Funghi piante grasse: quali sono e come riconoscerli

funghi piante grasse

I funghi sulle piante grasse possono rappresentare un importante problema per il benessere di queste piante. Quali sono i più pericolosi? E come possiamo curarli e soprattutto prevenirli? Le piante grasse, poi, sono alcune tra le più diffuse perché generalmente piuttosto semplici da coltivare in qualunque condizione atmosferica. Sono anche tra le prime piante che si tende ad acquistare quando si vuole iniziare a mettere alla prova il proprio pollice verde.

Se quindi il benessere di queste piante vi interessa, continuate a leggere questo articolo.

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Indice

Piante grasse: caratteristiche principali

Le piante grasse sono tutte le piante che hanno la capacità di accumulare liquidi all’interno dei loro tessuti. Per questo, il loro nome più corretto è piante succulente, un termine ombrello che comprende le piante dotate di tessuti particolari: i parenchimi acquiferi. Sono proprio questi tessuti, infatti, i responsabili dell’immagazzinamento e dell’assorbimento di ingenti quantità d’acqua grazie alla consistenza spugnosa e ai grandi spazi intercellulari.

Ma come funzionano? Come abbiamo visto, prima di tutto l’acqua viene assorbita all’interno del parenchima acquifero e poi conservata grazie all’ispessimento epidermico e alla secrezione di cere protettive e idrofobiche. In più, sempre per evitare la dispersione dell’acqua, si registra la produzione di tricomi, ovvero una peluria che aiuta a diminuire le perdite che potrebbero verificarsi con la traspirazione. In questo modo, infatti, si abbassa il flusso d’aria attorno alla superficie della pianta e si crea inoltre un piccolo habitat umido.

Ci sono poi altre caratteristiche tipiche delle piante succulente:

  • La fotosintesi clorofilliana avviene nel fusto
  • Il numero di stomi è ridotto
  • La crescita è compatta e può essere a forma di cuscino, sferica oppure colonnare
  • Le foglie sono piccole
  • In qualche caso le foglie possono essere sostituite dalle spine
funghi piante grasse

Le piante succulente possono essere di forma sferica, a cuscino oppure colonnare.

Le famiglie principali

Le piante grasse, nonostante alcune importanti caratteristiche in comune, non sono però tutte uguali. Esistono infatti tante famiglie diverse, ma noi per comodità e per brevità ne prenderemo in considerazione sei:

  • Le Aloaceae (per esempio, avrete sicuramente sentito parlare dell’Aloe)
  • Le Asclepiadaceae, dall’aspetto lianoso
  • Le Agavaceae (di cui fa parte l’Agave)
  • Le Aizoaceae, caratterizzate da una bella fioritura
  • Le Cactaceae, tipiche delle zone particolarmente aride
  • Le Crassulaceae, ovvero la famiglia più diffusa in tutto il mondo

Piante grasse: tecniche colturali

Abbiamo già accennato come la coltivazione delle piante succulente sia piuttosto semplice, ma questo non significa che non ci siano degli aspetti ai quali prestare la giusta attenzione. Per esempio, ci sono alcune piante grasse che preferiscono una coltivazione in vaso piuttosto che in terra, preferibilmente in un terreno formato da ghiaia o pomice. Inoltre, è sconsigliata la coltivazione in luoghi sottoposti per lunghi periodi a basse temperature, a meno che ovviamente non si abbia a disposizione una serra climatizzata.

funghi piante grasse

Alcune succulente prediligono una coltivazione in vaso piuttosto che in piena terra.

 

Vediamo altre indicazioni importanti per la coltivazione di queste piante:

  • Assicuriamoci che il terreno sia ben drenante e poroso; la stagnazione dell’acqua può diventare pericolosa per queste piante poiché alla lunga potrebbe causare dei marciumi radicali
  • Usiamo un terreno formato da sabbia, tritura di mattoncini e pietrisco
  • Esponiamo la pianta in pieno sole
  • Occhio all’irrigazione! In estate e in primavera possiamo annaffiare ogni due settimane, mentre durante i mesi più freddi possiamo scendere a una volta ogni tre settimane; esistono alcune tipologie di piante che possono tranquillamente resistere per tutto l’inverno solo approfittando delle loro scorte immagazzinate nei loro tessuti interni
  • Usiamo un fertilizzante ad hoc a inizio primavera

Malattie e pericoli: i funghi

Esistono alcuni funghi la cui presenza provoca dei marciumi basali sulle radici di diverse piante, tra cui anche le piante grasse. Questa situazione porta la pianta a rammollirsi e ad afflosciarsi su sé stessa, necrotizzando e infine morendo.

Ci sono quattro funghi principali che causano problemi alle piante succulente:

  • La Rhizoctoniasolani, che porta alla comparsa di un innesto biancastro che andrà via via scurendosi e marcendo
  • La Phytophthora si presenta tramite un annerimento delle zone basali e con delle chiazze sparse, sino a trasformarsi in vero e proprio marciume della pianta
  • La Thielaviopsis basicola colpisce principalmente le radici delle piante giovani, prima con delle macchie nere e poi con una sempre più diffusa marcescenza dei tessuti
  • Il Pythium causa invece delle macchie brunastre oppure grigie

Ci sono poi i funghi della fumaggine, ovvero quelli che compaiono sulle succulente aggredite da afidi oppure cocciniglie. Com’è possibile? Si tratta di un fungo che va a nutrirsi specificatamente dei resti lasciati dagli insetti.

Come prevenire?

Quando i funghi colpiscono le piante grasse non è sempre detto che si riesca a rispondere con prontezza ed efficacia per riuscire a salvare la pianta. Per questo, come in molti altri casi, la cura migliore è la prevenzione. Nel caso delle piante succulente, dobbiamo essere certi di star rispettando perfettamente queste quattro tecniche colturali, per diminuire le probabilità di un attacco fungino:

  • Acqua sufficiente, ma mai eccessiva
  • Corretta esposizione
  • Temperature mai troppo basse
  • Ottima circolazione d’aria

Per stare ancora più sicuri, di tanto in tanto, proviamo a nebulizzare sulle foglie del sapone di Marsiglia mischiato con dell’acqua e a pulirle delicatamente. In alternativa, possiamo usare anche dei fungicidi rameici qualora avessimo notato la presenza di macchie sospette.

E se la pianta è stata visibilmente colpita, ma volessimo comunque provare a salvarla? Proviamo in questo modo, ovviamente a patto che la pianta appaia sana per almeno la metà e isolandola completamente dalle altre:

  • Togliamola dal vaso e buttiamo il pane di terra
  • Ripuliamola da parti ormai molli, scure e marce
  • Lasciamo asciugare la polpa all’aria sino a completa cicatrizzazione
  • In primavera o in estate appoggiamo la pianta su perlite o pomice e vediamo se riusciamo a farla radicare nuovamente

 

Sei pronto a curare al meglio le tue piante grasse? Buon divertimento!

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Funghi piante grasse: quali sono e come riconoscerli ultima modifica: 2022-11-06T12:14:46+00:00 da Claudia Puddu

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