Germinazione del seme; la guida completa a questo essenziale processo

Germinazione del seme

La germinazione del seme è un processo essenziale per qualsiasi pratica agricola: se questo non avviene, infatti, possiamo dire addio a qualsiasi idea di coltura o piantagione avessimo in mente.

“Per fare l’albero ci vuole il seme”, dice Gianni Rodari nella celebre canzone e allora vediamo come fare in modo che in nostri semi si trasformino in piante sane e rigogliose con un adeguato processo di germinazione.

Indice

Germinazione del seme: vediamo le basi

Scopo e composizione del seme

Il seme è l’unità minima che troviamo in natura: si tratta, infatti, della struttura fondamentale per la diffusione e sopravvivenza di una specie e, nelle sue piccole dimensioni, è racchiusa una pianta allo stato embrionale.

Data la sua importanza, dunque, presenta una forma specifica che varia da specie a specie e che ha un unico scopo: proteggere la pianta allo stato embrionale da circostanze avverse e difficili, affinché il suo sviluppo venga preservato e garantito.

Il seme è, a ogni effetto, una componente vitale delle nostre vite ed è composto da 3 parti:

  • L’embrione, che riproduce e conserva la struttura della pianta adulta
  • Il tessuto nutritivo, ovvero tutti i tessuti che contengono le sostanze di riserva durante la germinazione
  • I tegumenti, che proteggono le parti vitali del seme dall’azione immediata degli agenti esterni garantendo la così detta fase di dormienza
Germinazione del seme

Temperature giuste, acqua e luce: gli ingredienti per una buona germinazione

Condizioni essenziali per la germinazione del seme

Per svilupparsi e germinare, il seme ha bisogno di 4 condizioni imprescindibili:

  • Presenza di acqua, ovvero la condizione essenziale perché il seme inizi a germinare
  • Presenza di ossigeno
  • La temperatura adeguata, perché i semi al di sotto di certe temperature (che variano da specie a specie, ma che si aggirano tra i 15° e i 20°) non germinano; in più, la temperatura influisce anche sulla durata dell’intero processo
  • La luce

Selezione dei semi e scarnificazione

Prima di procedere alla semina vera e propria delle semenze, è necessario fare una selezione dei piccoli semi che si andranno a piantare.

Qualora si scelgano quelli in busta, è sempre bene controllare le date: più vecchi sono i semi, meno saranno le possibilità di una loro germinazione.

In più, è possibile che alcuni semi (per specie o per caso) abbiano il tegumento molto rigido, cosa che potrebbe rendere problematica e difficile la loro germinazione.

In questi casi si porta avanti una pratica detta scarnificazione, il cui obiettivo è quello di rendere lo spessore dell’involucro più sottile di modo da favorirne la germinazione; questa operazione può essere eseguita in due modi:

  • Per abrasione
  • Per incisione

Con il primo metodo si usa una superficie abrasiva (carta abrasiva a grana sottile o lime per le unghie) per levigare il tegumento del seme, ovviamente prestando molta attenzione a non intaccare l’embrione interno.

Il secondo metodo, consigliato a chi ha già una certa dimestichezza con questa tipologia di pratiche, si attua bloccando con le dita o con delle pinzette il seme e incidendolo in modo molto delicato con una lama sul tegumento; anche qui, bisogna fare massima attenzione a non danneggiare l’embrione interno.

Se la scarnificazione è stata condotta in modo corretto, la germinazione avverrà nelle giuste modalità e tempistiche.

Come avviene la germinazione del seme?

Ora che abbiamo delle solide basi sulla germinazione e sulla morfologia dei semi, è giunto il momento di passare all’azione e vedere come farli germogliare.

Le tecniche sono varie e, nonostante ci siano delle indicazioni generali, ogni specie ha le sue peculiarità; la buona notizia è che questa pratica è assolutamente fattibile e accessibile a tutti.

Germinazione dei semi nel cotone (e simili) e nel terriccio

La germinazione del seme, fortunatamente, è una pratica che può essere declinata in vari modi ed è proprio questo che la rende alla portata di tutti.

