La potatura dell’oleandro è un momento molto delicato nella coltivazione di questa bellissima pianta ornamentale. Non dimenticare, infatti, che questa pianta è molto velenosa.
Soprattutto durante le operazioni di potatura è dunque necessario prestare particolare attenzione, così da non incorrere in spiacevoli effetti collaterali.
In questo articolo ti spiegheremo non solo come potare l’oleandro in completa sicurezza e quando intervenire, ma anche le tecniche migliori per far crescere quest’albero nel modo più forte e rigoglioso possibile.
Indice
Oleandro: caratteristiche generali
L’oleandro, o Nerium oleander, appartiene alla famiglia delle Apocynaceae ed è una pianta sempreverde con portamento arbustivo; originario dell’Asia, è ormai del tutto naturalizzato nelle regioni del Mediterraneo, dove riesce a crescere anche spontaneamente.
È formato da una ceppaia, ovvero un ceppo troncato con uno o due polloni, da cui si generano dei fusti che man mano si arcueranno sempre più verso l’esterno. I rami giovani sono glabri e di un colore verde che diventa sempre più grigiastro man mano che invecchiano. Le foglie, acute all’apice, sono lunghe almeno 10cm e larghe 2cm.
I fiori sono grandi, bianchi, rosa o rosso acceso, con una corolla divisa in cinque lobi. La quasi totalità di varietà coltivate sono a fiore doppio e sono molto profumate.
Il frutto è un follicolo a forma di fuso, allungato. Raggiunge i 15cm di lunghezza, prima di maturare e aprirsi longitudinalmente facendo così uscire i semi. Questi ultimi, lunghi 5mm, sono ricoperti da una fitta peluria che permette al vento di trasportarli per lunghe distanze.
I fusti, le foglie e i semi dell’oleandro sono fortemente tossici. Causa di questa tossicità è l’oleandrina che, se ingerita, può causare bradicardia, disturbi gastrici e sul sistema nervoso.
Proprio per questo motivo la potatura potrebbe essere pericolosa, a meno che tu non metta in pratica le dovute accortezze.
Potare l’oleandro: quale attrezzatura?
La prima accortezza da seguire nel potare il tuo oleandro riguarda sicuramente il dotarti della corretta attrezzatura. Anche se ti consigliamo sempre di dotarti di attrezzature sicure a prescindere dall’albero che stai andando a potare, l’oleandro presenta una tossicità da non sottovalutare.
La linfa di questa pianta, infatti, non deve mai entrare a contatto con la pelle (e, se dovesse farlo, ti consigliamo di lavarti immediatamente la zona esposta sotto abbondante acqua corrente). Non solo: non devi mai bruciare gli scarti. Così facendo, infatti, i rami o le foglie potrebbero rilasciare un alcaloide fortemente tossico per l’uomo. Per questa ragione ti consigliamo di smaltire il risultato della potatura attraverso la raccolta differenziata.
Se l’oleandro dovesse essere il primo albero che vai a potare, ti consigliamo di rivolgerti a un giardiniere professionista, almeno per i primissimi approcci.
Ma se invece volessi essere tu in prima persona a prenderti cura dell’oleandro, ecco una lista di quello che devi assolutamente avere prima di procedere:
- cappello e guanti da giardiniere
- pantaloni e maglie a maniche lunghe
- scala
- forbici con cricchetto, perfette per intervenire anche su rami molto duri e spessi
Quando potare l’oleandro
Come sempre, quando si parla di potatura, è bene sapere esattamente quando intervenire.
Per quanto riguarda l’oleandro, ci sono due momenti ideali per passare all’azione:
- la fine dell’inverno, quando dovrai occuparti dell’eliminazione di tutti i rami deboli, secchi o malati
- l’autunno, durante il quale dovrai accorciare tutti i rami che hanno fiorito. In questo modo manterrai la chioma più ordinata e favorirai la formazione di rami giovani e forti
Presta particolare attenzione se abiti nel Nord Italia: le gelate potrebbero danneggiare i tagli ancora freschi della potatura autunnale. In questo caso, potresti utilizzare dei prodotti cicatrizzanti, del mastice o anticipare di qualche settimana questo intervento di potatura.
Ad ogni modo, ti sconsigliamo di procedere con interventi di potatura durante i mesi primaverili; infatti, ti sarebbe molto difficile riconoscere gli steli produttivi da quelli improduttivi.
Ma entriamo nel dettaglio degli interventi da compiere.
Come potare l’oleandro
Le linee guida per svolgere una corretta potatura di questo albero sono piuttosto semplici:
- dovrai sfoltire le zone in cui ci sono troppi rami; quest’abbondanza, infatti, impedisce alla luce e all’aria di penetrare all’interno della chioma. Per procedere con questa operazione di sfoltimento, elimina i rami più interni e danneggiati
- oltre ai punti in cui ci sono troppi rami, ricorda di eliminare tutti i rami indeboliti o spezzati dal vento
- taglia anche i rami e le foglie che si trovano nella parte più alta dell’oleandro: in questo modo eviterai che il tuo albero si sviluppi eccessivamente in altezza
Oleandro: potatura intensiva e ad alberello
La potatura intensiva dell’oleandro avviene durante la fine dell’inverno. Questo intervento è particolarmente indicato per gli alberi vecchi e sofferenti o con una chioma troppo fitta che ha bisogno di essere rigenerata.
Non dovrai far altro che tagliare tutti i rami fino a 15cm da terra. Ricorda inoltre che sarà necessario effettuare un trattamento disinfettante al termine della potatura. Potresti iniziare con un trattamento a base di sali di rame, utilizzato inoltre per prevenire le infezioni di rogna.
Per quanto riguarda invece la potatura ad alberello, questa avviene su oleandri che sono stati allevati con questa forma sin dall’inizio della loro coltivazione. Nei primi anni di vita dell’oleandro, scegli un ramo centrale forte da far ispessire; in questo modo la forma che inizierà ad avere sarà più simile a quella di un albero e non di un cespuglio. Negli anni successivi, dovrai mantenere questo ramo centrale sempre robusto, potando tutte le varie biforcazioni che potrebbero rendere di nuovo disordinato il fusto.
Oleandro: potatura in vaso
Se non hai abbastanza spazio nel tuo giardino, ma non vuoi per questo rinunciare a questa bellissima pianta ornamentale, puoi sempre coltivare l’oleandro in vaso.
Ti consigliamo, innanzitutto, di usare dei contenitori molto alti e profondi. La potatura, anche in questo caso, è molto semplice:
- pota l’oleandro dopo il periodo di fioritura
- accorcia della metà della loro lunghezza tutti i rami fioriferi
- pota i rami laterali in modo che raggiungano una lunghezza di 10cm dalla base
Dopo aver svolto questi interventi, sempre utilizzando le precauzioni necessarie per evitare i problemi legati alla tossicità dell’oleandro, siamo certi che potrai ammirarlo fiorire e crescere più bello e sano di prima.
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