Le malattie dell’acacia sono qualcosa contro cui ogni agricoltore si deve confrontare almeno una volta nella vita.
Tante, diverse e dalle origini più disparate, le minacce che mettono a rischio la salute delle tue piante sono dietro l’angolo, soprattutto quando le cure colturali che riservi alle tue acacie non sono ottimali.
Dato che prevenire è sempre meglio che curare, in questo articolo vedremo insieme come coltivare correttamente l’acacia, di modo da prevenire l’insorgere di malattie, e come curare eventuali infestazioni già in atto.
Iniziamo!
Indice
Le malattie dell’acacia si prevengono con delle buone cure colturali
Come sicuramente sapranno gli agricoltori più esperti, “Chi bene inizia è già a metà dell’opera”.
Quando, infatti, pianterai la tua acacia, ricordati di rispettare tutte le pratiche migliori per questa particolare coltura: una buona impostazione aiuterà la pianta a crescere sana e forte e ad avere qualche difesa in più contro eventuali parassiti o funghi.
Da tenere sempre a mente quando si parla di malattie dell’acacia è la straordinaria varietà di esemplari che costituisce la specie.
Conosciamone meglio i dettagli.
Il genere acacia e la robinia pseudoacacia
Il genere acacia comprende numerosi generi di piante, sia sempreverdi che decidue:
- Arbustive
- Arboree
- Rampicanti
Queste piante vengono tendenzialmente apprezzate per la loro bellezza e sono particolarmente usate come ornamenti: i fiori, le foglie e il loro aspetto risulta particolarmente ricercato ed elegante.
Originaria delle zone tropicali, l’acacia è particolarmente diffusa in America, Asia e Africa.
In Italia, la specie più diffusa è quella della Robinia pseudoacacia che fa parte della famiglia delle Fabaceae.
Questa specifica varietà può raggiungere altezze notevoli, tanto da superare i 25 metri.
Oltre le dimensioni, una delle sue peculiarità è la caratteristica forma delle foglie: con la loro forma imparipennata e una lunghezza che arriva anche a 35 centimetri, sono sicuramente singolari e uniche nel loro genere.
I fiori hanno diverse colorazioni che vanno dal bianco al crema: questi formano dei grappoli molto profumati e appetibili sia per api che farfalle.
Altre interessanti varietà di acacia sono:
- L’acacia delbata (ovvero la mimosa)
- L’acacia armata (sempreverde e arbustiva)
- L’acacia retinodes (tende a diventare un piccolo alberello)
Come si coltiva l’acacia?
Per scongiurare eventuali malattie dell’acacia, le cure colturali somministrate nel giusto modo sono essenziali.
Fortunatamente, si tratta di una pianta rustica e quindi molto semplice da coltivare sia a terra che in vaso e in tutte le condizioni climatiche.
Per quanto riguarda l’esposizione della pianta, nonostante prediliga zone luminose e calde, crescerà senza problemi anche in zone ombrose o con climi particolarmente rigidi.
Anche per quanto riguarda la scelta del terreno, l’acacia non ha particolari esigenze e riesce ad adattarsi più o meno a qualsiasi situazione.
Per una crescita ottimale, il suggerimento che vi diamo è quello di usare terreni profondi e con un ottimo drenaggio: questo vi aiuterà nella formazione di un apparato radicale forte e robusto e a scongiurare il pericolo di ristagni idrici.
Per quanto concerne l’annaffiatura, tenete a mente che l’acacia ha bisogno di umidità: in estate, sarà necessario nebulizzare la pianta una volta al giorno con acqua tiepida, così come nel mese di gennaio, ovvero il periodo della germogliazione.
La sua concimazione non è troppo complessa da gestire: sarà sufficiente somministrare un concime organico al momento della posa a terra e ripetere l’azione ogni anno all’inizio dell’autunno.
Per quanto riguarda, invece, le tecniche di propagazione, quelle utilizzabili sono due:
- Quella per talea
- Quella per seme
Il suggerimento è quello di scegliere la tecnica più indicata per la vostra pianta: qualora aveste dubbi, consultate un agronomo.
Malattie dell’acacia: quali sono?
Le malattie dell’acacia possono avere origine diversa: possono essere causati da attacchi di insetti e parassiti o determinati da particolari situazioni climatiche o ambientali.
Vediamo le più frequenti.
Malattie dell’acacia causate da insetti e parassiti
Nonostante sia abbastanza inusuale che l’acacia venga presa di mira da agenti patogeni fungini, può capitare che questi si presentino e si insedino nel legno.
La soluzione, in questi casi, è quella di asportare le parti infestate e, qualora ciò non fosse sufficiente, abbattere l’intera pianta.
Un’altra malattia dell’acacia da non sottovalutare è quella che prevedere l’intervento della cocciniglia, ovvero un insetto che si nutre della linfa dei vegetali.
Se la sua presenza viene trascurata o ignorata, si rischia di creare enormi danni strutturali alla pianta fino a portarla alla morte.
Questi afidi si annidano tra le fessure delle foglie nelle zone poco esposte al sole e, di conseguenza, un ambiente molto secco e con scarsa ventilazione sarà ideale per loro proliferazione.
Identificare un attacco di cocciniglia non è facile, ma un segno da non sottovalutare potrebbe essere la comparsa di colonie di formiche che risalgono il tronco d’albero per andare a nutrirsi della melata, ovvero una sostanza di scarto dolciastra prodotta dal parassita.
Sfortunatamente, non sono molti i rimedi che si possono prendere contro un’infestazione di cocciniglia già in atto: in condizioni normali, si possono utilizzare molti rimedi naturali da poter spruzzare direttamente sui parassiti, ma essendo l’acacia una pianta molto alta, è meglio affidarsi a un esperto del settore.
Altra grave minaccia per l’acacia è la psilla: questo insetto è un pericoloso nemico per la tua pianta e puoi trovare tutti i dettagli in questo articolo.
Altre malattie dell’acacia
Tra i mali comuni che colpiscono questa varietà troviamo anche la Clorosi Ferrica.
Si tratta di una malattia dell’acacia che colpisce soprattutto la variante dealbata e che può essere considerata a tutti gli effetti una fisiopatia.
Il principale sintomo di questa malattia è una decolorazione del fogliame che, da verde, diventerà sempre più giallastro e, successivamente marrone e quindi secca.
La causa della malattia è la carenza di ferro, dovuta a un terreno basico e calcareo.
Il rimedio è, quindi, quello di ristabilire un pH acido e somministrare delle fertirrigazioni con prodotti a base di chelati organici di ferro.
Una volta eliminata la minaccia, il consiglio è quello di cambiare completamente il substrato per evitare ricadute.
Anche in questo caso, è fondamentale consultare un esperto per capire come agire.
Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!