Papiro pianta: tutto quello che devi sapere su questa coltura

Il papiro è una pianta che tutti noi conosciamo perché protagonista indiscussa della storia egiziana; i geroglifici, oltre essere incisi sulle mura delle piramidi, venivano scritti su fogli di papiro, proprio come i testi arabi o greci.

La pianta di papiro è stata fondamentale per lo sviluppo del mondo come oggi lo conosciamo; secoli fa, la sua presenza era strettamente connessa alle zone più umide del delta del Nilo, ma oggi può essere coltivata ovunque.

In egiziano, il termine papiro significa figlio del re e la pianta simboleggiava la rigenerazione del mondo.

Si tratta, sicuramente, di una cultura dalla storia lunga e affascinante e in questo articolo scopriremo insieme tutto ciò che c’è da sapere su di lei.

Iniziamo.

Indice

Le caratteristiche della pianta di papiro

Il nome scientifico del papiro è Cyperus Papyrus e appartiene alla famiglia delle Cyperaceae.

Cyperus Papyrus, ovvero il nome scientifico del papiro

Tra gli esemplari di cyperus esistono circa 700 varietà diverse e tra queste possiamo trovare:

  • Il Cyperus papyrus, ovvero una pianta molto diffusa nei giardini di tutto il mondo
  • Il Cyperus involucratus o alternifolius è invece una varietà da ambienti chiusi

Il papiro è una canna di palude i cui fusti raggiungono un’altezza compresa tra i due e i cinque metri. I fusti sono senza foglie, abbastanza sottili e verde scuro. Il rizoma è invece legnoso e particolarmente grosso.

All’apice di ogni fusto sono presenti delle brattee, ovvero delle foglie modificate che accompagnano le infiorescenze; queste ultime sono invece ombrelliformi e i raggi raggiungono una lunghezza compresa tra i 10cm e i 30cm. Nelle infiorescenze sono presenti delle spighe color paglierino con all’interno dei frutti secchi, conosciuti con il nome di acheni, di forma allungata.

Lo spettacolo della fioritura del papiro può essere ammirato dal mese di luglio a quello di settembre.

Papiro: terreno ed esposizione

La pianta di papiro ha bisogno di un terreno che abbia le seguenti tre caratteristiche principali:

  • soffice
  • profondo
  • poroso
  • drenante
  • umido
  • fertile

Per quanto riguarda invece l’esposizione, il papiro ama una collocazione in un punto raggiunto dalla luce solare, ma stai attento a non esporlo direttamente ai raggi del sole. Infatti, soprattutto durante i mesi più caldi, le foglie del tuo papiro potrebbero venire bruciate dal sole. Per tale ragione ti consigliamo un’esposizione sì in un punto luminoso, ma anche al riparo dai raggi più diretti.

La temperatura ideale per la crescita del papiro si attesta intorno ai 22°C, ma ricorda: una temperatura eccessivamente bassa che si mantiene costante per un periodo piuttosto lungo può rappresentare una potenziale minaccia decisamente elevata per questa pianta.

Ma dove puoi coltivare il papiro? Hai due opzioni principali:

  • in un laghetto artificiale dove il papiro crescerà in modo rigoglioso, rendendo inoltre il tuo giardino straordinariamente bello
  • in appartamento, all’interno di un vaso e di un portavasi abbastanza grandi da poterlo contenere; in questo caso, però, dovrai ricordare di irrigare il papiro con grande costanza: la pianta dovrà essere costantemente inzuppata, così da mantenere il livello di umidità ideale durante tutte le stagioni dell’anno

Papiro e acqua: come gestire l’irrigazione della pianta

Il papiro è una pianta che, in una retta ipotetica, si trova al polo opposto rispetto alle piante grasse. Se infatti le succulente possono vivere benissimo con un apporto idrico talvolta molto basso, il papiro, al contrario, è un grande amante dell’acqua.

Si tratta infatti di una pianta acquatica, come la sua collocazione egiziana lascia intendere. Non solo: il papiro ama molto anche l’umidità. Appare dunque chiaro come, sia che tu decida di optare per una coltivazione in esterno oppure per una coltivazione dentro casa, questa pianta non dovrebbe mai essere lasciata asciutta.

Pianta di papiro: cure colturali

L’irrigazione, l’abbiamo visto, è senz’altro la cura colturale alla quale dovrai prestare più attenzione quando si tratta di far crescere una pianta di papiro.

Per il resto, infatti, le cure colturali sono decisamente poco impegnative. Iniziamo dalla concimazione, della quale dovrai occuparti ogni due settimane circa. Ti consigliamo di utilizzare un concime liquido diluito nell’acqua delle innaffiature durante l’estate, mentre in inverno, quando le irrigazioni potranno diminuire di frequenza, mischia il concime con l’acqua non calcarea che utilizzerai per nebulizzare il papiro di tanto in tanto.

Se stai coltivando la tua pianta di papiro in vaso, capire quando è il momento di utilizzare un contenitore più grande è molto semplice: il rinvaso dovrà avvenire quando le radici non avranno più spazio per continuare a crescere.

La potatura, invece, sebbene fondamentale nella cura di tantissime piante e alberi da frutto, non è una tecnica colturale che interessa la pianta di papiro. Dovrai semplicemente tagliare con delle cesoie pulite e affilate gli steli che appaiono secchi, danneggiati o spezzati. Se non sai quali strumenti acquistare, approfitta dei nostri consigli qui, qui e qui!

Pianta di papiro: moltiplicazione

Vuoi moltiplicare la tua pianta di papiro? Niente di più semplice!

Uno dei modi più diffusi per propagare questa pianta è mediante la divisione dei cespi. Ecco i passaggi da seguire:

  • togli il papiro dal vaso
  • stacca alcuni dei rizomi che presentano radici ben sviluppate
  • pianta singolarmente ogni cespo che hai prelevato
  • assicurati che il terriccio sia soffice, drenante e ricco

In alternativa, puoi sempre moltiplicare il papiro per talea:

  • prendi un recipiente pieno d’acqua
  • disponi al suo interno i ciuffi apicali del papiro sistemati a testa in giù
  • aspetta che le talee emettano delle radici
  • rinvasale singolarmente

 

Ed ecco tutte le informazioni di base delle quali hai bisogno per iniziare a coltivare il papiro. Attenzione solo ad alcuni suoi nemici che ben conosciamo: gli afidi e le cocciniglie.

 

Buon divertimento!

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Papiro pianta: tutto quello che devi sapere su questa coltura ultima modifica: 2020-08-24T18:27:30+00:00 da Giulia Corrias

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