Buone notizie per il mondo dell’agricoltura: secondo Coldiretti, nel 2018 il settore primario è stato il primo per quanto riguarda la crescita di partite IVA aperte, con un incremento del 14% rispetto agli anni scorsi.
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La nuova epoca d’oro dell’economia: partita IVA e agricoltura
Secondo i dati raccolti durante il secondo trimestre del 2018, di tutte le 130.400 partite IVA aperte il 12,9% sarebbe per attività riconducibili al settore agricolo.
La maggior parte di queste aperture sarebbe riconducibile a giovani al di sotto dei 35 anni, confermando ampiamente il trend che sta velocemente avanzando nel nostro paese: i giovani italiani stanno riscoprendo il piacere di lavorare la terra e hanno portato la nazione a essere il leader in Europa per quanto riguarda il numero di under 30 impiegati nel settore.
Questo processo, oltre che portare una maggiore produttività, fa bene all’agricoltura soprattutto dal punto di vista delle innovazioni apportate al settore tutto: da grosse trasformazioni a livello aziendale alle fattorie didattiche, passando per la produzione di energie rinnovabili.
Le cause di questa crescita
Purtroppo, o per fortuna, le cause della crescita di partite IVA in agricoltura è dettata dalle attuali condizioni in cui verte il Bel Paese, dove sempre più giovani decidono di sviluppare la propria idea imprenditoriale in autonomia, unendo le proprie competenze tecniche alle proprie passioni.
È per questo motivo che l’agricoltura sta vivendo un periodo leggermente migliore rispetto agli ultimi 8 anni perché molti giovani under 35 non la vedono più come “l’ultima occasione per racimolare qualche soldo”, ma un vero e proprio campo in cui mettere a frutto le proprie capacità, migliorando un settore che, altrimenti, rischierebbe di rimane fermo e statico.
Ora che più di 30.000 giovani hanno deciso di avvicinarsi all’universo dell’agricoltura grazie a iniziative come i Piani di Sviluppo Rurale portati avanti dalle regioni grazie ai soldi concessi dall’Unione Europea, la sfida sarà, da parte delle amministrazioni locali e regionali trovare i modi giusti per coltivare questi talenti e metterli nelle condizioni di portare avanti i loro piani.
Coldiretti ha prontamente provveduto a creare una task force di supporto per tutti i giovani imprenditori che si sono avvicinati al settore agricolo, istituendo tutor, corsi di formazione e consigli per accesso al credito.
Giovani, partita IVA e agricoltura
Secondo i dati raccolti da Coldiretti e Ixè, il 57% dei giovani italiani preferirebbe avere i mezzi per aprire e gestire un agriturismo piuttosto che lavorare per una multinazionale o lavorare in banca.
Quale modo migliore per concludere questo articolo, se non lasciare qualche suggerimento a tutti gli under 35 (ma non solo) che vogliono approcciarsi al mondo dell’imprenditoria agricola?
Fondamentalmente, aprire la partita IVA è un’operazione facile.
Basta avere i documenti necessari e scegliere una delle seguenti modalità di attivazione:
- Rivolgersi a Coldiretti: dopo aver eseguito un versamento di poche decine di euro, l’ufficio si occuperà di tutte le pratiche
- Tramite comunicazione unica: è possibile registrarsi online attraverso il portale Comunica
- Direttamente all’Agenzia delle entrate: basta recarsi nell’ufficio competente con tutti i documenti necessari e poi recarsi all’INPS per aprire la tua posizione pensionistica
Infine (e forse questa è la parte più ostica), bisognerà capire quale regime rispecchia le tue esigenze imprenditoriali.
Regime di esonero
Dedicato a chi ha un volume d’affari pari o inferiore a 7.000€ e il cui reddito è costituito per i 2/3 da cessioni di prodotti di agricoli derivanti dalla proprIa attività.
Chi rientra in questo regime può:
- non pagare né incassare iva
- non tenere contabilità
- non presentare la dichiarazione iva
Regime speciale
Dedicato a chi supera i 7.000€, questo regime prevede un calcolo dell’IVA forfettario basato sull’applicazione delle percentuali di compensazione sull’ammontare delle cessioni di prodotti agricoli.
Chi rientra in questo regime ha l’obbligo di tenere 3 registri:
- Registro IVA degli acquisti
- Registro IVA delle fatture emesse
- Registro dei corrispettivi
Regime ordinario
Il regime ordinario altro non è che il regime fiscale che si applica all’imprenditoria non agricola; in questo caso valgono le regole standard per l’applicazione dell’IVA e vi è l’obbligo di emettere scontrino fiscale.
I tempi sono maturi per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al settore primario e parliamo per esperienza: se vuoi vedere realizzato il tuo progetto in campo agricolo, prima inizi meglio è.
Tieni gli occhi aperti per bandi e opportunità di crescita perché le occasioni ci sono e aspettano solo di essere colte.
Per dirla con le parole di Jules Renard: “Coltiva il tuo campo ogni anno: darà frutti tutti gli anni”
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