Hai un meleto? Sei sicuro di conoscere tutte le malattie del melo più importanti e quali sono le soluzioni con cui intervenire?
Oggi parliamo delle malattie del melo.
Prima di addentrarci in questo argomento, però, ti consigliamo di consultare la sezione dedicata alla coltura del melo sul sito di Agronotizie. Troverai tutte le informazioni che ti servono per avere piante sane e produttive.
Buona lettura.
Indice
Il melo (Malus communis, L. 1753)
Come già saprai, il melo appartiene alla famiglia delle Rosacee (o Pomacee), come il pero, e cresce spontaneamente nei boschi di tutta Europa.
La coltivazione di questa specie, originaria del Caucaso e conosciuta anche dai Greci e dai Romani, è stata costantemente pratica in Europa durante il Medioevo.
Ancora oggi il melo è una delle piante da frutto più diffuse. In Italia, può essere presente negli orti familiari di diverse regioni, sia settentrionali che meridionali.
La coltivazione specializzata, però, è piuttosto limitata a Romagna, Veneto e Trentino Alto-Adige.
L’Italia è il principale paese in Europa produttore di mele destinate al consumo diretto, mentre in altre nazioni, come la Francia, la produzione è indirizzata soprattutto alla trasformazione per la creazione di marmellate, confetture, sidro.
Il melo ama i climi temperato – umidi e vegeta anche ad alta quota (oltre i 1000 m di altitudine). Infatti, è in grado di resistere fino a -25 °C.
Il melo si adatta a tutti i tipi di terreno, l’importante è che non siano eccessivamente calcarei (massimo 12 – 15%).
Malattie del melo
Foglie
Oziorinco (Otiorrhynchus spp.)
La malattia del melo che colpisce le foglie è la l’Oziorinco, un genere di coleotteri curculionidi comprendente oltre 1500 specie, note, appunto, con il nome comune di oziorrinchi.
Le foglie vengono attaccate dagli insetti adulti, che durante il mese di giugno ne asportano i bordi.
Sono insetti generalmente notturni. Gli adulti escono al crepuscolo dal loro rifugio sotterraneo e si arrampicano sul fusto della pianta da loro attaccata per raggiungere le foglie più giovani e cibarsene.
Questo crea un danno alla pianta, in quanto la minore superficie fogliare riduce di conseguenza anche l’attività di fotosintesi e quindi la crescita della pianta stessa e dei suoi frutti.
Le larve vivono sottoterra e si nutrono delle radici.
Foglie e germogli
Afide verde (Aphis pomi)
L’afide verde è un afide, quindi un piccolissimo insetto, che si può trovare sui rami e sulle radici del melo.
È lungo circa 2 mm e ha un colore verde intenso. Il danno alla pianta è provocato dal fatto che punge le nervature delle foglie e ne succhia la linfa.
Così facendo, le foglie si increspano e si accartocciano, quindi avvizziscono e cadono.
Come per molti danni alle foglie, questo ha come conseguenza una ridotta fotosintesi e quindi un minore accrescimento della pianta e dei suoi frutti.
Foglie e rami
Oidio (Oidium farinosum), o mal bianco
Abbiamo già parlato dell’oidio del melo in questo articolo.
Riassumendo, si ha la formazione di macchie bianche di aspetto polverulento sulla pagina inferiore delle foglie, che in poco tempo si accartocciano.
I rami si possono ricoprire di una patina biancastra.
I prodotti migliori per sconfiggere questa malattia del melo li puoi trovare presso il tuo consorzio agrario di fiducia.
Sono prodotti preventivi, nel caso che si faccia un trattamento preventivo a fine inverno o inizio primavera, oppure curativi, nel caso l’odio venga porta in pochissime ore dalla forte umidità dell’atmosfera (maggio-giugno).
Ma ricorda… Prevenire è meglio che curare!
Foglie e frutti
Ticchiolatura (Venturia inaequalis)
Questa è una delle più importanti malattie del pomodoro.
La sua infezione provoca la comparsa sulle foglie di macchie irregolari, di color grigio pallido, prima, e poi quasi nere.
Sui giovani frutti compaiono macchie color oliva, di forma tondeggiante, in corrispondenza delle quali si determinano spaccature nelle bucce.
A volte potrebbe essere confusa, guardando solo i frutti, con un’altra patologia denominata spaccatura dei frutti, ma le cui soluzioni sono tutt’altre.
Frutti
Carpocapsa (Carpocapsa pomonella)
È un’altra delle malattie del melo molto diffuse.
Si ha la presenza di larve color giallo paglierino, di piccole dimensioni (1-2 cm), che scavano gallerie nella polpa.
Gli individui adulti sono farfalline non più grandi di 2 cm, con ali anteriori di colore grigio scuro e posteriori di colore grigio chiaro.
Gli interventi contro questo insetto sono prettamente di tipo preventivo, per esempio con la Zeolite. In modo chimico, invece, bisogna intervenire con prodotti appositi, atti ad eliminare le larve.
Rami e radici
Afide lanigero (Eriosoma lanigerum)
Questa malattia del melo si manifesta con la presenza di un piccolissimo insetto, lungo circa 1,5 mm.
Il suo colore è bruno-rossiccio e la provoca danni alla pianta in quanto perfora il legno e succhia la linfa.
La pianta reagisce formando delle escrescenze simili a nodi. In seguito compaiono numerose screpolature sulla corteccia.
La difesa tradizionale mediante prodotti chimici risulta praticamente impossibile perché l’afide lanigero, trovandosi soprattutto all’interno della pianta, risulta protetto e quindi difficilmente raggiungibile.
Per il momento, la lotta si basa sull’abbattimento delle piante colpite e sulla loro distruzione mediante bruciatura o attraverso l’utilizzo di macchine trituratrici che trasformano il legname in cippato.
Allora, vuoi avere una conoscenza a 360° del melo e della sua gestione? Ti suggeriamo di consultare la sezione sul sito di Agronotizie dedicata alla sua coltivazione.
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