La coltivazione del fico è una delle più diffuse e redditizie dell’Italia centro-meridionale, con frutti dolcissimi graditi da adulti e bambini.
Questi frutti, però, non sarebbero altrettanto buoni se la pianta non venisse propagata con la tecnica dell’innesto.
La propagazione del fico avviene proprio per innesto, e questa tecnica garantisce la produzione di frutti zuccherini e dolci ormai da decenni.
Vediamo insieme come innestare un fico, sia esso selvatico o domestico, per ottenere frutti dolcissimi.
Indice
Fico: cenni sulla coltivazione
Abbiamo lungamente parlato di tutti i segreti che riguardano la coltivazione del fico nel nostro articolo: “Come coltivare il fico per ottenere un albero di fico perfetto“.
Qui ci limitiamo a riportare le informazioni salienti da conoscere quando si procede alla coltivazione del fico.
- Terreno. Il terreno ideale per un albero di fico è di tipo sabbioso, con pH neutro e ben drenato. Le radici temono molto il ristagno idrico.
- Clima ed esposizione. Il fico cresce bene in un clima caldo, addirittura potrebbe produrre frutti tutto l’anno se la temperatura fosse costantemente al di sopra dei 15°.
- Irrigazione. Gli alberi di fichi sono molto resistenti alla siccità. Solo nei primi anni di vita va garantito un apporto di acqua adeguato alla crescita; una volta che inizia a svilupparsi, basterà l’acqua piovana.
- Concimazione. Prima di un nuovo impianto bisogna provvedere a concimare il terreno con sostanza organica come letame maturo, compost o humus di lombrico. Negli anni successivi, si può utilizzare il sovescio di leguminose per la concimazione.
- Raccolta. La maturazione dei fichi inizia già nel mese di agosto, quindi è probabile che da fine agosto si possano già raccogliere i primi fichi maturi. Ad ogni modo, tra settembre e ottobre gli alberi saranno carichi di frutti da prendere e gustare a tavola.
Innesto fico: quale varietà?
Abbiamo visto che la pianta di fico va innestata per migliorare la qualità dei frutti della pianta.
In effetti, lasciando la pianta originale, già dopo la prima potatura post-produzione ci si accorge come i frutti siano inferiori sia come numero che come qualità.
L’innesto diventa quindi necessario, scegliendo una varietà di fico diversa da quella del portainnesto e possibilmente locale.
Così, se la pianta madre è un fico selvatico, si potrà scegliere un innesto con fico domestico, o viceversa. Anche all’interno della stessa varietà, ad esempio nel fico selvatico, si possono trovare diverse qualità di fico: Columbri, Brogiotti bianchi, Brogiotti neri, Dottato, Fico bianco del Cilento e molti altri.
Innestare il fico con un’altra varietà di fico migliora notevolmente la qualità della produzione.
Innesto fico: quale tecnica?
La scelta della tecnica per innestare un fico dipende sia dalla bravura del coltivatore, sia dal periodo in cui si desidera effettuare l’innesto.
Le due tecniche usate principalmente per l’innesto del fico sono l’innesto a gemma e l’innesto a spacco.
Il primo è il più diffuso tra i coltivatori, poiché ritenuto di più semplice attuazione: basta prelevare la gemma, privandola di tutte le sue parti vegetative, e inserirla nel portainnesto già sagomato per accoglierla.
L’innesto a spacco, per quanto più difficile da realizzare, sembra sia in grado di dare risultati migliori nella produzione dei frutti. Tuttavia, può avere dei limiti non indifferenti: la corteccia del fico è molto debole e si potrebbe spaccare facilmente.
Gli agricoltori non sono in generale d’accordo sul preferire una tecnica piuttosto che un’altra. Qui ci limitiamo a consigliare di scegliere l’innesto a gemma se si è neofiti sul campo, onde evitare di danneggiare l’albero di fico con un’innesto a spacco su una pianta dalla corteccia fragile.
Per approfondire le tecniche citate consigliamo la lettura dei nostri articoli “Come realizzare l’innesto a spacco” e “L’innesto a gemma: solo il meglio per le tue piante da frutto“.
Un altro innesto che si può attuare sulla pianta di fico è l’innesto a corona, che, benché meno diffuso, può comunque garantire un buon attecchimento.
Negli ultimi due innesti citati, è importante inoltre scegliere i rami da innestare in maniera corretta. Idealmente dovrebbero essere lunghi almeno 10 cm, con parte terminale appuntita e almeno 2-3 gemme robuste.
Innesto fico: quando farlo
Come anticipato, il periodo in cui effettuare l’innesto al fico dipende dal tipo di innesto che si vuole effettuare.
Per l’innesto a spacco, il periodo migliore è la primavera, quando la corteccia si stacca più facilmente dall’albero. E’ anche il periodo suggerito per l’innesto a corona, sempre per la stessa ragione: entrambi gli innesti, infatti, coinvolgono la corteccia.
Anche per l’innesto a gemma il periodo ideale è la primavera, se l’innesto viene svolto a gemma vegetante, altrimenti agosto-settembre se viene svolto a gemma dormiente.
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