di Antonino Crapanzano
Il rosmarino, Rosmarinus officinalis (Linnaeus, 1753), è una pianta aromatica e perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. E’ una pianta originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa e adesso si è ambientata spontaneamente nell’area mediterranea.
Dalle mille proprietà e utilizzi, il rosmarino può essere impiegato in svariati modi come pianta aromatica, ornamentale in giardino o in vaso, nell’industria cosmetica, come insettifugo o deodorante, nel settore alimentare viene impiegato come additivo e per la produzione di miele monoflorale.
La pianta di rosmarino possiede numerose proprietà medicinali. Per tutti questi motivi e per la sua importanza in natura, come tutti gli esemplari vegetali, dobbiamo difendere il rosmarino dall’attacco dei parassiti patogeni che possono infestarlo e dall’insorgenza delle malattie che possono impedirne il naturale ciclo biologico.
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Indice
Le principali malattie del rosmarino
Le malattie, così come i parassiti, che possono insorgere nelle piante di rosmarino sono diverse e per ciascuna è necessaria molta attenzione, da parte dell’agricoltore, sia nell’individuazione dei sintomi che nei metodi di difesa della pianta stessa. Le principali malattie del rosmarino sono:
- Mal bianco (oidio);
- Alternariosi;
- Marciume radicale;
- Antracnosi (Ascochyta rosmarini).
Mal bianco o Oidio
Il mal bianco è una malattia fungina causata da diverse specie appartenenti alle famiglie fungine del genere Oidium, anche per questo viene chiamata oidio. La varietà di miceti che possono causare il mal bianco è molto elevata e per questo motivo presenta una maggiore incidenza e dannosità rispetto ad altre malattie.
La diffusione delle spore che causano l’insorgenza della malattia è dovuto alle alte temperature, comprese fra 20 e 30 °C, e all’umidità presente sulle foglie che ne permette l’attecchimento nel periodo tra la tarda primavera e l’estate; non sopravvivono, invece, alle piogge perché verranno dilavate dalle parti infette.
I principali sintomi del mal bianco sono rappresentati da macchie bianche polverulente su varie parti della pianta come foglie, fiori, gemme e frutti in via di maturazione; la polvere bianca presente sulla pianta ricoprirà tutta o parte della zona colpita della pianta.
All’estendersi dell’infezione si avrà la necrosi dei tessuti, il disseccamento delle porzioni infette e la loro caduta prematura. Le foglie ingialliscono, poi vanno incontro all’avvizzimento. I frutti in maturazione rammolliscono e si spaccheranno con conseguente ingresso di parassiti che contribuiranno alla morte della pianta.
Questa malattia, conosciuta come mal bianco, provoca l’indebolimento generale del rosmarino e influisce negativamente sul suo sviluppo causandone difficoltà di accrescimento. La difesa chimica viene effettuata con lo zolfo, altrimenti può essere utilizzato infuso di equiseto con aggiunta di silicato di sodio allo 0,5-1%.
Malattie del rosmarino: Alternariosi
L’alternariosi è una malattia causata dai funghi appartenenti al genere Alternaria. Questo genere di funghi è molto diffuso e si riproduce in ambienti caratterizzati da una umidità superiore al 65% e da temperature comprese da 18 a 30°C.
Le spore del genere Alternaria si diffondono e saranno presenti in maggior misura da luglio a settembre. I sintomi si manifestano sulle radici e sulle foglie con la comparsa di macchie nere tondeggianti, inizialmente, che si evolveranno in necrosi e seccumi che ricoprono l’intera superficie, al crescere del numero dei funghi.
Questa malattia del rosmarino può portare, nei casi più gravi, ad un essiccamento generale degli organi fogliari della pianta poiché si propaga mediante le parti che sono state infestate dai funghi parassiti e tramite i semi della pianta.
La prevenzione si esegue ricorrendo alla rotazione delle colture. Si procede utilizzando prodotti a base di rame, al contrario non deve essere utilizzato letame non decomposto. Infine, l’alternariosi può presentarsi anche sui semi e per questo è necessario verificare che le sementi siano sane.
Marciume radicale
Anche il marciume radicale del rosmarino, come le malattie appena descritte, è causato da funghi parassiti e in questo caso si tratta di Armillaria mellea che attacca principalmente piante arboree ma si presenta anche sulle piante ornamentali coltivate in condizioni non idonee.
Il fungo si manifesta tramite la comparsa di placche di micelio di color bianco crema, sotto la corteccia, che avranno una tipica forma a ventaglio. I sintomi possono essere confusi con quelli di altre patologie in quanto si avranno foglie clorotiche, rami deboli e crescita stentata della pianta.
L’attività di questi funghi si svolge durante tutto l’anno, soprattutto in presenza di terreni caratterizzati da ristagno idrico, andando a colpire esemplari già debilitati o che presentino lacerazioni sul tronco. Il marciume radicale può essere causato anche da patogeni come Thielaviopsis basicola e funghi appartenenti al genere Phytium.
