà di felce. Eccone alcune:
- felce dell’aria
- felce regale
- felce femmina
- felce maschio
- felce maschio minore
- felce dolce
- felce di Boston
- felce aquilina
Sebbene l’aspetto delle diverse varietà di felce possa essere diverso, le loro necessità colturali restano piuttosto simili.
Vediamole insieme.
Felce: primi passi
I primi passi per coltivare la felce riguardano sostanzialmente l’esposizione, il clima, il terreno e la messa a dimora.
Per quanto riguarda l’esposizione, la felce predilige le zone un po’ ombrose e non in pieno sole. L’esposizione diretta alla luce rischia di far seccare le foglie. La felce cresce inoltre molto bene all’ombra di grandi alberi.
La felce resiste molto bene alle temperature basse, mentre fatica notevolmente con il caldo.
Il terreno deve avere le seguenti caratteristiche:
- drenante
- soffice
- leggero
- umido
In ultimo, la messa a dimora:
- effettuala in primavera, prima del caldo dei mesi estivi
- scava una buca in grado di contenere al suo interno il pane di terra della felce
- aggiungi poi della sabbia e della terra di giardino
- spargi uno strato abbastanza spesso di aghi di pino, in grado di trattenere l’umidità
Felce: come trattarla nel giardino
Mettere a dimora una felce se non sai come trattarla è un’operazione inutile. Coltivarla al meglio, infatti, è l’unico modo per vederla prosperare e per dare al tuo giardino una marcia in più.
Abbiamo visto come la felce abbia bisogno di un terreno umido. Se lo strato di aghi di pino non dovesse essere sufficiente, ti consigliamo di effettuare una pacciamatura di almeno 5cm. In questo modo aumenterà il tasso di umidità trattenuta e si innalzerà il tasso di evaporazione, mantenendo più umida anche l’aria attorno alla felce. Per lo stesso motivo, dovrai innaffiare quotidianamente la tua pianta, soprattutto se abiti in una zona che non prevede piogge regolari.
Non sai cosa sia la pacciamatura? Nessun problema: ecco un articolo perfetto per te. Oltre al pollice verde hai anche una passione per il fai-da-te? Qui ti spieghiamo come puoi costruire un impianto di irrigazione.
Il secondo punto è la concimazione, che può avvenire dopo sei mesi dalla messa a dimora. Aggiungi alla base della felce uno strato di compost e spruzza sulla pianta un fertilizzante organico. In questo modo la tua felce crescerà forte e rigogliosa. Aggiungi lo stallatico due volte l’anno, in concomitanza con i cambi di stagione.
Non dimenticare di effettuare una leggera potatura nel caso in cui dovessi notare delle foglie malate o danneggiate. Ecco di quali strumenti dovrai dotarti.
La tua felce è diventata troppo ingombrante per il tuo giardino? Niente paura, puoi facilmente dividerla. Ecco come:
- scava fino a estrarre le radici dal terreno
- separa la pianta in diverse parti, aiutandoti con il fatto che la felce cresce a ciuffi
- interra le singole piantine
- innaffia abbondantemente
Felce: come trattarla in vaso
Abbiamo visto come la felce possa essere coltivata anche in vaso, dentro la propria abitazione.
Iniziamo dall’esposizione. Proprio come succede per le felci da esterno, anche quelle in vaso hanno bisogno di molta ombra e di luce solare indiretta. Per questo, ti consigliamo di sistemarla un po’ lontana da una finestra orientata verso nord oppure verso sud.
Proprio come le felci da esterno, anche quelle da interno hanno bisogno di un tasso elevato di umidità. Ecco come puoi averlo:
- procurati un secondo vaso più grande rispetto al vaso in cui hai già messo a dimora la tua felce
- riempilo di muschio inzuppato nell’acqua
- sistema all’interno del secondo vaso il vaso con la felce
- sistema del muschio bagnato anche sul terriccio e sul bordo del vaso più piccolo
- innaffialo frequentemente
Un’altra soluzione è invece quella di usare un umidificatore, da sistemare vicino alla tua felce. Assieme all’umidità, è importante che la temperatura stia sempre attorno ai 21°C. Una buona tecnica per raggiungere un buon livello di umidità e temperatura è sistemare la felce in bagno, dove la pianta trarrà molti benefici dal vapore emesso durante le docce o i bagni. L’importante è tenere sempre lontane le tue felci dai getti di aria condizionata, i quali potrebbero favorire l’essiccamento delle fronde.
Ricorda l’importanza dell’irrigazione quotidiana, in modo da mantenere il terreno umido.
Puoi fertilizzare la tua felce una volta al mese, con dei fertilizzanti specifici per le piante da interno. Proprio come per le felci da esterno, però, resta valido un avvertimento: non usare fertilizzanti durante i sei mesi precedenti la messa a dimora.
Anche per la potatura il discorso è simile tra felci da esterno o da interno: dovrai occupartene solo nel caso in cui dovessi notare delle fronde malate o danneggiate, eliminandole.
Naturalmente, presta attenzione alle dimensioni raggiunte dalla tua felce e occupati del rinvaso ogni qual volta ti sembri necessario.
Ti interessa conoscere altre piante che puoi facilmente coltivare dentro casa? Abbiamo la guida che fa al caso tuo.
Sei pronto per cimentarti nell’impresa di avere una bellissima felce nel tuo giardino o dentro casa.
Buon divertimento!
Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!