Nello scenario popolare, la Rosa (Linneo 1753) viene accostata a molti significati, la passione ma anche la purezza, la verginità, la vanità, la sensualità, la bellezza, associato anche al tipo di colore.
La rosa è stata da sempre il fiore più amato e da portare in dono, sarà per il suo profumo delicato oppure per la molteplicità di colori che la contraddistinguono.
Alcune verità di rosa sono molto pregiate, altre sono rampicanti, cespugliose, sarmentose, striscianti, alberelli, arbusti, con fiore grande o con fiore piccolo, a mazzetto o solitarie, ma tutte le rose hanno una caratteristica fondamentale: sono particolarmente delicate.
Afidi, cocciniglie, cicaline, virosi, peronospora, ticchiolatura, oidio, ruggine sono tra le principali avversità che caratterizzano le coltivazioni delle rose.
Tra tutti questi nemici, ancora vi è un insetto, dalle dimensioni ridotte ma con capacità di danno inversamente proporzionale alle sue dimensioni: è il cinipide della rosa.
Questo insetto, il cinipide, è specifico della rosa, e la sua peculiarità è quella di formare, in seguito al suo attacco, un’escrescenza, una protuberanza in prossimità dei rametti, che porta il nome di galla.
Indice
Cinipide della rosa: classificazione e caratteristiche entomologica
Appartenete all’Ordine degli Imenotteri, il cinipide è cosi classificate:
Classe: Insecta
Famiglia: Cinipidi
Specie: Diplolepis rosae (Linneo 1758)
I cinipidi sono dei Terebranti, una particolare categoria sistematica interna all’ordine degli Imenotteri.
È solito imbattersi in cinipidi la cui colorazione varia dal rosso marrone al nero, non ci aspettiamo di ritrovarci di fronte ad un colosso degli insetti (grossi come zanzare), ha delle dimensioni ridotte nell’ordine dei cm.
Le larve di lunghezze nell’unità di misura nel mm, apode di colore giallo pallido, leggermente affusolate verso l’estremità.
Piuttosto pronunciata, rispetto al resto del corpo, è invece la testa, su cui si inseriscono delle filiformi antenne.
La sua grandezza come detto si aggira nell’ordine dei mm, ciò non toglie il fatto che riescono ad avere un torace molto sviluppato ed un addome schiacciato lateralmente.
Il cinipide è un insetto alato. Ali dallo sviluppo completo, con ridotta presenza delle venature. Non tutte le specie di cinipidi sono muniti di ali, per quelli privi di strutture volanti lo sviluppo si completa a discapito delle radici delle piante. Vengono in entomologia definite specie attere .
Cinipide della rosa: ciclo biologico e partenogenesi
Diplolepis rosae è una specie monovoltina motivazione per la quale rappresenta un insetto facile da controllare.
Per monovoltina s’intende la capacità che l’insetto ha riprodursi durante l’anno: il cinipide della rosa compie una ed una sola generazione l’anno.
La riproduzione del cinipide avviene solo per partenogenesi, vediamo cos’è.
Rappresenta la capacità che hanno alcuni animali ma anche piante, in questo caso insetti di riprodursi senza che l’uovo sia stato fecondato, le meraviglie della natura!
Da questa modalità di riproduzione discendono solo femmine, responsabili del danno, alcune specie però riescono ad effettuare con alternanza la riproduzione e cioè alternano una riproduzione bisessuale (individuo maschio e femmina) a una partenogenetica.
Gli individui delle generazioni bisessuali sono morfologicamente e biologicamente diversi tra loro.
Affinché un cinipide porti a termine il suo ciclo biologico, è fondamentale la presenza di una pianta ospite, nel caso delle Diplolepis rosae è appunto la rosa.
Cinipide della rosa: chi dice donna dice danno.
La femmina di cinipide è la reale responsabile del danno che questo insetto provoca. È a lei che viene imputato il danno.
L’ovopositore, che rappresenta l’organo con il quale le femmine della specie depongono le uova.
È collocato in prossimità dell’ultimo segmento addominale, morfologicamente si presenta allungato, sottile e perforante, definito nei cinipidi terebra, da cui il nome della categoria a cui appartengono i cinipidi, nonostante degli Imenotteri.
L’ovopositore è l’organo con il quale la femmina punge un rametto di rosa (in questo caso) per deporvi le uova. Contemporaneamente, inietta anche una sostanza chimica velenosa nei tessuti della pianta.
Questa sostanza, induce delle reazioni di squilibrio ormonale, mandandola in confusione il vegetale, genera caos!
Lo stato di confusione della pianta, ha come risposta un’ alterazione delle strutture interne della pianta, provoca un accrescimento anomalo delle cellule ingrandendole, fenomeno conosciuto come iperplasia, risultato è la formazione dell’escrescenza a ridosso della puntura di ovideposizione che porta il nome di galla.
La galla e il cinipide
La puntura di ovideposizione, provoca a livello dei rametti la formazione di un vistoso ammasso muschioso, arricciato, semi tondeggiante, che risalta sulla vegetazione, è la galla.
Il mondo delle galle è fatto di stranissime ed inaspettate forme: alcune sembrano fughi, altre fiori, piuttosto che piatte, squadrate o somiglianti a semplici grumi di terra (dal grazioso al raccapricciante).
Grandi come palle da ping-pong o piccole come un granello di pepe, hanno colorazioni tra le più disparate, colori mimetici, marrone giallo, verde o anche viola, rosso o rosa.
La galla è tipo una teca legnosa, una incubatrice di alcuni cm di diametro, all’interno della quale sono contenute la uova del cinipide, di solito si tratta di un unico uovo, alcune specie come appunto la Diplolepis rosae contiene più individui,
In questo caso, la galla, al suo interno, risulta essere frazionata, divisa in più celle, ognuna della quali contenente il proprio uovo.
Successivamente, sempre all’interno della galla, è la larva, che schiudendo, prenderà il posto dell’uovo e fungendo essa stessa da fonte di nutrimento e protezione.
La parte interna della galla, è tessuto vegetale, di cui la larva fitofaga di cinipide è particolarmente ghiotta.
La larva completa tutto il suo ciclo biologico nella galla, dalla quale fuoriesce in corrispondenza della fase di sfarfallamento.
Per poter sfarfallare, gli inquilino che fino ad ora hanno abitata la galla, scavano una galleria, praticano un foro d’uscita che resta aperto.
La galla che a questo punto è disabitata, funge da dimora per altri insetti tipo ragni o altri imenotteri, che sfruttano il foro praticato dal cinipide per fare della galla il ricovero dei loro nidi.
Il cinipide e la lotta
Identificato il danno, troviamo anche il rimedio giusto.
La Diplolepis rosae è la specie di cinipide che non desta particolare clamore, il suo danno è di trascurabile entità, tant’è che la lotta contro questo insetto, è rappresentatati dalla semplice rimozione dell’escrescenza galligena che va a formarsi in seguito all’ovideposizione nelle prossimità dei rametti o dei boccioli fiorali.
Il cinipide: conclusione
Il cinipide della rosa è si un insetto dallo scarso valore agronomico, ma giusto saperlo riconoscere ed identificare.
Le avversità sono sempre in agguato, quindi: Conosci il tuo nemico, sempre!
Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!