Fiori primaverili: cosa piantare con l’arrivo della bella stagione?

fiori primaverili

I fiori primaverili sono un ottimo modo per portare la bella stagione fuori e dentro le nostre cose.

Con l’avvicinarsi della stagione primaverile che porta, naturalmente, l’avvento di temperature più miti e gradevoli, ci apprestiamo a scegliere quali fiori primaverili piantare nel nostro giardino, ma anche su balconi e terrazze coltivando nei vasi.

Vediamo insieme quali scegliere.

Indice

Girasole: un grande classico dei fiori primaverili

Un fiore che non teme il caldo, anche abbastanza spinto come quello che possiamo trovare sia al centro che al sud Italia e che ha una forte resistenza all’esposizione solare estiva è il girasole.

Una pianta originaria del Perù, arrivò in Europa nel sedicesimo secolo grazie ai coloni spagnoli, in primis attirati dall’aspetto sgargiante di questo fiore così particolare, per poi scoprire in seguito le innumerevoli peculiarità e caratteristiche in ambito alimentare e di foraggio.

fiori primaverili

Il girasole è uno di quei fiori che immancabilmente fa primavera

Sono fiori, come ci ricorda anche il nome, che richiamano immediatamente alla bella stagione, con il suo colore giallo acceso e vivido che trasmette vivacità e allegria alle nostre aiuole.

Oltre alle caratteristiche succitate dobbiamo ricordare che sono anche abbastanza facili da coltivare e gestire dato che questi fiori primaverili, (ed estivi), riescono a non subire danni per brevi periodi di siccità.

Inoltre hanno la caratteristica di rivitalizzare i terreni e in pratica “rinnovarli” per successive coltivazioni.

Al contrario, bisogna stare molto attenti a non eccedere con le annaffiature poiché i girasoli risentono molto della forte umidità, quindi e buona norma evitare dei ristagni di acqua, cosi da mantenere le radici ben arieggiate evitando che marciscano.

Il girasole comune tende a svilupparsi molto in altezza, (può raggiungere e superare i 2 metri), ma esistono numerose varietà che crescono anche meno.

Come dice stesso il nome, questi fiori hanno la caratteristica, di orientarsi verso il sole (eliotropismo); questa caratteristica contraddistingue soltanto i fiori giovani che si apprestano alla fioritura, mentre quelli già fioriti sono rivolti verso oriente.

Cure colturali di questo fiore primaverile

I semi possono essere raccolti dopo che il fiore è completamente formato e maturo, quando la corolla di petali del girasole si secca e possibile recuperare da ogni fiore una notevole quantità di semi.

Inoltre è possibile trovare i semi di girasole da piantare presso vivai, oppure online, dove è possibile trovarne anche di varietà rare.

Prima di apprestarci alla semina dobbiamo scegliere un terriccio che sia ricco di sostanze organiche e minerali, soprattutto che sia drenante, cosi da evitare dannosi ristagni d’acqua.

In commercio non vi sarà difficoltoso trovare degli ottimi terricci adatti a qualsiasi coltivazione.

La semina di questi fiori primaverili avviene appunto a cavallo della primavera, tra il mese di marzo e per l’intero mese di aprile.

Si può utilizzare come metodo di semina in vaschetta, magari anticipando in questo modo i tempi di semina ma facendo attenzione a non tenerli troppo nel semenzaio poiché le radici tendono a crescere molto in fretta e il girasole ne soffrirebbe.

Oppure, in alternativa, è possibile piantare direttamente in terra nel suo vaso o nel vostro luogo preferito definitivo senza che vi siano particolari problemi.

Il girasole, durante il periodo del suo sviluppo completamente verticale, ha la necessità di essere sostenuto con dei paletti o delle canne di bambù o qualsiasi altra cosa che faccia da sostegno, onde evitare che il vento possa danneggiare questo stupendo fiore primaverile di notevole dimensioni.

Nella coltivazione in vaso è bene sapere che l’esposizione solare per questo fiore primaverile è di primaria importanza, quindi assicuriamoci bene di scegliere un luogo bene esposto al sole dove collocare i nostri vasi appena seminati.

Importante è anche aggiungere uno strato di argilla espansa o della ghiaia sul fondo del vaso di un paio di centimetri di spessore, permettendo cosi un drenaggio dell’acqua ottimale, così da evitare dannosi ristagni che favorirebbero il marciume radicale.

Ricordiamoci sempre di innaffiare regolarmente, senza abbondare, ogni volta che il terreno risulta asciutto e mai troppo secco.

Fortunatamente esistono delle varietà nane di girasole che non superano i 30 cm e ci danno la possibilità di ammirare anche sui nostri balconi questi splendidi fiori primaverili.

Anche la margherita è uno dei migliori fiori primaverili

Un altro fiore primaverile, tra l’altro simbolo immancabile di questa stagione, è la margherita: possiamo tranquillamente affermare che è in assoluto il fiore che più rappresenta la primavera in quanto la sua bocciatura ne fa da apripista.

Si tratta di un fiore che cresce in maniera spontanea in tutte le terre del Mar Mediterraneo, come la tamerice.

Il periodo migliore per coltivare questo splendido fiore primaverile è nei primi giorni di febbraio, ovviamente tenendo sempre in considerazione del clima in cui ci troviamo.

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Anche la margherita è un fiore primaverile tanto bello quanto diffuso

Di solito le margherite sopportano egregiamente climi superiori ai 10 gradi centigradi.

Come tutte le piante fiorite, le margherite hanno bisogno di essere esposte direttamente al sole per l’arco di tutta la giornata o quasi e sopportano male violenti acquazzoni data la loro delicata natura, quindi ricordiamoci di esporle al sole ma cercando di ripararle all’occorrenza.

Essendo piante fiorite stagionali godremo della loro bellezza soltanto quando ci saranno temperature primaverili, dopodiché è bene mantenerle lontane da gelate, vento e forti piogge.

In casa il discorso è diverso poiché, grazie alle temperature più miti del nostro ambiente domestico, potremmo avere questa pianta fiorita anche tutto l’anno.

Come il girasole anch’essa ha bisogno di un terreno drenato e ricco di sostanze organiche e nutritive.

Ponete sempre uno strato di argilla espansa sul fondo del vaso di circa un paio di centimetri, poi coprite il tutto fino a riempire il vaso con il terriccio lasciando qualche centimetro al bordo.

Spargete i semi di margherita e copriteli con un sottile strato di terriccio e innaffiate senza necessariamente inzuppare tutto il terriccio.

Tenete in un luogo appartato il vaso fino a quando i germogli non faranno capolino dopodiché mettetele in una posizione dove possono godere dei raggi solari per gran parte della giornata.

Ricordandovi sempre di innaffiare le piantine delicatamente solo quando notate che il terreno è asciutto.

Due fiori primaverili facili da coltivare ma dal grande impatto estetico a ricordarci l’arrivo della bella stagione.

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Fiori primaverili: cosa piantare con l’arrivo della bella stagione? ultima modifica: 2021-06-19T09:44:14+00:00 da Giulia Corrias

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