Coltivazione quinoa: una pratica interessante e redditizia che, in queste righe, analizzeremo con molta attenzione. Si tratta, infatti, di una coltura che, sempre più spesso, viene usata e menzionate in ricette moderne e che, mai come ora, suscita molta curiosità tra agricoltori e non.
L’origine della quinoa ,(Chenopodium quinoa Willd.), va ricercata nelle lontane zone tra le Ande, la Bolivia, il Perù ed il Cile. L’antichissima popolazione degli Inca chiamava questo seme: “chisiya marna”, che in lingua quechua significa “madre di tutti i semi”. Oltre a questo nome, successivamente la popolazione l’ha ribattezzata come: “riso degli Inca”, poiché era l’alimento base di questo popolo. C’è da sottolineare una stretta connessione di questo seme con il lama, animale tipico di questo zone; di fatto la quinoa si diffuse nei territori delle Ande insieme appunto al lama più di 6.000 anni fa, creando tra di loro un vero e proprio rapporto simbiotico, poiché i campi di quinoa vengono infatti concimati con il letame del lama che poi si nutrirà della pianta futura.
Indice
Ovviamente la religione aveva una valenza molto rilevante in queste popolazioni e la quinoa aveva un ruolo definito sacro, divenendo il simbolo del grande e secolare impero Inca.
Arrivando al periodo dei conquistadores spagnoli, portatori di fede e cultura cattolica, essi decisero di abolire del tutto questo seme che non apparteneva di fatto alle loro credenze.
Ciò che fecero i conquistatori spagnoli fu una vera e propria estirpazione di tutte le piantagioni di quinoa, riproponendo altri tipi di colture più vicine alle loro tradizioni, come i pomodori o le patate.
Dopo diversi secoli di silenzio, questa pianta fu riscoperta a partire dagli anni ’70, grazie ad alcuni ricercatori americani che esaminarono alcune aree dove la quinoa non fu stata estirpata del tutto.
Riprovando a seminarla in altri luoghi, ora la quinoa ha ripreso del tutto il suo sviluppo arrivando anche nel nostro paese e riproponendosi come una nuova coltura da reddito.
Coltivazione quinoa: ambiente e terreno
Abbiamo visto nello specifico l’origine di questa pianta e per questo non dovremo stupirci se le caratteristiche ideali per la sua coltivazioni rispecchiano esattamente quelle delle zone peruviane e boliviane nello specifico.
Tipo di terreno
Di fatto , le caratteristiche peculiari di questi territori sono: resistenza alla siccità, adattabilità ai suoli salini e iper sensibilità alle temperature elevate.
Per questo motivo, i terreni da scartare e non considerati adatti alla coltivazione della quinoa sono principalmente due.
Le zone dove sono presenti i ristagni d’acqua e quelle esposte a gelate nel periodo della fioritura.
Umidità e temperatura
Per quanto riguarda il clima ideale della quinoa, va detto che durante la semina, i semi germinano dopo 24 ore e la piantina emerge dal terreno dopo circa una settimana. La germinazione è facilitata con temperature comprese tra 18 – 24°C.
La quinoa, però, si sviluppa in modo ottimale in aree dove le temperature diurne non superano i 32° e quelle notturne non scendono mai sotto i 4°C.
Quando piantare la quinoa
La semina, avviene in primavera (ovviamente al sud o nelle zone più calde avverrà in anticipo rispetto al nord).
È da tenere in considerazione la distanza ideale tra le file, che è di 50/60cm, mentre la distanza sulla fila è di 10/20 cm, (sarà necessario ostruire alcune uscite in modo da ottenere una distanza tra le file che consenta di procedere al diserbo meccanico)
Coltivare la pianta di quinoa
Vediamo, quindi, qualche buona pratica su come coltivare la quinoa e garantirsi un ottimo raccolto.
La rotazione
È importante una buona gestione del terreno e una buona tecnica di rotazione, così il controllo delle erbe sarà meno complicato e potrà essere realizzato con una semplice sarchiatura.
Irrigazione
Una caratteristica peculiare di questa pianta è, come abbiamo visto, la sua resistenza alla siccità.
Per questo motivo non necessita di particolari disposizioni riguardo l’irrigazione.
Gestione delle avversità
Questo cereale non è affetto da particolari problematiche a livello di malattie, anche se alcune varietà possono essere particolarmente soggette alla peronospora. (In questo articolo vi abbiamo spiegato tutti i segreti per sconfiggerla.)
Quando si raccoglie la quinoa
Per quanto riguarda la raccolta, può essere utilizzata una comune mietitrebbia da cereali. La cosa più importante su cui porre maggiore attenzione è il livello di umidità, fattore ancora una volta determinante ai fini della produzione.
La quinoa viene normalmente raccolta con un livello di umidità pari al 14/15% per poi subire un processo di essiccazione per portare l’umidità sotto il 12%.
Costi e ricavi della quinoa
Innanzitutto c’è da specificare che il costo per coltivare circa un ettaro di quinoa è pari a 800 euro. C’è da considerare, come detto, che questo cereale non ha bisogno di cure particolari e neanche di molta acqua, quindi fattori che ci fanno risparmiare su tutti i costi accessori.
350 euro al quintale è il prezzo di vendita della quinoa.
Questo particolare e molto apprezzato alimento non a caso è stato eletto dalla FAO nel 2013, cibo dell’anno, in considerazione del suo ruolo nella lotta contro fame e malnutrizione.
È un seme piccolo che all’apparenza non sembra nascondere grandi cose ma in realtà al suo intero contiene: il doppio delle proteine del riso, vitamina B2 e magnesio, ma anche vitamina B6 e E, zinco e ferro e perfino fibre e Omega 3. Tutte queste motivazioni portano a considerare la qinoa come una delle colture redditizie.
Per la quinoa quindi è il caso di dire… nella botte piccola, c’è il vino buono!
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