di Dott. Giuseppe Pepe
Oggi vi parleremo dei parassiti delle piante aromatiche.
In questo articolo spiegheremo quali sono le piante aromatiche e perché si chiamano in questo modo, quali sono i parassiti più diffusi, come riconoscerli e come prevenirli.
Buona lettura!
Indice
Breve descrizione e caratteristiche
Quando si parla di piante aromatiche si parla, nella maggior parte dei casi, di piante erbacee, quindi con fusto verde e non legnoso, generalmente di taglia bassa e annuali, ma non sono rare anche piante aromatiche biennali o perenni.
Generalmente le piante aromatiche sono quelle impiegate in cucina, mentre le piante usate in erboristeria per le loro proprietà curative e benefiche vengono normalmente chiamate piante officinali; alcune vengono usate sia in cucina che in erboristeria.
Delle piante aromatiche si possono utilizzare varie parti, quali foglie, frutti, fiori e radici.
In genere però, nella maggior parte dei casi, gli organi più usati delle piante aromatiche sono le foglie.
Come vedremo in seguito questi organi sono anche quelli maggiormente preferiti dai parassiti delle piante aromatiche.
Nella maggior parte delle piante aromatiche, la parte epigea, ovvero quella fuori terra, non lignifica e rifiorisce in primavera; eccezion fatta per la salvia e il rosmarino, che sono piante che lignificano, cespugliose, anche arbustive.
La maggior parte delle piante aromatiche è tipica delle zone mediterranee e rientra nelle famiglie delle Lamiaceae e Apiaceae; ricche di oli essenziali e eterici, dal quale derivano i tipici aromi da cui il nome, appunto, di piante aromatiche.
Le Lamiaceae amano un clima temperato; le più importanti sono:
Le Apiaceae sono dette anche Umbelliferae a causa della tipica infiorescenza a ombrello e comprendono circa 3000 specie caratteristiche di tutte le zone temperate del mondo.
Le piante aromatiche comprese in questa famiglia sono, come per le Lamiaceae, tipicamente usate in cucina; le più importanti sono:
- Prezzemolo;
- Levistico;
- Cerfoglio;
- Aneto;
- Finocchio;
- Cumino;
- Anice.
La coltivazione delle piante aromatiche non necessita di molto spazio ed è generalmente semplice grazie alla rusticità delle stesse e può essere svolta anche in vasi su balconi e davanzali.
Anche se molto resistenti però, le piante aromatiche non sono esenti da attacchi di parassiti.
Parassiti delle piante aromatiche
Come anticipato, alcune piante aromatiche sono molto rustiche e quindi molto resistenti a stress ambientali e ad attacchi di parassiti.
Alcune però, in particolari contesti climatici, sono più suscettibili ad attacchi da parte di funghi o insetti parassiti che possono portare anche ingenti danni economici, se non la totale perdita del raccolto.
Tra i parassiti delle piante aromatiche troviamo ad esempio gli afidi chiamati spesso anche pidocchi delle piante, che infestano quasi tutte le piante ornamentali e agrarie, comprese le aromatiche.
Questi piccoli insetti si nutrono della linfa attraverso punture di alimentazione che provocano deformazione degli organi attaccati; inoltre indeboliscono la pianta anche attraverso imbrattamento mediante sostanze zuccherine chiamate melata che, attraverso il successivo insediarsi di fumaggini, impediscono la fotosintesi clorofilliana.
Inoltre attraverso le punture di alimentazione sono capaci anche di trasmettere virus passandoli dalle piante infette alle piante sane.
Altri parassiti delle piante aromatiche possono essere le cocciniglie; piccoli insetti tondi ed appiattiti, con uno scudo sul dorso di colore marrone o bianco, talvolta ricoperto di sostanze cerose che danno un aspetto cotonoso.
Altri parassiti delle aromatiche che questa volta si nutrono praticamente a morsi delle foglie e di altre parti della pianta possono essere vari coleotteri quali la dorifora, altri insetti quali cimici, farfalla cavolaia, cicaline e acari.
Oltre agli insetti, anche i funghi possono svolgere cicli da parassiti delle piante aromatiche, come ad esempio la botrite, peronospora e oidio.
Lotta ai parassiti delle piante aromatiche
Come sempre, a prescindere da convenzionale, biologico o integrato, la lotta ai parassiti va fatta mettendo in campo tutte quelle strategie agronomiche di tipo preventivo atte a proteggere e aumentare la resistenza naturale delle piante, oltre che evitare del tutto che il parassita si presenti in campo, ricorrendo soltanto quando necessario, a prodotti fitosanitari ammessi.
Importante, nella lotta ai parassiti delle piante aromatiche è il monitoraggio periodico dello stato di salute delle piante, della presenza e del numero di parassiti o infezioni in campo, in modo da poter intervenire tempestivamente qualora vengano superate le soglie di danno economico.
Le importanti azioni da intraprendere ai fini di avere un buono stato fitosanitario generale delle piante aromatiche sono:
- Equilibrare le concimazioni azotate; come detto più volte, troppo azoto rende le piante maggiormente appetitose per parassiti fungini e insetti con apparato boccale pungente succhiatore, predisponendole quindi all’attacco;
- Adottare sesti di impianto tali da favorire l’arieggiamento tra le foglie e una rapida asciugatura delle stesse per evitare l’insorgere di malattie fungine;
- Evitare l’irrigazione a pioggia, per non bagnare le foglie e diffondere malattie fungine;
- Non ripetere le stesse colture sullo stesso appezzamento, scegliendo opportune rotazioni mediante specie non ospiti dello stesso parassita riscontrato in campo; in genere, in regime biologico, una coltura può ripetersi sullo stesso appezzamento solo dopo due colture principali, una delle quale leguminosa;
- Preferire la presenza in prossimità della zona coltivata di piante ospiti di predatori naturali dei parassiti attesi;
- Utilizzare infusi, macerati e decotti utili ad aumentare le difese naturali delle piante;
- Utilizzare macerati e decotti ad azione repellente;
- Ricorso a preparati a base di microrganismi naturali, ad azione competitiva o parassitaria quali ad esempio Bacillus thuringiensis, nei confronti del parassita riscontrato in campo;
- Utilizzare sistemi di difesa meccanici quali trappole e reti anti-insetto;
- Lancio in campo di insetti utili;
- Utilizzo di antiparassitari naturali, o di origine naturale.
Molti dei parassiti citati, sono stati già affrontati in altri nostri articoli, per i quali sono stati riportati i link utili ai fini di reperire maggiori notizie in merito a sistemi di lotta maggiormente appropriati per ogni singolo parassita.
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