Le piante grasse a febbraio hanno bisogno di alcune specifiche cure colturali, soprattutto per quanto riguarda l’eventualità di un rinvaso invernale.
Se ti stai avvicinando alla coltivazione di queste piante particolari, ti consigliamo di leggere con attenzione questo articolo, dove ti racconteremo qualcosa in più circa la loro cura. Se vuoi sapere qualcosa di più generico sulle piante grasse, invece, abbiamo due articoli perfetti per te: qui e qui.
Buona lettura!
Indice
Cosa sono le piante grasse
A definire le piante grasse è la presenza dei tessuti chiamati parenchimi acquiferi. Tali tessuti vengono chiamati più semplicemente tessuti succulenti e sono così formati:
- hanno un aspetto spugnoso
- le cellule sono molto grandi e dalla forma rotonda
- gli spazi intercellulari sono molto ampi e, grazie a questa caratteristica, riescono ad assorbire grandi quantità d’acqua
I tessuti succulenti si trovano inoltre in diversi punti della pianta, garantendole così di avere delle riserve d’acqua disponibili in fretta in base alla necessità.
Questa tipologia di piante, infatti, ha come caratteristica principale quella di riuscire a sopravvivere anche in terreni molto aridi e caratterizzati dalla bassissima presenza di precipitazioni non solo perché la presenza dei parenchimi acquiferi permette loro di trattenere l’acqua, ma anche perché riescono a non disperderne neanche la più piccola quantità.
Questo immagazzinamento idrico è reso possibile da alcune caratteristiche particolari delle piante grasse, come per esempio il fatto che la fotosintesi clorofilliana, ottimizzata dalla presenza di un metabolismo CAM, avvenga nel fusto e la rarissima presenza di foglie; le foglie, quando presenti, sono di piccolissime dimensioni e di forma sferica.
Soprattutto, intorno alle piante grasse si forma una sorta di microhabitat che ha due funzioni principali:
- mantiene elevato il tasso di umidità
- grazie alla presenza di peli superficiali e di cutine viene ridotta sostanzialmente la forza dell’aria che potrebbe colpire la superficie della pianta
In ultimo, l’acqua viene preservata anche grazie alle forme compatte assunte dalle piante grasse durante la crescita. Queste sono le opzioni più comuni:
- a cuscinetto
- sferiche
- a colonna
Rinvasare le piante grasse
Il rinvaso delle piante grasse è un’importante operazione da compiere in alcuni momenti specifici della crescita di queste piante:
- subito dopo l’acquisto se questo è stato effettuato in un vivaio
- nel caso in cui le radici della pianta fuoriescano dai canali di scolo del vaso
- se la pianta venisse massicciamente attaccata dalla cocciniglia (in questo articolo troverai tutte le informazioni riguardanti la cocciniglia e come puoi liberartene)
Ma non dimenticare inoltre che, in presenza di piante grasse giovani queste vadano rinvasate una volta l’anno, mentre per quelle più adulte basterà un rinvaso ogni tre anni circa. Naturalmente, questo vale a meno che non si verifichi una condizione tra quelle accennate precedentemente.
Piante grasse: febbraio e il rinvaso
Le piante grasse a febbraio possono essere rinvasate. Sebbene infatti, i momenti ideali per procedere con questa operazione siano sostanzialmente le mezze stagioni, sia prima della fioritura sia prima dell’arrivo delle gelate, questo è particolarmente valido nel caso in cui le piante grasse siano coltivate esternamente.
Nel caso in cui tu dovessi disporre delle giuste condizioni per coltivare queste piante internamente, potrai occuparti del rinvaso in qualunque momento e, specificatamente, tra febbraio e marzo. A tal proposito, cerchi delle coltivazioni specifiche per il mese di febbraio? Ecco qualche spunto per te!
Quali sono le condizioni per poter coltivare una pianta grassa dentro casa?
- poter disporre di una finestra o di una vetrata che siano ben illuminate
- avere un ambiente areato che prevenga la formazione di funghi, la comparsa di infezioni e l’attacco di parassiti come il ragnetto rosso (ti rimandiamo a degli articoli specifici sulla prevenzione e la cura dei parassiti delle piante grasse e, specificatamente, sul ragnetto rosso)
Se hai deciso di procedere con un rinvaso invernale, ovvero intorno al mese di febbraio, c’è un’accortezza fondamentale da tenere a mente: il terriccio dovrà essere molto secco e dovrai evitare ogni forma di irrigazione nei dieci giorni precedenti il rinvaso. Inoltre, ti consigliamo di procedere quando la temperatura minima sarà arrivata intorno ai 15°C.
Piante grasse a febbraio: come effettuare il rinvaso?
Nella cura delle piante grasse a febbraio e, specificatamente per quanto riguarda il rinvaso, è fondamentale scegliere il nuovo vaso che ospiterà la tua pianta grassa. Ecco le tue opzioni:
- un vaso in plastica, in grado di contribuire al mantenimento di un alto tasso di umidità
- un vaso in terracotta, particolarmente poroso
La prima operazione che dovrai fare è togliere la pianta grassa dal suo contenitore d’origine; ti consigliamo di capovolgere quest’ultimo e picchiettare sul fondo, così da far uscire il terriccio e il suo contenuto. In seguito, pulisci accuratamente le radici della pianta da ogni traccia di terriccio. Per trattare la pianta grassa senza pericolo di tagli, indossa dei guanti e arrotola la pianta in un foglio di giornale.
Il nuovo contenitore dovrà essere pronto ad accogliere la nuova pianta. Il terreno che avrai predisposto deve avere più o meno la seguente composizione:
- sul fondo, sistema dell’argilla espansa o della sabbia grossolana (60%)
- al di sopra utilizza del comune terriccio (40%)
- per ricoprire tutto puoi utilizzare ancora una volta dell’argilla espansa oppure del lapillo
Una volta sistemata la pianta grassa all’interno del suo nuovo vaso, non ti resterà che innaffiarla con una piccola quantità d’acqua. E non dimenticare di stare attento all’eventuale presenza di pericolose lumache.
Et voilà, ecco come puoi curare le piante grasse a febbraio!
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