La lingua blu è una pericolosa malattia che colpisce soprattutto le pecore.
In queste ultime settimane è stato riscontrato un nuovo ceppo.
Ma come si cura la lingua blu?
In questo articolo ti farò conoscere meglio tutti i sintomi di questa malattia e ti dirò come è possibile curarla.
Indice
Situazione attuale in Italia
La lingua blu, detta anche blue tongue o febbre catarrale della pecora, è una malattia che da sempre è presente nel nostro Paese, soprattutto in Sardegna. Nonostante questo, l’Istituto zooprofilattico di Teramo, che è il centro di riferimento nazionale per la lingua blu, ha scoperto ultimamente un nuovo ceppo. Il caso d’infezione si trova nella provincia di Trapani, in Sicilia.
Si tratta del sierotipo 3, mai riscontrato in nessuna località europea. Una scoperta quasi preannunciata, data la vicinanza dell’isola con il Nord Africa. Infatti, sembra che questo nuovo ceppo derivi proprio dalla Tunisia, in particolare dalla penisola di Capo Bon. Da qualche mese è arrivato anche in Sardegna e sta facendo strage di pecore.
Lingua blu o blue tongue
La lingua blu è una malattia infettiva della pecora causata da un virus. Ha molte analogie con la peste equina. Il contagio non avviene per contatto diretto da animale ammalato ad animale sano. Il virus, infatti, viene trasmesso da un insetto ematofago, la zanzara. È una malattia stagionale e si verifica soprattutto dopo l’inizio della stagione più piovosa (primavera) di preferenza nelle zone umide e paludose. Gli animali nati l’anno precedente sono più sensibili degli adulti. Gli agnelli dello stesso anno difficilmente si ammalano.
Sintomi
La lingua blu si manifesta in due forme: una forma grave, che colpisce gli animali importati, una forma attenuata, che colpisce quelli autoctoni. Vediamo insieme le differenze.
Forma grave
La forma grave di lingua blu inizia con una forte febbre che dura 4-5 giorni. Il malato è indebolito e non mangia. Si notano dei movimenti di suzione delle labbra e bava mucosa. Aprendo la bocca dell’ovino, si possono trovare le gengive, le gote e la lingua molto congestionate e violacee (da cui il nome della malattia: lingua blu).
La bocca resta socchiusa per lasciar passare l’estremità della lingua che è in gangrena. L’infiammazione colpisce le vie respiratorie (scolo nasale). Le zone intorno al naso e all’estremità della testa sono edematose, quindi ingrossate a causa dell’aumento del liquido interstiziale dei tessuti.
L’animale beve molto. Prova a mangiare ma può difficilmente masticare e deglutire. Si sente spossato e si corica frequentemente. Gli escrementi sono talvolta mischiati a muco e sangue. Spesso compare diarrea. La morte è annunciata dalla torsione e ripiegamento della testa sul petto. Avviene 3-8 giorni dopo l’apparizione delle lesioni boccali.
Forma attenuata
Questa conferisce un’immunità di corta durata. La febbre passa spesso inosservata, non dura che 3-4 giorni. Successivamente si manifestano i sintomi caratteristici. Questi sono meno marcati rispetto alla forma grave. C’è semplicemente un po’ di congestione della bocca. Il malato resta in piedi, cercando di bere e di mangiare ma la masticazione e la deglutizione sono difficili. In circa 3-4 giorni, le lesioni della bocca migliorano e la malattia evolve lentamente verso la guarigione.
Nonostante questo, può anche complicarsi. Il malato zoppica e, mentre cammina, la sua andatura è rattrappita. Talvolta resta inginocchiato. Si riscontrano delle lesioni sui piedi anteriori o posteriori. A volte anche su tutti e quattro. I piedi sono caldi e sensibili al dolore. Il cercine è infiammato, edematoso. Se c’è una piccola piaga si produce suppurazione (infiammazione con pus) e cade l’unghione. Il malato dimagrisce perché non può mangiare. Il vello è sciupato e i peli cadono a ciuffi. Resta immobile per circa 3 settimane. Muore per deperimento. Inoltre, la piroplasmosi e la coccidiosi possono complicare i sintomi di lingua blu.
Profilassi e cura
La profilassi consiste nel cercare di sottrarre gli animali alle punture di zanzare, evitando i percorsi dove questi insetti pullulano. È molto utile anche praticare sulle pecore delle polverizzazioni di prodotti insetticidi.
Esiste un vaccino contro la lingua blu, ma a volte è ritenuto pericoloso. Inoltre, la sua efficacia dipende dal ceppo del virus per il quale in questo caso, essendo stato scoperto recentemente il sierotipo 3, non è stato ancora trovato nessun vaccino antagonista.
Non esiste un trattamento utile della lingua blu, ma le cure igieniche risultano fondamentali. Possono essere eseguiti dei lavaggi delle lesioni boccali e podali con una soluzione di allume di potassio o di permanganato di potassio. Le ulcere devono essere trattate con glicerina iodata.
Se la lingua blu raggiunge delle complicazioni, bisogna ricorrere all’uso di sulfamidici e antibiotici. Gli animali, inoltre, devono essere protetti dal Sole e devono essere nutriti con alimenti facili da masticare.
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