Pesticidi e sementi non si sono mai trovati sotto i riflettori come in questo periodo.
Se è appunto vero che sono essenziali per gli agricoltori e nonché per i consumatori, proprio in questo periodo si sta creando un vero e proprio vortice di notizie attorno ad essi.
Ciò di cui si sta discutendo, è proprio l’acquisizione dell’americana Monsanto da parte della tedesca Bayer, per un valore non indifferente, si parla infatti di una cifra corrispondente a 59 miliardi di dollari.
Ecco la fusione tra Monsante e Bayer
Fusione che, mettendo assieme due colossi già alla guida dei settori degli erbicidi non selettivi, fertilizzanti e sementi, darebbe vita alla società integrata più grande del mondo per quanto riguarda i pesticidi e i sementi.
In pratica, si sta parlando di tutto ciò che è alla base dell’agricoltura convenzionale e anche dell’allevamento.
Non a caso proprio queste due aziende hanno deciso di fare questi passi; la Monsanto già di suo produce glifosato, che è l’erbicida non selettivo più venduto in Europa, mentre la Bayer, invece, vende il glufosinato ammonio, anch’esso un erbicida non selettivo, molto richiesto in commercio.
La sovrapposizione degli interessi tra il colosso americano e quello tedesco, si potrebbe ripercuotere anche nel settore dei caratteri agronomici.
In questo caso entrano in gioco le caratteristiche pure della pianta, come altezza, tolleranza agli erbicidi e resistenza ai parassiti, che possono essere sviluppate prima in laboratorio per poi essere introdotte in determinate varietà vegetali.
Se tutte le basi per creare questa affiliazione c’erano e sembravano solide, arriva la sentenza della UE.
La commissione di Bruxelles ha dichiarato di temere che la concentrazione possa ridurre la concorrenza in settori come i pesticidi, le sementi e l’agrochimica.
Da Bruxelles giungono altre voci: “L‘operazione può ridurre la concorrenza in una serie di diversi mercati che porterebbero a prezzi più alti, qualità inferiore, meno scelta e meno innovazione”.
Sono queste le motivazioni di base che hanno portato a questa sentenza negativa, e ciò che ci si aspetta nei prossimi mesi è una vera e propria indagine da parte dell’Unione Europea.
La UE si impegnerà di fatto ad esaminare se l’accesso dei rivali ai distributori e agli agricoltori, possa diventare più difficile a causa proprio di questa fusione prevista tra i due colossi europei.
Secondo le primissime indagini della Commissione, le due società, nonché appunto leader nei settori in questione, sono le uniche aziende che sarebbero capaci di scoprire nuovi principi attivi in questo settore.
La Bayer e la Monsanto insieme riuscirebbero a produrre nuove formulazioni e nuove soluzioni per poter resistere ai prodotti attualmente in commercio.
Non si sta parlando di una scoperta qualsiasi, ma di una vera e propria rivoluzione; anche per questo motivo l’esecutivo della comunità europea ha deciso di intraprendere questa severa indagine.
Come affermano gli esponenti della UE: “È giusto capire e valutare approfonditamente le diverse conseguenze della nascita di questo colosso”.
Per saperne qualcosa di più, purtroppo bisogna attendere ancora qualche mese. Precisamente fino all’8 Gennaio 2018, la commissione avrà tempo per redigere la sentenza.
I due colossi intanto si ritengono fiduciosi e speranzosi di chiudere la trattativa anche prima della fine dell’anno.
Nel mentre,non ci aspetta che attendere evoluzioni sul tema in questione e ovviamente vi terremo informati.
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