Per eliminare l’infestazione è necessario rimuovere i rami che presentano le foglie ingiallite, dopodiché si rimuovono tutte le spore fungine presenti raschiando la superficie. Infine, si procede con trattamento con sali di rame o ferro per inibire l’azione del fungo. Anche il terreno deve essere disinfettato, utilizzando lo zolfo.
Malattie del rosmarino: Antracnosi
L’antracnosi è una delle malattie, causata da parassiti fungini come Ascochyta rosmarini, che colpisce molti ortaggi, piante da frutto e aromatiche come il rosmarino e infesta principalmente le giovani foglie, i germogli e i piccioli fogliari.
Il patogeno è favorito dalla presenza di condizioni climatiche caldo-umide e per questo motivo lo sviluppo della malattia sarà grave in tali ambienti e nelle coltivazioni in serra; inoltre, questo fungo si conserverà nelle fruttificazioni dei tessuti infetti.
Sui germogli provoca la comparsa di cancri rameali con l’infossamento della corteccia. Sui piccioli fogliari, invece, si avranno strozzature necrotiche di color rosato, di conseguenza i germogli necrotizzano e si ripiegano ad uncino.
Sulle foglie si hanno deformazioni, ispessimento e la comparsa di macchie necrotiche tondeggianti che potranno ricoprire l’intera lamina fogliare. In caso di gravi attacchi si andrà incontro alla defogliazione.
La prevenzione può essere effettuata con infuso di equiseto. La lotta chimica, invece, con ossicloruro di rame o utilizzando prodotti triazolici. E’ utile ricorrere alla rotazione delle colture e allontanare le piante che mostrano le prime infestazioni.
I principali parassiti del rosmarino
Dopo aver parlato delle malattie che danneggiano le nostre piante di rosmarino, vediamo quali sono i principali parassiti che possono infestare questo arbusto. I principali parassiti del rosmarino sono:
- Crisolina del rosmarino, Chrysolina americana (Linnaeus, 1758);
- Cacoecimorpha pronubana, Hubner;
- Afidi.
Crisolina del rosmarino
La crisolina del rosmarino o Chrysolina americana è un parassita coleottero, originario dell’Europa mediterranea, appartenente alla famiglia dei Chrysomelidae. Di piccole dimensioni, gli adulti misurano da 5 a 8 mm di lunghezza e hanno le elitre a strisce di colore verde scuro, azzurro/violaceo con riflessi lucenti.
Questo coleottero non è in grado di volare a causa della ridotta lunghezza delle sue ali. Le larve si trovano soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie e si presentano di color bianco con strisce nere longitudinali. Le uova, infine, hanno una forma allungata di circa 2 mm di lunghezza e sono di color giallo pallido.
I danni sulla pianta sono causati dagli adulti e dalle larve che si nutriranno carico del fogliame . I primi compariranno in primavera e cominciano a nutrirsi subito delle foglie, arrestano la loro attività durante i mesi più caldi e riprenderanno alla fine dell’estate.
La comparsa delle larve si ha dopo circa 8-10 giorni dalla deposizione delle uova, queste si nutrono delle foglie e dopo un certo periodo, si impupano nel terreno trascorrendo il periodo invernale in questo stadio.
Quando si concentrano un elevato numero di esemplari, la pianta andrà incontro alla defogliazione che ne determinerà il deperimento.
Per allontanare questo parassita dalle nostre piante si può ricorrere all’utilizzo di prodotti a base di piretro naturale o macerato d’ortica. Se, invece, vengono attaccate le piante piccole si può procedere alla rimozione manuale degli adulti e delle uova.
Cacoecimorpha pronubana
Meglio conosciuta come tortricide mediterranea, è uno dei principali fitofagi del garofano ma da quando nelle nostre regioni è arrivata Epicoristodes acerbella, Cacoecimorpha pronubana si è adattata ad altre colture come il rosmarino.
Gli esemplari adulti sono farfalle con le ali anteriori di color mattone. Nel corso dell’anno, dalla primavera fino ai mesi di settembre e ottobre, si susseguono diverse generazioni che possono anche sovrapporsi, in numero compreso da 2 a 4.
I sintomi sono dovuti principalmente all’attività trofica delle larve che causano erosioni fogliari e dei germogli. Successivamente, scavano una galleria longitudinale all’interno del fusto e poi fuoriescono da un foro laterale. La pianta appassisce, dissecca in quanto sarà molto fragile potendosi spezzare a causa di pioggia e vento.
Parassiti del rosmarino: Afidi
Infine, tra i parassiti del rosmarino che causano l’insorgenza di infestazioni e malattie vi sono gli afidi, chiamati anche pidocchi delle piante.
Se volete saperne di più su come eliminare gli afidi dalle vostre piante, potete dare un’occhiata anche a questo articolo.
Se volete maggiori informazioni, potete approfondire la conoscenza degli afidi delle patate, afidi delle fave, afidi del cavolfiore e del cavolo.
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