Le malattie del melograno possono essere una grossa seccatura, soprattutto perché rischiano di rovinare una delle piante più scenografiche che puoi scegliere di coltivare nel tuo giardino.
Alto almeno cinque metri e molto longevo (resiste infatti sino ai 100 anni di età), il melograno ha un fusto snello e contorto e, durante la fioritura, i colori rosso rubino e vermiglio dei suoi fiori andranno a impreziosire i colori del tuo orto, rendendoli mozzafiato. Insomma, è una delle piante ornamentali per eccellenza.
Il suo frutto, inoltre, è una bacca dalla consistenza molto robusta, i cui semi, di un colore rosso acceso, sono dolci e profumati.
La sua coltivazione è molto semplice, ma per poterti godere non solo i suoi frutti, ma anche il suo aspetto meraviglioso, devi avere un occhio di riguardo verso le malattie che potrebbero colpirlo. Vediamo insieme quali.
Indice
Melograno: qualche cenno alla sua coltivazione
Il melograno è una pianta molto semplice da coltivare e che non ti creerà particolari problemi. Non hai infatti bisogno di avere un terreno particolare perché il melograno, essendo una pianta rustica, sopporta bene tutti i tipi di terreno, anche i più poveri o i più sassosi.
L’unica accortezza è quella di evitare i ristagni idrici e di posizionare la tua pianta di melograno in un punto abbastanza soleggiato, riparandolo al contempo dai venti più freddi.
Anche per le sue esigenze climatiche sei abbastanza fortunato: il melograno resiste bene ai climi rigidi ed entra in sofferenza solo in caso di esposizione prolungata a temperature inferiori ai 10°C.
Inoltre, la potatura di questa pianta ornamentale è decisamente semplice: l’importante sarà infatti eliminare i rami laterali, in modo da portare più luce e aria all’interno della pianta. Ciò nonostante, evita di rimuovere i rami più vecchi. Questo ti aiuterà ad aumentare sempre di più la produttività del tuo melograno che, ti ricordiamo, inizierà il suo ciclo produttivo dopo tre anni dalla messa a dimora.
Ma vediamo ora con più attenzione quali sono le malattie più pericolose per il tuo melograno.
Malattie fungine del melograno
Per quanto riguarda le malattie fungine, queste colpiscono soprattutto le piante di melograno in crescita. Nonostante molte di queste malattie causino la perdita delle foglie, questo danno non è sufficiente per compromettere tutta la salute dell’albero. Il problema si pone nel momento in cui a essere colpiti sono i frutti, i quali iniziano a spaccarsi e ad assumere un aspetto e un sapore poco gradevoli.
Ecco le malattie fungine alle quali devi prestare più attenzione:
- l’Alternaria, anche conosciuta con il nome di marciume nero, è una specie di fungo che causa una muffa molto diffusa su frutta e verdura che iniziano a decomporsi o che crescono in ambienti particolarmente umidi; per quanto riguarda la pianta di melograno, l’Alternaria provoca dei danni ai frutti, che si presentano sotto forma di ferite, e fa marcire l’interno del frutto. Si presenta soprattutto dopo forti piogge, quando i frutti hanno appena iniziato la loro fase di formazione
- l’Aspergillus, un genere di fungo che comprende circa 200 muffe; riesce a crescere in tutti gli ambienti particolarmente ricchi di ossigeno e, oltre al melograno, colpisce anche i cibi ricchi di amido, come le patate. Nel caso della pianta di melograno, provoca danni molto simili a quelli causati dall’Alternaria
- il Botrytris, un fungo parassita che ha come vittima preferita la vite, ma che non disdegna anche il melograno. Anche conosciuto come muffa grigia, colpisce gli alberi nel momento della fioritura: le sue spore, infatti, si infilano proprio nei fiori e lì entrano in un letargo da cui usciranno solo nel momento della fruttificazione. Questo fungo, però, attacca soltanto nel momento che segue il lavaggio successivo alla raccolta, diffondendosi solo a quel punto attraverso tutti i frutti presenti
- la Cercospora, un fungo che crea delle macchie nere non solo all’esterno della frutta, ma anche sui rami e sulle foglie. Se lasciata prosperare senza mai intervenire, può portare l’albero alla morte
Puoi cercare di difendere il tuo melograno dalle malattie fungine adottando qualche piccolo accorgimento:
- drena per bene il terreno
- se pianti più di un melograno, assicurati di lasciare almeno 60cm di spazio fra loro, in modo da permettere una migliore circolazione e lasciare a ogni pianta il suo spazio
- fertilizza il terreno quattro volte l’anno, da febbraio a settembre, utilizzando il solfato di ammonio
- pota sempre nella stagione dormiente: in questo modo aprirai la chioma del tuo melagrano, migliorerai la circolazione e l’apporto di sole e luce
- per quanto riguarda la Cercospora, oltre all’utilizzo di fungicidi (validi nella lotta contro tutti questi tipi di malattie), rimuovi anche i ramoscelli, le foglie e i frutti già compromessi
Le malattie del melograno: la piralide
Se stai portando avanti una coltivazione intensiva di melograno, la piralide è il lepidottero più pericoloso da cui dovrai guardarti per proteggerla.
Si tratta di un insetto fitofago conosciuto anche come Virachola Isocrate, il quale danneggia i frutti mangiandone i semi contenuti nei chicchi. Puoi accorgerti del suo arrivo sui tuoi melograni grazie alla presenza di larve marroni, pelose, con qualche chiazza di bianco, ma anche dallo svolazzamento insistente di falene marrone chiaro, le quali potrebbero deporre decine di uova.
Particolarmente pericolosa è proprio la larva, particolarmente ghiotta dei semi interni al frutto del melograno. Inoltre, inserendosi dentro il frutto, lo lesiona facendolo marcire.
Ma non tutto è perduto. Puoi infatti difenderti dalla piralide in due modi:
- utilizzando insetticidi biologici a base di piretro (se si tratta di falene adulte) o con il bacillus thuringiensis varietà kurstaki (se invece devi colpire le larve)
- utilizzando trappole biologiche, costruite mediante bottiglie d’acqua sulle quali viene posto un tappo speciale (reperibile online) che permette alla piralide l’ingresso, ma ne impedisce l’uscita. Il lepidottero verrà infatti attirato all’interno da un’esca composta da 0,125l di vino e da 0,375l d’acqua, a cui andranno aggiunti un cucchiaio di zucchero, dei chiodi di garofano e della cannella. Ti consigliamo di posizionare questa trappola nel mese di aprile e poi di aspettare due settimane prima di andare a controllare i risultati ottenuti
Insomma, con un po’ di attenzione riuscirete a proteggere al meglio questa splendida pianta e a godervi lo spettacolo della sua bellezza nel vostro giardino.
Se Maometto diceva che mangiare il melograno vi avrebbe tenuto lontano dall’invidia e dall’odio, occhio a tenere lontano dal melograno funghi, muffe e lepidotteri, aggiungiamo noi.
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