Anche tu coltivi le melanzane?
Per caso hai notato qualche cosa che non va e pensi che sia una delle malattie delle melanzane?
In questo articolo ti spiego come riconoscere di quale malattia si tratta e come risolvere la problematica.
Ecco a te, quindi, tutto ciò che c’è da sapere sulle malattie delle melanzane.
La conservazione delle melanzane
Prima di parlare delle malattie delle melanzane, bisogna innanzitutto conoscere i metodi di conservazione del prodotto e cosa fare prima della semina. Infatti, prima di seminare le nostre melanzane, sarebbe molto utile trattare i semi con una concia. La concia è un metodo con cui vengono trattati i semi, nel quale si utilizzano prodotti naturali (spesso a base di alghe) che possano proteggere la pianta da molte malattie fungine. Già questo può aiutare molto nella salvaguardia delle nostre colture di melanzane dalle principali malattie.
Una volta raccolte le melanzane, nei modi e nei tempi spiegati nell’articolo su come coltivare le melanzane, queste vanno conservate con delle precauzioni. Bisogna conservarle in frigorifero per 10-15 giorni alla temperatura di 7-10 °C. Si possono anche surgelare, ma solo dopo averle tagliate a metà o a spicchi, per un periodo massimo di 6 mesi. Un altro metodo è la conservazione sott’olio: in questo caso le melanzane vengono prima tagliate a fette sottili e poi messe in barattolo insieme agli odori che più ci piacciono.
Malattie delle melanzane
Cominciamo ora quindi a parlare delle malattie delle melanzane. Quelle principali sono soprattutto 4 ed ecco che ti spiego come riconoscerle e come curarle.
Peronospora (Peronospora infestant)
Abbiamo parlato di questa malattia molte volte, soprattutto riferendoci alla peronospora della vite. La peronospera si verifica con formazione iniziale di piccole macchie sfumate e giallastre sulla pagina superiore delle foglie. In corrispondenza di queste macchie, sulla pagina inferiore si sviluppa una muffa di colore grigio.
Soluzione: La lotta chimica si effettua in caso di condizioni favorevoli all’instaurarsi del patogeno, alla comparsa dei primi sintomi o, nelle coltivazioni in cui la malattia è diffusa, si può attuare preventivamente eseguendo trattamenti fin dai primi momenti dell’impianto della coltivazione. Il prodotto migliore da utilizzare è il Rame. Se vi rivolgete al vostro consorzio agrario di fiducia, comunque, potete sicuramente trovare buoni prodotti contro la peronospora.
Vaiolo (Ascochyta hortorum)
Anche questa è una malattia dovuta ad un fungo. Il vaiolo si manifesta con formazione di macchie rotonde di colore verde oliva sulle foglie, che poi diventano brunastre. In seguito, le cellule colpite muoiono e cadono lasciando le foglie con dei piccoli buchi.
Soluzione: In questo caso, la lotta contro il vaiolo è di tipo preventivo (magari scegliendo anche cultivar resistenti). Appena ci accorgiamo della comparsa delle macchie, è opportuno utilizzare prodotti a base di Rame. Importante, però, e non trattare in caso di presenza di fiori.
Ragnetto rosso (Tetranycus althaeae)
Abbiamo già parlato del ragnetto rosso in molti articoli, quindi sicuramente non ti è nuovo. Infatti, il ragnetto rosso è un acaro grande circa mezzo millimetro e, come dice il nome, può essere di colore rosso o verde-giallastro. Le foglie colpite dal ragnetto rosso appaiono prima ricoperte da puntini chiari, poi ingialliscono e muoiono.
Soluzione: Il miglior metodo in assoluto per contrastare il Ragnetto rosso è quello di salvaguardare, o introdurre, altri acari ad esso antagonisti: i Fitoseidi. Questi sono gli unici che riescono a contrastare il Ragnetto rosso in modo permanente. I Fitoseidi sono anche disponibili in commercio, nel caso si vogliano ripristinare o crearne da zero una popolazione. L’immissione deve essere effettuata a fine inverno, prima della ripresa vegetativa. In alternativa ai Fitoseidi, si può fare ricorso ad altri insetti predatori del Ragnetto rosso, come per esempio le coccinelle (Coccinellidae Latreille e Stethorus punctillum).
Dorifora (Leptinotarsa decemlineata)
Abbiamo già conosciuto questo insetto parlando della Dorifora della patata. La melanzana e la patata, infatti, fanno parte della stessa famiglia, le Solanacee, e spesso quelle che sono le malattie delle melanzane sono anche le malattie delle patate. Se le tue melanzane vengono colpite da questo insetto, puoi vedere la presenza di piccoli esserini di colore giallo-arancione, con 10 linee nere sul dorso. Le larve, invece, sono di colore arancione vivo, con puntini neri sui fianchi. Si nutrono delle foglie, delle quali risparmiano solo le nervature principali. Così facendo, quindi, le tue melanzane non possono eseguire la fotosintesi clorofilliana e di conseguenza non riescono a far crescere i frutti per mancanza di nutrimento. Un forte attacco non solo può distruggere tutte le foglie, ma può anche portare le piante di melanzane alla morte.
Soluzione: Puoi scegliere se attuare una lotta chimica, facendo attenzione che la pianta non abbia i fiori, oppure una lotta biologica. Nel primo caso, devi intervenire alla comparsa degli adulti appena questi si manifestano. Ricorda sempre di rispettare i tempi di carenza. La lotta biologica, invece, si avvale del Bacillus thuringiensis.
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