Le piante mediterranee spontanee sono quelle che nascono nell’omonimo clima, caratterizzato da inverni umidi ed estati caldi e secche.
Non tutte le piante possono trovare le condizioni migliori in questa situazione ma quelle che sono nate o si sono adattate nel tempo per sopravvivere sulle coste del Mar Mediterraneo sono quelle che oggi fanno parte della macchia mediterranea.
Questa si trova soprattutto sulla parte costiera e centro meridionale d’Italia dove si possono riconoscere dall’aspetto e dagli aromi che si avvertono.
Indice
Piante mediterranee spontanee: gli arbusti
La maggior parte delle piante mediterranee spontanee sono arbusti che vedono la loro crescita soprattutto nella fase primaverile, mentre i periodi aridi e caldi stabilizzano lo sviluppo raggiunto.
Una delle specie più famose è il rosmarino, pianta aromatica che viene spesso coltivata grazie al suo largo impiego in cucina.
Questo arbusto che si adatta anche a climi un po’ più rigidi di quello mediterraneo, cresce spontaneamente sulle coste tirreniche, su quelle ioniche e su quelle adriatiche meridionali.
Predilige i terreni secchi e sabbiosi e le posizioni riparate e teme le gelate. Per questo motivo la sua origine è proprio delle zone vicine al mare.
Un’altra pianta molto diffusa è il corbezzolo che cresce in modo spontaneo vicino al litorale sotto forma di arbusto. Se ne ritrovano esemplari in natura fino agli 800 metri. Quando viene coltivato si preferisce potare tutti i polloni che sottraggono nutrimento ai rami più alti dove si concentrano fiori e frutti.
In questo modo si favorisce lo sviluppo in altezza e l’aspetto del corbezzolo diventa quello di una pianta ad alto fusto. I suoi fiori sono ricchi di polline, caratteristica che li fa prediligere dalle api. Il miele di corbezzolo è dolce, cristallizza facilmente e possiede l’aroma particolare della pianta.
Vengono utilizzate le foglie per decotti antinfiammatori mentre i frutti vengono per lo più utilizzati per la creazione di marmellate e di canditi e, in alcune regioni, per i liquori.
Il ginepro è una pianta spontanea mediterranea che ama sia i litorali che le zone montane. Predilige il terreno ben drenato per evitare i ristagni d’acqua e per questo è molto adatto alle aree sabbiose. Si ritrova anche in alta montagna in zone non propriamente mediterranee dove assume aromi diversi proprio a causa delle condizioni climatiche differenti.
Questo lo rende una pianta rustica conosciuta ed apprezzata da tempo per le sue proprietà antisettiche. Viene aggiunto agli impasti degli insaccati e alle marinature delle carni oltre ad essere utilizzato per la produzione di liquori e per le tisane.
Il mirto è un altro arbusto tipico della macchia mediterranea e fortemente aromatico. Ama il clima mite e senza vento mentre è particolarmente adattabile ai tipi di terreno che possono essere aridi o più umidi, incontrando ugualmente i suoi favori. Viene utilizzato per la produzione di liquori e per aromatizzare carni ed insaccati.
La salvia è una pianta aromatica mediterranea spontanea nei climi caldi e asciutti. Si presenta in diverse specie che prediligono habitat leggermente diversi. Per tutti vale la preferenza per i terreni ben drenati e calcarei e l’assenza di gelate che distruggerebbero l’arbusto.
Il cappero è una pianta tipica del Mediterraneo e, in particolar modo, delle aree più secche. Cresce bene in mezzo alle rocce ma deve essere assolutamente protetta da venti e diminuzioni eccessive di temperatura.
Piante ad alto fusto e piante mediterranee spontanee
Le estati calde e aride non favoriscono un grande sviluppo in altezza delle specie vegetali. Per questo motivo sono più rare le piante di alto fusto presenti in questo ambiente.
Tra queste c’è la quercia da sughero che arriva fino ai 15 metri di altezza. Si diffonde nei luoghi più umidi e piovosi e per questo si trova in alcune zone della Puglia e nelle parti più piovose di Sicilia e Sardegna. Come dice il suo nome, viene utilizzata per la produzione di sughero e la maturazione del vegetale avviene dopo circa 20 anni dalla sua nascita.
L’ulivo è una delle piante mediterranee spontanee più tipiche. Cresce bene nei climi aridi, non sopporta i ristagni d’acqua e necessita di scarse annaffiature anche durante i periodi più caldi.
Viene coltivato per il suo legno e per i suoi frutti. Per renderli più abbondanti si attua un’attenta potatura che deve essere effettuata da mani esperte. I suoi frutti si differenziano grandemente nel sapore a seconda del posto in cui sono stati coltivati e, di conseguenza, anche la qualità dell’olio sarà radicalmente diversa da un luogo all’altro.
Il leccio è un’altra pianta tipica della macchia mediterranea. Appartiene anch’essa alla famiglia della quercia e si può sviluppare molto in altezza e vivere tantissimi anni.
La sua caratteristica principale è quella di produrre una ricchissima fronda che consente di godere di molta ombra durante l’estate. Viene utilizzata per la produzione di legname che è destinato ad essere arso. Il suo utilizzo principale è come pianta ornamentale mentre la sua coltivazione non genera particolari problemi visto che si adatta a diversi tipi di terreno. Necessita di un clima mite e deve essere riparato dalle gelate.
Il carrubo è un’altra pianta mediterranea spontanea che raggiunge altezze non indifferenti. Il suo frutto, la carruba, è stato utilizzato per la nutrizione popolare soprattutto nei tempi antichi, abbandonato in seguito a causa del suo effetto lassativo se utilizzato da fresco.
Viene citato anche nel Vangelo come cibo per il bestiame. La sua coltivazione è semplice ma richiede un clima mite e un terreno arido poiché teme fortemente i ristagni d’acqua. Arriva fino a 15 metri di altezza e a 500 anni di età.
L’utilizzo attuale è soprattutto dovuto ai suoi fiori che sono molto apprezzati dalle api. Può avere degli sviluppi interessanti a causa della composizione dei suoi frutti che possono far parte di integratori per gli sportivi e alimenti alternativi per regimi particolari.
Tendenze nell’utilizzo delle piante mediterranee spontanee
Le piante tipiche di una certa zona sono più facili da coltivare nella stessa, ma l’insieme delle piante mediterranee spontanee può essere utilizzato per la creazione di un giardino molto naturale e che necessita di poche cure.
Si possono predisporre aree rocciose e altre a prato in cui collocare le diverse specie vegetali di cui si è parlato sopra per arredare in modo naturale e apparentemente non voluto un pezzo di terreno.
Le piante spontanee sono più rustiche e hanno bisogno di meno cure. Se ci si trova sulla costa e in presenza di terreno ben drenato si può agevolmente riprodurre una zona arborea accompagnata da una pianta ad alto fusto che potrà rendere particolare il terreno o donare un’area ombreggiata a seconda della scelta effettuata.
Il risultato sarà in linea con l’ambiente circostante e consente di ottenere un appezzamento che necessita di poca manutenzione.
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