Oggi parliamo della potatura del pesco.
Se nel tuo terreno hai già piantato degli alberi di pesco, o se pensi di iniziare a coltivarli, saprai già che per avere dei buoni frutti è necessario curare al meglio la tua pianta.
Come sempre avviene nel giardinaggio e nella frutticoltura, la potatura è un passaggio fondamentale per assicurare una crescita rigogliosa ai tuoi alberi e un successivo buon raccolto.
Soprattutto con il pesco siete investiti di una forte responsabilità: infatti, il pesco è un albero originario della Cina, dov’è stato considerato simbolo di immortalità. È dunque importante cercare di farlo vivere quanto più a lungo possibile, no?
Vediamo dunque in questo articolo come potare al meglio questa pianta e farla crescere il più forte, rigogliosa e produttiva possibile.
Indice
Le caratteristiche del pesco
Il pesco fa parte della famiglia delle Rosaceae e al genere Prunus, come anche l’albicocco, il ciliegio e il mandorlo. È un albero di dimensioni medio-piccole che, se potato con regolarità, può raggiungere un’altezza compresa tra i 5 e gli 8 metri.
Il pesco viene coltivato per due scopi principali:
- come albero da frutto
- come albero decorativo, notevole soprattutto nel periodo della fioritura e nel quale la produzione di frutta è scadente
Qualunque sia il motivo della sua coltivazione, la potatura sarà comunque necessaria.
Vediamo dunque tutto quello che ti serve per iniziare.
Potatura del pesco: attrezzatura
Ogni volta che devi fare un lavoro di potatura, assicurati di avere l’attrezzatura adatta:
- cesoie per i rami più piccoli e fragili
- sega per potatura a denti fini, da usare sui rami più impegnativi
- garze da applicare sui rami monchi (ricorda però che questo prodotto non funziona per quanto riguarda la prevenzione dei funghi)
- guanti e occhiali protettivi
Potatura del pesco: quando farla
Il momento migliore per potare il pesco dipende generalmente dal clima in cui lo stai coltivando:
- se ti trovi in una zona dal clima mite, pota il tuo pesco durante la stagione autunnale, ovvero quando la tua pianta sta entrando nella stagione del riposo
- se invece ti trovi in una zona caratterizzata da inverni rigidi, rimanda la potatura alla fine della stagione invernale in modo da poter valutare i danni delle gelate e decidere l’intervento migliore
Oltre a questa potatura importante e annuale, ci sono degli interventi di mantenimento durante la bella stagione.
Per evitare che la pianta utilizzi troppe energie nel portare avanti tutti i frutticini, verso maggio occupati del diradamento dei frutti e delle foglie in eccesso. Dovrai dunque eliminare tutti i frutticini che appaiono più piccoli, danneggiati dal maltempo o colpiti dalle malattie. Come regola generale, ricorda che tra due frutti dovrebbe esserci una spanna di distanza.
Quando invece le pesche stanno arrivando a maturazione, occupati di sfrondare la chioma del tuo pesco, in modo da favorire la colorazione del frutto.
Il pesco necessita di tre tipi di potature diverse:
- quella successiva alla messa a dimora
- quella del primo anno
- quella degli anni successivi
Potatura del pesco messo a dimora
Il pesco va messo a dimora dentro una buca nella quale verrà collocato il panetto che contiene le radici dell’albero. La porzione di tronco che sporge dal terreno è quella di cui devi occuparti nel tuo primo intervento di potatura, in modo da direzionare la sua crescita.
Ricorda che se metti a dimora il tuo albero di pesco in autunno è bene aspettare fino alla primavera successiva per potarlo.
Queste le indicazioni per svolgere una potatura corretta:
- taglia il tronco a un’altezza di 80 cm dal suolo
- il taglio deve essere obliquo e poi protetto con del mastice cicatrizzante
- pota i rami sottili che si dipartono dal tronco
- lascia sui rami laterali 2-3 gemme, in modo da preservare lo sviluppo del pesco
Potatura del pesco al primo anno
Quest’intervento di potatura è essenziale per dare all’albero la sua forma di allevamento definitiva.
Ricorda di effettuare la potatura nei mesi primaverili.
Ecco come devi intervenire sul tuo pesco:
- il ramo più basso deve essere a circa 30 cm da terra, mentre quello più alto deve essere a un’altezza massima di 90 cm
- presta attenzione a come stanno crescendo i rami e pota quelli che non hanno un’angolazione di 45° (se nessun ramo dovesse crescere correttamente, pota tutto sino alla prima gemma e aspetta la seconda crescita)
- elimina i germogli che si sviluppano nei primi 40 cm del fusto, lasciandone almeno 5 nella parte superiore
- mantieni solo i germogli più sani, vigorosi e disposti in maniera regolare
Potatura del pesco dopo il primo anno
Arrivato ai 3-4 metri il pesco è giunto alla sua altezza definitiva. Gli interventi di potatura da questo momento in avanti saranno dunque di consolidamento della forma desiderata e mirati ad accrescerne la produttività.
Questi i passaggi principali:
- mantieni una gemma apicale che si sviluppa in altezza, diradando i rami sottostanti
- elimina i rami che si sviluppano verticalmente o orizzontalmente dal tronco
- rimuovi i rami morti o malati (a seconda delle malattie che hanno colpito il pesco, ricorda di bruciare i rami e di non lasciarli cadere a terra: le spore dei funghi patogeni potrebbero compromettere l’albero durante l’inverno successivo)
- raccogli la frutta secca del precedente raccolto
- scegli 4-5 rami da tenere e con i quali lavorare per dare la forma scelta al tuo pesco e pota tutti gli altri: ricorda di potare l’albero a forma di V
- taglia i rami che si incastrano tra di loro impedendo alla luce del sole di portare a maturazione i frutti
- pota vicino alla base del ramo, a 5 cm dal germoglio laterale per evitare marcescenze
- non tagliare un ramo facendo un angolo troppo acuto o vicino alla base: in questo modo diminuirai il rischio di infezioni
- ricorda di non potare mai i rami che hanno un anno: è infatti sui rami più giovani che vengono prodotti i frutti. Puoi riconoscerli perché durante la stagione di riposo hanno un caratteristico colore rossiccio
Albero di pesco: come prevenire le malattie
Ottime pesche derivano da alberi ben tenuti: oltre alla potatura, presta sempre particolare attenzione alla prevenzione delle malattie.
Tra le accortezze che ti suggeriamo, la prima riguarda i tuoi strumenti: ricorda di disinfettarli dopo ogni utilizzo. In caso di una qualche patologia virale o fungina, queste potrebbero infatti proliferare e attaccare altri esemplari sani usando proprio i tuoi attrezzi come veicolo.
Pota con misura: non cercare di strafare nella speranza di avere meno lavoro l’anno successivo. Così facendo indebolirai il tuo pesco e lo renderai molto meno produttivo. Cimalo con equilibrio e regolarità.
In ultimo, presta attenzione a come effettui i tagli. Questi infatti devono essere netti e inclinati. Così facendo avrai tagli puliti e definiti e aiuterai i rami nel loro processo di cicatrizzazione.
Ora non ti rimane che metterti all’opera e far crescere i tuoi alberi sani e rigogliosi. Buona potatura!
Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!