L’innesto del ciliegio è una pratica fondamentale nella coltivazione di questo albero da frutto.
Se hai nel tuo orto uno o più ciliegi che ultimamente producono frutti in quantità modesta e di scarsa qualità, allora è giunto il momento di procedere con l’innesto.
Sei nel posto giusto: in questo articolo ti spiegheremo perché innestare questa pianta sia così importante e tutti i modi in cui puoi farlo.
Iniziamo!
Indice
Ciliegio e innesto: caratteristiche generali
Abbiamo già parlato abbondantemente sia del ciliegio (qui), sia dei vari tipi di innesto (qui), ma ridare delle nozioni basilari è sempre utile.
Iniziamo dunque dal ciliegio. Appartenente alla famiglia delle Rosacee, è un albero originario dell’Europa e può arrivare sino ai 30m d’altezza. In condizioni favorevoli e con un ottimo apporto di luce vive per almeno un secolo, producendo fiori bianchi e frutti di un rosso brillante (o violacei, se maturi).
Per mantenere sempre alta la produzione fruttifera del ciliegio, e per migliorarne sempre di più la qualità, l’innesto è fondamentale: in questo modo, infatti, le ciliegie non solo saranno sempre più succose e gustose, ma anche le loro proprietà organolettiche aumenteranno. Non solo: anche l’albero crescerà in modo sempre più vigoroso ed esteticamente gradevole, fattore che siamo sicuri non guasterà all’interno del tuo orto.
Ma in cosa consiste l’innesto? Altro non è che la tecnica che permette la riproduzione o propagazione di una pianta grazie all’unione di due parti appartenenti a due specie affini, andando a formarne una terza. La parte di albero che viene innestata si chiama marza, o nesto; la parte di albero che invece riceve l’innesto si chiama invece portainnesto.
Andiamo dunque a vedere, nello specifico, come funziona l’innesto del ciliegio.
Innesto del ciliegio: quali sono e quando farli
Innanzitutto, è importante ricordare che le varietà di portainnesto devono essere scelte in considerazione soprattutto delle caratteristiche del terreno:
- il ciliegio selvatico può essere usato come portainnesto per qualunque varietà di ciliegio; predilige terreni ricchi di silicio, freschi, ma non troppo umidi
- il ciliegio magaleppo (o canino) può essere usato come portainnesto solo con terreni aridi e calcarei
- il ciliegio acido può essere usato come portainnesto di tutte le varietà tranne il ciliegio dolce, a causa di un’affinità tra loro non troppo spiccata; è indicato per i terreni umidi, pesanti e spessi
Per quanto riguarda le tecniche di innesto, invece, potrai scegliere tra due:
- l’innesto a gemma (ecco come farlo)
- l’innesto a spacco (leggi qui i dettagli)
In base alla tecnica scelta, dovrai stare attento al periodo in cui effettuare l’innesto:
- l’innesto a gemma si effettua durante l’estate, tra luglio e agosto
- l’innesto a spacco va invece effettuato tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo
Vediamo nel dettaglio in cosa consistono questi due tipi di innesto.
Ciliegio: innesto a gemma
L’innesto a gemma avviene in due momenti diversi: sul finire dell’inverno dovrai prelevare una porzione di corteccia da rami molto vigorosi, da cui potrai ricavare le gemme per l’innesto; durante l’estate, come visto, potrai procedere all’innesto vero e proprio.
Ecco tutti i passaggi:
- dopo aver conservato le gemme precedentemente prelevate, effettua un’incisione a T sul portainnesto, prestando attenzione a recidere solamente la corteccia; se infatti dovessi arrivare sino al legno sottostante, potresti incorrere in una formazione di gomma e in un innesto fallimentare
- inserisci la tua gemma all’interno dell’incisione a T
- tramite una legatura assicurati che la gemma sia perfettamente aderente ai lembi dell’incisione. Per questo scopo puoi usare sia della rafia sia del nastro da innesto
- non ti rimane che controllare lo stato della legatura ogni due settimane circa, per assicurarti che l’innesto stia procedendo bene
Questo tipo di innesto, tuttavia, è particolarmente utilizzato oltreoceano. Dalle nostre parti è più frequente l’innesto a spacco. Vediamolo insieme.
Ciliegio: innesto a spacco
Abbiamo visto come l’innesto a spacco vada effettuato tra febbraio e marzo, in modo da evitare le gelate e permettendo alla pianta di irrobustirsi ed essere pronta non solo per la fioritura, ma anche per la fruttificazione primaverile.
Questi i passaggi da seguire per effettuare un perfetto innesto a spacco:
- devi innanzitutto tagliare di netto la tua pianta oppure un suo grosso ramo
- otterrai in questo modo uno spacco diametrale
- preleva alcuni rami giovani da un ciliegio produttivo
- sagoma un’estremità di questi rametti fino a quando non avrà assunto una forma di coltello
- inserisci l’estremità dei rami all’interno della spaccatura precedentemente effettuata sul portainnesto
- copri il tutto con del mastice per innesti, con del nastro stringente e con una busta di plastica forata (in modo che l’aria possa comunque circolare)
Innesto del ciliegio: ultime accortezze
Abbiamo visto prima quanto sia importante usare il corretto portainnesto in base alle esigenze del tuo ciliegio e soprattutto in base al terreno che caratterizza il tuo giardino o il tuo orto.
Oltre al ciliegio selvatico, al ciliegio acido e al magaleppo, puoi usare come portainnesti anche le seguenti piante:
- il mandorlo (ecco come potarlo)
- l’amarena, che non ha bisogno di particolari caratteristiche del terreno (qui ecco come coltivarla)
- il susino (scopri come eseguire la potatura)
Ricorda che la cosa più importante da fare quando si tratta di innesti, è impratichirsi. Perciò, inizia quanto prima a provare con queste tecniche. Un po’ come le ciliegie, anche un innesto tira l’altro. Buon divertimento!
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