L’albero di noci pecan, nativo del Sud e del Nord America, è ormai ampiamente diffuso in tutto il mondo per la bontà dei suoi frutti e del suo legno, spesso impiegato nelle costruzioni edilizie.
Impariamo a conoscerlo e a curarlo con questa guida sulla coltivazione del noce pecan.
Il pecan (Carya illinoensis (Wangenh.), K. Koch) è un albero da frutto originario della zona di confine tra Messico e Stati Uniti appartenente alla famiglia delle Juglandaceae.
Oggi è coltivato soprattutto nell’America meridionale, ma anche in Australia e in Israele. Sebbene la diffusione in Europa sia limitata, in Italia esiste una coltivazione modesta situata in Sicilia.
L’albero può essere molto longevo; proprio per questo, nonostante la veloce crescita iniziale, l’albero pecan inizia a fruttificare solitamente dopo dieci anni di vita.
E’ un albero autofertile, con fiori sia maschili (di forma allungata) e femminili (tondeggianti, su lunghe spighe). I frutti hanno una buccia liscia e sottile. Ciò che mangiamo è il gheriglio, spesso utilizzato in pasticceria.
Indice
Noci pecan: coltivazione
L’albero di noci pecan è solitamente coltivato dove può avere molto spazio; proprio qui raggiunge i trenta metri di altezza da adulto.
Nelle coltivazioni private, invece, l’albero può raggiungere i dieci metri di altezza al suo stato maggiore.
Esistono moltissime varietà di pecan, si contano infatti fino a 500 tipologie diverse. A seconda della resistenza al clima torrido, si distinguono in varietà orientali, adatti ai climi umidi, e occidentali, più resistenti ai periodi di scarsa irrigazione.
Messa a dimora del noce pecan
La messa a dimora deve seguire ad un intervento di preparazione del terreno profondo e ben eseguito, con una lavorazione profonda e una concimazione organica.
Il periodo migliore per la messa a dimora è quello di dormienza, quindi nel periodo invernale tra novembre e marzo – evitando, ovviamente, i periodi di gelo del terreno.
Il sesto d’impianto deve essere proporzionato alla chioma; data la vasta dimensione nel caso del pecan, è meglio mantenere una distanza di circa 10 metri fra un albero e l’altro. Se coltivato insieme ad altri alberi, fra il pecan e gli altri esemplari è meglio mantenere una distanza di almeno 15 metri.
Per lo stesso motivo della proporzione rispetto alla dimensione delle radici, la buca nel terreno dev’essere abbastanza profonda, almeno 90 x 90 centimetri.
A questo punto, bisogna scegliere se coltivare un albero a radice nuda o in vaso. La scelta ricade solitamente su quest’ultimo, poiché sono in genere più resistenti.
Terreno del noce pecan
Il terreno giusto può essere davvero determinante per la buona riuscita dell’albero di pecan. Quello ideale è a medio impasto, profondo e ben drenante.
Sono sconsigliati i terreni argillosi perché filtrano l’acqua negli strati profondi del suolo, mentre il pecan è un albero che ha bisogno di acqua.
Il pH ideale è neutro, tra 5.5 e 6.5 come valore di riferimento.
E’ bene tenere conto delle necessità climatiche che il pecan richiede per una crescita adeguata: il pecan predilige le temperature miti, dove nel periodo di dormienza la temperatura non va oltre i -10°. Per questo il pecan è coltivato soprattutto nelle regioni del centro-sud.
Irrigazione del noce pecan
L’acqua è un elemento fondamentale per la crescita del pecan. Specialmente nei primi anni di vita, l’irrigazione deve essere sempre adeguata e l’albero non deve mai soffrire di siccità.
Una volta che l’albero è cresciuto, le normali precipitazioni di un clima mite sono sufficienti per irrigare la pianta in maniera adeguata.
Concime del noce pecan
Come per i più comuni alberi da frutto, il pecan trae beneficio da una buona concimazione organica da fornire sia prima della messa a dimora, sia durante i primi anni di vita.
Il fertilizzante migliore è costituito da letame maturo o, in alternativa, stallatico pelletato. Ogni anno, la concimazione va ripetuta con stesso materiale o con compost domestico e cenere di legna.
Potatura del noce pecan
Gli interventi di potatura nell’albero di pecan sono fondamentali per mantenere la chioma in ordine e per evitare che i rami soffrano di scarsa areazione.
Per i primi tre anni la potatura non va eseguita, per permettere all’albero di prendere la forma. Quindi, si procede eliminando i rami che, intrecciandosi tra di loro, potrebbero impedire la fruttificazione regolare.
E’ importante, inoltre, assicurarsi che la chioma sia all’interno ben arieggiata. Una volta all’anno, infine, si dovrà procedere con la potatura di rinnovo per eliminare rami danneggiati o secchi.
Raccolta delle noci pecan
Le noci pecan, comunemente chiamate anche noci americane, vengono generalmente raccolte subito dopo le noci classiche, quindi tra ottobre e novembre.
Sono particolarmente apprezzate non sono per il buon sapore del gheriglio, ma anche per le ottime proprietà nutrizionali: sono una naturale fonte di grassi monoinsaturi. Proprio per l’alto contenuto calorico, è comunque bene limitarne il consumo quotidiano.
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