Che tu abbia sconfinati ettari di terra o un modesto terrazzo, i risultati che puoi ottenere sono ugualmente stupefacenti.

Una pratica molto diffusa, per esempio, è quella di far germinare i semi nel cotone (ovatta, carta assorbente e garza vanno ugualmente bene).

Le semenze più indicate per questa pratica sono quelle di legumi come fagioli o piselli.

I materiali necessari per questa operazione sono:

  • Un piccolo contenitore come un piattino o un bicchiere di plastica o vetro
  • Cotone idrofilo o dischetti di cotone
  • Semini

Il procedimento è molto semplice: basterà, infatti, mettere il cotone leggermente bagnato e i semi distanziati di alcuni centimetri nel contenitore.

In pochi giorni, dopo averli annaffiati costantemente con piccole quantità di acqua e fatto in modo che siano esposti alla luce, si vedranno le prime radici spuntare dal cotone.

Le radici si rinforzeranno e si allungheranno notevolmente: questo è il segnale che il tempo dell’invasatura nel terriccio è arrivato.

Germinazione del seme

Terriccio, il miglior amico di un seme

Dopo aver messo un mix di terriccio e torba nel vaso, la piantina va interrata al centro di questo, prestando particolare cura all’interramento delle radici.

Questa pratica, per quanto semplice, richiede una grande cura quotidiana: le piccole radici, infatti, potrebbero avere qualche difficoltà nel distaccarsi dal cotone.

Per evitare questa problematica, si può pensare di interrare i semi direttamente nel terriccio morbido. La regola aurea è la seguente: il seme deve essere interrato per una profondità pari al doppio della sua lunghezza.

Qualche consiglio utile

Come abbiamo detto all’inizio, la germinazione è un processo molto delicato, da cui dipende il futuro della pianta. Le mosse azzardate o improvvisate non sono utili in queste circostanze, ma, anzi, è meglio avere tutto sotto controllo.

In questa sezione diamo spazio a qualche utile consiglio da mettere in pratica quando si nota qualcosa di anomalo nel processo di germinazione.

L’ambiente adatto alla germinazione del seme

L’ambiente di coltivazione deve essere ottimale e deve, ovviamente, rispettare le necessità della specie prescelta: la temperatura, l’umidità e la qualità del terreno sono delle variabili che devono essere, dunque, controllate.

Anche il pH è una variabile importante e misurarlo è uno step importante per un ottimo risultato.

Interruzione del processo di crescita

Capita, purtroppo, che alcune volte le piantine inizino la propria crescita in maniera normale, ma che poi si verifichi una repentina interruzione di questo processo.

Germinazione del seme

I dettagli sulla germinazione del seme sono pochi, ma è meglio tenerli a mente

La causa, in genere, è attribuibile a radici (Pythium, Phytophthora) e muffe (Sclerotinia o muffa bianca, Botrytis o muffa grigia) che stroncano la piantina in modo irrecuperabile.

Per evitare che questa condizione si presenti, è bene assicurarsi che il terreno non sia malato in partenza e controllare fattori come la temperatura e l’umidità.

I semi non fanno progressi nella germinazione

Tendenzialmente, quando il seme non cresce e il processo di germinazione non va avanti è perché il seme non è stato interrato alla giusta profondità e quindi le radici non hanno spazio per crescere e svilupparsi; un’altra causa può essere un’eccessiva secchezza del terreno e, in questo caso, basta annaffiare con costanza la pianta per risolverlo.

 

La germinazione del seme, come vedi, è un processo delicato ed essenziale per la sopravvivenza di tutto il nostro ecosistema.

Come scriveva Kahlil Gibran: “La civiltà ebbe inizio quando per la prima volta l’uomo scavò la terra e vi gettò un seme.”

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Germinazione del seme; la guida completa a questo essenziale processo ultima modifica: 2018-11-06T17:28:26+00:00 da Giulia Corrias

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