Imprenditore agricolo: come cominciare da zero

imprenditore agricolo

In questi tempi incerti, molte persone cercano nuove opportunità per liberare la propria vita dal classico impiego da ufficio e trovare un percorso alternativo che gli consenta di vivere in modo più libero e indipendente.

Mai come oggi, tanti giovani e (non solo) scelgono di diventare imprenditori agricoli proprio perché l’agricoltura e il settore primario rappresentano un settore economico in continua evoluzione, capaci opportunità interessanti per chi desidera costruire delle attività redditizie.

Attenzione, però: come tutte le sfide, anche quella di chi decide di diventare un imprenditore agricolo non è tutta in discesa. Fatica, rischi e lavoro sono all’ordine del giorno, sì, ma con la giusta pianificazione e conoscenze, è possibile avviare un’attività di successo anche partendo da zero.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio chi è l’imprenditore agricolo, quali sono le attività riconosciute e come avviare un’impresa agricola anche con poco spazio a disposizione.

Indice

Imprenditore agricolo: chi è e cosa fa

L’imprenditore agricolo è una figura chiave nel settore primario ed è definita dall’articolo 2135 del Codice Civile. In sostanza, l’imprenditore agricolo è colui che esercita attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.

Queste attività, ovviamente, devono essere dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine.

Oltre alle attività agricole principali, quelle che in un business plan si chiamerebbero core business, l’imprenditore agricolo può svolgere anche attività secondarie connesse, come la manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione dei prodotti ottenuti prevalentemente delle sue attività di coltivazione o allevamento.

Ma non finisce qui.

Nelle attività connesse, infatti, rientrano anche la fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzo prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, incluse le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, nonché di ricezione ed ospitalità.

Come si diventa imprenditore agricolo?

come si diventa imprenditori agricoli

Come puoi vedere, queste attività sono tante e diverse tra loro, cosa che lascia spazio a una moltitudine di possibilità per coloro che vogliono approcciarsi a questo mondo, anche senza avere ettari ed ettari di terreno a disposizione.

Per diventare imprenditore agricolo, infatti, non è necessario possedere un terreno o una fattoria di proprietà, ma è possibile prendere in affitto o in comodato d’uso il fondo su cui svolgere l’attività.

Nota bene, però: se si possiede un terreno, è necessario allegare alla richiesta per la Partita IVA agricola una visura e il titolo di possesso del terreno stesso.

In più, oltre all’imprenditore agricolo in senso stretto, la normativa italiana riconosce anche la figura dell’Imprenditore Agricolo Professionale (IAP).

Questa figura è stata definita dal Decreto Legislativo n. 99 del 29 marzo 2004 e si caratterizza per il fatto di dedicare almeno il 50% del proprio tempo di lavoro e di ricavare almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro da attività agricole, direttamente o in qualità di socio di società.

Si può diventare imprenditori agricoli con poco spazio a disposizione?

Non lasciare che false convinzioni ti impediscano di portare a termine il tuo progetto. Lo ripetiamo: per fare agricoltura e diventare un imprenditore non è necessario, disporre di campi sconfinati ed ettari di terreno.

È possibile avviare un’attività imprenditoriale in agricoltura anche con poco spazio a disposizione perché esistono alcune attività che, oltre a essere davvero redditizie, sono pensate per essere praticate in ambienti davvero ristretti.

Alcune attività, come la coltivazione di microgreens, l’allevamento di lombrichi o la produzione di zafferano, possono essere realizzate anche in spazi ridotti, come un piccolo appezzamento di terreno o addirittura all’interno di un appartamento.

Inoltre, grazie alle tecniche di coltivazione innovative, come la tecnica di non lavorazione per la realizzazione di orti perenni, è possibile ottenere produzioni abbondanti anche su superfici limitate. Queste soluzioni permettono di creare una vera e propria “rendita agricola” anche a chi dispone di poco spazio.

Vediamo, nello specifico, quali possono farti fatturare anche 20.000 euro annui con poche ore di lavoro mensile.

Coltivazione di microgreens

I microgreens sono piccole piantine di ortaggi ed erbe aromatiche raccolte poco dopo la germinazione, quando hanno sviluppato solo i primi due-tre veri foglietti. Questa coltivazione può essere realizzata anche in spazi molto ridotti, come su un balcone o in una serra domestica, e permette di ottenere un reddito significativo in tempi brevi. L’obiettivo? Riuscire a rivenderle a supermercati e attività di ristorazione.

Allevamento di lombrichi

L’allevamento di lombrichi, noto anche come lombricoltura, può essere avviato anche in soli 20 mq di spazio, anche se cementato. Questa attività consente di ottenere un reddito fino a 45.000 euro all’anno, lavorando solo 2 giorni al mese.

Coltivazione di zafferano

Lo zafferano è una spezia pregiata che può essere coltivata anche in soli 100 mq di terreno. Grazie alla sua elevata redditività, con una produzione di 10.000 bulbi in 100 mq è possibile ottenere una rendita significativa, vendendo lo zafferano a prezzi che possono arrivare anche a 100 euro al grammo.

Allevamento di pollame

L’allevamento di polli, galline e altri volatili da cortile può essere realizzato anche in spazi ridotti, come un piccolo pollaio. Questa attività consente di ottenere uova e carne di qualità, con la possibilità di vendere i prodotti a prezzi più elevati rispetto ai circuiti tradizionali

Coltivazione di piccoli frutti

La coltivazione di fragole, more, lamponi e altri piccoli frutti di bosco può essere effettuata anche in spazi limitati, come orti o giardini. Questi “super food” sono molto richiesti e possono essere venduti freschi o trasformati in una varietà di prodotti, generando un reddito interessante.

Queste sono solo alcune delle attività agricole che possono essere svolte anche con pochi metri quadrati di terreno a disposizione. La chiave per il successo sta nell’adottare tecniche di coltivazione e allevamento innovative, che permettano di massimizzare la produttività anche in spazi ridotti. 

Dalle microgreens all’allevamento di lombrichi, dalla coltivazione di zafferano all’allevamento di pollame, le possibilità per avviare una carriera da imprenditore agricolo di successo sono molteplici. L’importante è avere, come sempre, una visione chiara, acquisire le competenze necessarie e sfruttare le opportunità offerte dal mercato per creare una vera rendita agricola anche partendo da zero.

Per iniziare a mettere su una fonte di guadagno stabile con l’agricoltura, puoi prenotare una consulenza gratuita qui con il team di Rendita Agricola!

Rendita Agricola

Tel. 800 150 010
Email: [email protected]

Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!

SEGNALA ARTICOLO


Imprenditore agricolo: come cominciare da zero ultima modifica: 2024-07-29T10:17:24+00:00 da Giulia Corrias

Articoli correlati