Innesto agrumi: la guida completa per un’ottima riuscita

innesto agrumi

Innesto agrumi: una delle più sorprendenti pratiche agricole adottate ancora oggi, semplice ed efficace. L’innesto degli agrumi può prevenire anche determinate malattie.

innesto agrumi

Indice

Innesto agrumi: definizione

L’innesto è un’operazione che consiste nell’inserire su una pianta (detta portainnesto), una parte di un’altra pianta (detta nesto) di specie o varietà diversa, allo scopo di ottenere un nuovo individuo, il quale risulterà formato dall’apparato radicale del portainnesto e dalla parte aerea del nesto.

Si tratta di una pratica che è diffusa soprattutto in frutticoltura (limone e arancio) e nel vivaismo ornamentale. Più recente è l’applicazione della tecnica dell’innesto in orticoltura.

Vantaggi

Dietro alla pratica dell’innesto, ci sono diversi vantaggi:

  1. superamento di problemi fitosanitari legati al terreno
  2. precocità nella crescita
  3. resistenza
  4. possibilità di coltivazione di cultivar sensibili in ambienti contaminati
  5. maggiore vigoria delle piante
  6. maggiore efficienza nell’assorbimento di acqua e nutrienti
  7. maggiore produttività (frutti di maggiori dimensioni)
  8. miglioramento della qualità
  9. maggiore tolleranza a stress abiotici (temperature troppo alte o troppo basse, salinità, metalli pesanti ecc.)

Svantaggi

Purtroppo se si parla di innesto agrumi, è doveroso citare anche gli svantaggi o comunque i limiti di questa operazione. Questi sono:

  1. maggiore costo delle piantine innestate
  2. possibile peggioramento della qualità (es. minore contenuto zuccherino)

Innesto agrumi: la pratica

L’innesto viene realizzato in vivaio nei primi stadi di crescita.

Il portainnesto può appartenere o meno alla specie coltivata come nesto. Se si impiegano specie diverse si ricorre a semine sfalsate ritardando quella della specie a più rapida crescita, quindi con uguale diametro (3-4 mm) dei fusticini di nesto e portainnesto al momento dell’innesto:

Come portainnesto si possono utilizzare (in ordine crescente di costo):

– ecotipi selvatici;

– ibridi interspecifici (con uno o entrambi i genitori selvatici);

– ibridi nell’ambito di specie coltivate ma con attitudini produttive di scarso pregio.

Per l’attecchimento bisogna garantire 20-25 °C ed U.R. del 90-95% (serre con nebulizzazione o fog, o apposite celle climatizzate). Dopo la saldatura (in genere 4-5 giorni) si passa in serra di acclimatazione (15-20 °C).

Innesto per approssimazione

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Allo stadio di 3-5 foglie e 10-15 cm di altezza, sul portainnesto, tra i cotiledoni e le prime foglie, si fa un taglio inclinato verso il basso fino a raggiungere la metà dello stelo.

Ugualmente sul nesto, alla stessa altezza, si esegue un taglio verso l’alto di uguale misura ed angolo.

Le superfici dei 2 tagli vengono unite e mantenute nella posizione, ad es. con una molletta di plastica, dopodiché le 2 piantine sono trapiantate.

Dopo l’attecchimento si recidono gli steli al di sopra (nel portainnesto) ed al di sotto (nel nesto) del punto di unione e le piantine possono essere poste a dimora.

Innesto per spacco laterale

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Allo stadio di 3-4 foglie e 12-14 cm di altezza, si fa uno spacco laterale sul portainnesto privato della parte apicale; nello spacco si inserisce il nesto, rappresentato da un germoglio; si taglia poi la rimanente porzione di portainnesto (potrebbe sviluppare germogli all’ascella della foglia).

Innesto per spacco in testa

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Le piantine del portainnesto vengono capitozzate a livello dei cotiledoni e sul fusticino viene praticata un’incisione verticale di 1,5-2 cm; sul nesto viene realizzato un taglio a “V” a circa 2-2,5 cm sotto i cotiledoni; il nesto viene inserito nel p.i. e si applica una molletta alla zona di inserzione.

Innesto per inserzione

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Quando i 2 bionti presentano 2-4 foglie si effettua un taglio obliquo (45°) nel p.i. 2-3 cm sotto i cotiledoni e si inserisce una capsula di silicone; si taglia il nesto sopra o sotto i cotiledoni creando una superficie che possa combaciare con quella del p.i. e lo si inserisce nella capsula facendo una leggera pressione per assicurare il contatto tra le superfici di taglio.

Per ottenere piantine innestate con 2 steli (portainnesti particolarmente vigorosi) il nesto va tagliato sotto ai cotiledoni e lo si sottopone a cimatura prima o dopo l’attecchimento dell’innesto, facendo sviluppare i 2 germogli che compariranno all’ascella dei cotiledoni.

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Innesto agrumi: la guida completa per un’ottima riuscita ultima modifica: 2019-01-05T06:30:24+00:00 da Elia Valmori

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