Il ficus benjamin è una pianta originaria dell’Africa e dell’Asia sudorientale, dove il clima tropicale è particolarmente adatto alla sua crescita.
In questi luoghi è considerata sacra e per questo si trova spesso vicino ai templi perché si crede che possano custodirli e proteggerli.
In natura il ficus può crescere molto e raggiungere fino ai 30 metri di altezza, se coltivata in casa, in vaso, non supera invece i 3-4 metri.
Non è questa l’unica caratteristica che la rende una delle piante ornamentali più diffuse negli appartamenti italiani.
Sicuramente è molto apprezzata perché molto bella grazie al particolare colore verde brillante, molto vivido e intenso, e alla folta chioma di foglie ovali.
Oltre all’aspetto estetico, non è neppure da sottovalutare la funzione di purificazione: durante il giorno infatti può sprigionare ossigeno ed è anche in grado di assorbire l’aria inquinata, ionizzandola.
Non necessita di cure particolari ed è quindi adatta anche per chi non ritenesse di avere il pollice verde.
Non sono molti gli accorgimenti per avere un ficus beniamino bello e sano. Scopriamolo insieme.
Indice
Qual è il migliore posizionamento in casa per il ficus benjamin?
Il ficus benjamin gradisce molto la luce e i luoghi luminosi ma può esser danneggiato dall’esposizione diretta del sole.
Le foglie potrebbero infatti bruciarsi, scottarsi e rovinarsi: è infatti necessario prestare particolare attenzione durante la stagione estiva quando il pieno sole potrebbe danneggiare la pianta e la sua chioma.
La piena esposizione può anche provocare la caduta delle foglie.
Il luogo migliore perché il ficus cresca rigoglioso è quindi vicino alle finestre, così che la pianta possa ricevere i raggi solari non direttamente, ma filtrati dai vetri.
Bisogna ricordarsi di girare periodicamente il vaso per fare in modo che la luce arrivi uniformemente a tutta la chioma.
Che terriccio e concime utilizzare?
Il terreno migliore per coltivare il ficus benjamin deve rispettare alcune caratteristiche fondamentali.
Deve essere innanzitutto drenante: se è permeabile vengono evitati i ristagni e le radici non rischiano di marcire; per questo motivo è bene controllare sempre che i fori di scolo del vaso dove è posta la pianta non siano mai ostruiti e che l’acqua sia libera di defluire.
Un’altra idea per evitare che le radici si rovinino può essere quella di mettere sul fondo del vaso 1-2 cm di ghiaia, cocci o argilla espansa in modo che le radici non stagnino nell’acqua e quindi non soffrano.
Il terriccio ideale per il ficus benjamin è acido e ricco di sostanze nutritive.
Sebbene infatti questa pianta sopravviva anche in terreni poveri, se si concima regolarmente il ficus beniamino cresce molto vigoroso e rigoglioso.
Il consiglio è di mettere il fertilizzante regolarmente: circa una volta al mese in primavera e estate e una volta ogni due mesi in autunno e inverno.
Come e quando potare il proprio ficus benjamin
Anche la potatura è un aspetto molto importante della cura delle piante. Si deve sempre eseguire con apposite cesoie da giardino per non rovinare o rami durante il taglio.
È anche molto importante evitare di recidere i rami che stanno gemmando o nei periodi di crescita.
Tagliare i rami spezzati, secchi e morti invece darà sicuramente benefici non solo alla salute della pianta ma anche all’estetica della chioma, conferendo un aspetto ordinato e aiutando a creare una forma piacevole alla vista.
Quali sono le temperature ideali per la pianta?
Come detto in precedenza, questa pianta si trova in natura in zone calde e umide. Sarebbe difficile riprodurre il clima dei luoghi di provenienza ma non ci dovrebbero essere problemi se la pianta si tiene in appartamento dove solitamente la temperatura è tra i 18 e i 22 gradi.
Bisogna quindi prestare particolare attenzione specialmente durante l’inverno, soprattutto per chi non vive in zone dal clima caldo e mite.
Il ficus inoltre soffre molto gli sbalzi di temperatura. Per questo motivo bisogna tenerlo al riparo dalle correnti d’aria, soprattutto nei mesi freddi.
Quanta acqua dare al ficus
Quando si acquista una pianta ci si chiede sempre quanto bagnarla.
Nel caso del ficus benjamin, particolarmente soggetto al marciume delle radici, non si deve mai esagerare con l’acqua.
L’indicazione generale è di innaffiare di più durante le stagioni calde, circa 1-2 volte a settimana, e di meno quando fa freddo.
Minori sono le temperature, minore sarà il bisogno di irrigare il ficus.
Essendo una pianta che vive i climi tropicali e umidi c’è anche da ricordarsi che il ficus prende l’acqua anche dall’ambiente, tramite le foglie.
Per questo è una buona idea vaporizzare o fare spugnature alle foglie.
Le spugnature fanno anche bene alla pianta perché aiutano a sconfiggere gli acari delle foglie, parassiti che proliferano sul ficus.
Questi trattamenti non solo faranno bene alla salute della pianta ma daranno anche lucentezza e brillantezza alla chioma.
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